È online la prima puntata di Domino – Una serie di storie serie, il nuovo progetto dal collettivo de Il Terzo Segreto di Satira, che per i dieci anni di attività (festeggiati lo scorso 23 febbraio), dopo i video, un film al cinema e anche un libro, si cimenta in un prodotto seriale completamente autoprodotto. 

Mezz’ora composta da sette sketch che come in un effetto domino (da qui il nome) si innescano uno sull’altro con paradigmi narrativi diversi senza mai perdere coerenza.

Tutto inizia, e finisce, con Saverio, 40 anni, giornalista pagato 16 euro lordi ad articolo, che si trascina e di fronte allo specchio è pronto a suicidarsi, ma quali sono le ragioni che l’hanno spinto fino a quel punto?

Senza fare spoiler, in una produzione perfettamente sincronizzata, si passa dalla campagna vaccinale con proposte non troppo improbabili, alla pubblicità progresso sulla bontà d’animo delle forze dell’ordine (esclusi i pompieri) in cui emergono (in maniera gergale, potremmo ironicamente dire “toccano pianissimo”) quelle questioni drammaticamente in pole position nell’agenda dell’occidente e che, almeno nel nostro Paese, stiamo continuando a non affrontare.

Ci sono i servizi app, tra surreale e fin troppo realistico, che mettono l’accento sull’assenza dell’etica e sulla disumanizzazione del lavoro. Non mancano i negazionisti, con la loro isola senza vaccini e senza 5G, visti attraverso gli occhi della parodia del film di Netflix L’incredibile storia dell’Isola delle Rose.

In Domino i partiti politici si ritrovano agli Incoerenti Anonimi, tra conti bis e tris mancati e il fuoco e fiamme di Draghi c’è da chiedersi se sia ancora davvero possibile rispecchiare anche il più effimero degli ideali nei partiti che ci governano (anche se non mancano le eccezioni).

E poi c’è, la perla rara, Penta – Luci e Tenebre del Movimento Cinque Stelle, dove in un parallelismo, fin troppo perfetto, con la storia di San Patrignano – come vista nella docuserie italiana di Netflix Sanpa – i meccanismi tipici delle sette si innescano a quelli della politica per riassaporare la storia della più recente anomalia del sistema politico italiano. 

C’è tutto ed è satira allo stato puro, nella sua forma più pregiata: il Terzo Segreto di Satira è riuscito a prendere il peggio, che coviamo da anni e che abbiamo portato a galla in questa pandemia, e trasportarlo egregiamente in una tipologia di prodotto che non siamo più abituati a vedere in Italia.   

Molto di quello che manca alla produzione seriale e più in generale televisiva italiana è qui, lo dice, citando la serie Boris (serie tv cult italiana), lo stesso collettivo nei post che presentano la prima puntata di Domino sui canali social: «un’altra tv è possibile», è vero, è questa, ma al momento passa dal Web

Attendiamo e confidiamo in un seguito. Oggi più che mai, c’è bisogno di rivoluzioni, qualsiasi forma esse assumano, ma soprattutto abbiamo la necessità di riuscire a tornare a ridere in maniera intelligente di noi stessi, di riassaporare il gusto della satira per andare oltre la mera polemica, la maleducazione e l’aggressività comunicativa, per riscoprire l’autocritica nelle sue forme più costruttive.  Domino è parte della cura: è arrivato il momento di di vaccinarsi.

(Nda: il titolo dell’articolo è liberamente ispirato alla canzone La rivoluzione non passerà in tv de Lo Stato Sociale.)

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