Premessa: dieci giorni fa, quando tutto questo è cominciato, questo articolo avrebbe avuto un sapore molto diverso, leggerlo sarebbe stato come mangiare dello zucchero filato correndo in un campo di margherite in sella a un unicorno rosa:  ci sarebbe stata molta positività, good vibes e molti spunti per sfruttare questo tempo per ritrovare se stessi e rinascere come persone migliori.

Al giorno decimo di isolamento tra la reclusione, la mancanza di contatti sociali e l’ansia per il futuro, la speranza è di uscirne non troppo peggiore rispetto a com’ero prima.

Oggettivamente non metto in dubbio che non sia semplice stare a casa con i figli piccoli, soprattutto se vivete in un appartamento senza giardino, ma vi assicuro che non è affatto facile nemmeno da soli. Personalmente ho lunga esperienza di vita da sola, viaggi da sola e sono una fautrice dell’andare al cinema, al teatro, ai concerti da sola e addirittura trovo meraviglioso andare al ristorante da sola ma credetemi in questo isolamento da Covid-19 si è davvero soli, soli, soli.

In realtà i primi tre giorni è bellissimo, poi inizi a prendere il te delle cinque con la lavatrice, l’aperitivo con il frigorifero e a fare sogni erotici con il forno.  E allora inizi a pensare che sì, i parenti che vi davano della vecchia zitella-gattara-pazza, durante l’ultimo pranzo di Natale, avevano ragione.

Quindi ecco qui, 10 consigli che vi aiuteranno a sopravvivere all’isolamento sociale, mentale e fisico che credo possano funzionare anche se state condividendo questo tempo con un essere umano invece che con un gatto.

1. La prima del regola dell’isolamento è non parlare dell’isolamento. No, scherzi e citazioni improprie a parte,  la prima regola è tenere, nei limiti del possibile, gli stessi ritmi della vostra vita:  alzarsi alla stessa ora, non passare la notte su Netflix ma andare a dormire prima che sorga il sole, fare la colazione, il pranzo, la cena. Insomma quelle cose normalissime e noiosissime che di per sé hanno poco significato, credetemi, ma sono queste le cose che ci salveranno dalla pazzia.

2. Smartworking. Se state lavorando da casa non fatelo mai né dal divano, né in pigiama. Datevi un tono, indossate una tuta o degli abiti comodi (perché almeno una gioia ci vuole) e state seduti su una sedia. Per le call conference in streaming tenete pure i pantaloni della tuta ma indossate una camicia e/o una giacca. Farete un figurone, vi sentirete di nuovo un po’ più i voi stessi di prima, con il vantaggio che dalla vita in giù starete comodissimi.

3. Film. Va bene, adesso è il momento perfetto per guardare quel film ucraino con sottotitoli della durata di tre ore, però anche la trilogia di Una notte da leoni non è affatto male. Abbiate fiducia in me, sarà indispensabile per superare le ore più buie.

4. Musica. Come i film anche in campo musicale prendetevi il tempo per ascoltare o riascoltare i grandi della musica ma tenete sempre una playlist ignorante da sparare a tutto volume mentre ballate senza dignità nella vostra cucina. Ballate come se nessuno vi stesse guardando, nemmeno quelli del palazzo di fronte a cui, tra le varie cose, state regalando una gran risata.

5. Alexa (o simili). Non chiedete ad Alexa più di quanto i suoi chip possano darvi.  

6. Imbruttimento. Sì alla doccia tutti  giorni, sì ai capelli puliti, assolutamente sì al trucco aggressivo per andare a fare la spesa (non si sa mai che questi tempi aspri si rivelino propizi per incontrare la vostra anima gemella in coda all’Esselunga). Però ragazze, diciamocelo, la ceretta se non vi va, anche no, che già mi pare un periodo difficile, se almeno riusciamo a liberarci da questo dolore non è male.

7. AperiSkype. Siamo tutti d’accordo, l’apericenaera criminale, ma sono tempi difficili, fate tutti gli aperiSkype che potete. Se avete finito amici, colleghi, familiari è arrivato il momento di chiamare i compagni del liceo: SkypeReunion per tutti. 

8. Cibo e sport. Non importa quanti lezioni di zumba fitness su YouTube riuscirai a fare o quanti km avrai corso sulla tua terrazza, tu ingrasserai.

9. Calendari e mancanze. La cosa peggiore è l’avviso del calendario del telefono che ti ricorda, come un fulmine a ciel sereno, quel concerto,  quello spettacolo a teatro o quel qualsiasi evento che avevi pianificato da mesi. Vi mancheranno le brioche del bar, la calca sul bus delle 8, il primo caffè in ufficio con i vostri colleghi, i treni regionali, l’ape del venerdì e perfino il lunedì mattina. La vostra banalissima #vitaddiemme vi mancherà tantissimo, fatevene una ragione, un giorno rimpiangerete anche l’appuntamento con quel tizio strano di Tinder.

10.  Alcolici. In abbondanza. Un’unica regola: sempre dopo  le 17. Per darsi un tono. Fine settimana esclusi. Probabilmente, se ne uscirete vivi, si renderà opportuno rivolgersi agli alcolisti anonimi e forse avrete anche bisogno di un trapianto di fegato ma poche cose sono certe come che, senza alcol, questa cosa non si affronta.

Per concludere, ricordate che non siete costretti a tirare fuori il meglio di voi in questi giorni, non dovete diventare chef stellati, maestri di yoga, creativi né tantomeno virologi (che per quello servono diversi anni di università, una laurea in medicina e la specializzazione), non siete tenuti ad essere sempre felici e a essere sempre certi al 100% che andrà tutto bene. Nessuno di noi ha voluto questa cosa, ma come la maggior parte delle cose è successa e basta, affrontare un cambiamento così drastico e assolutamente non richiesto è una delle cose più difficili da accettare per un essere umano.  Fate quello che vi fa stare meglio, che sia cantare dal balcone o una stories su Instagram, e se in un attimo di sconforto vi trovate rannicchiati sul divano a piangere concedetevi di farlo: è umano essere spaventati, tanto per il presente quanto per il futuro.

Cheers e buona fortuna a tutti.