L’edizione 2019 del Gran Premio d’Ungheria 2019, contrariamente al pensiero ricorrente riguardo alle gare disputate nel corto e tortuoso circuito di Budapest, è stata una corsa intensa e per nulla noiosa. Fin dalle prime battute, infatti, sorpassi e duelli avvincenti, sia in testa che nelle retrovie, hanno reso la competizione densa di continue e susseguenti emozioni. Protagonisti assoluti nel, a pari merito, Max Verstappen – per lui prima pole della carriera – e Lewis Hamilton, primo sul traguardo con un finale degno del grande campione che è. Un successo ottenuto al termine di una gara molto difficile, probabilmente la più complicata di questa stagione.

Il pilota olandese Max Verstappen

Al semaforo verde il pilota olandese con una partenza perfetta ha rintuzzato gli attacchi di entrambe le Mercedes, mantenendo il comando per quasi l’intera gara, Tuttavia, nonostante l’ottima condotta, Verstappen non è stato in grado di resistere al forsennato recupero di Hamilton. Negli ultimi giri, infatti, complice l’evidente usura delle gomme, ha dovuto arrendrsi al sorpasso operato dal pilota inglese. I due principali contententi, sono stati protagonisti di un’ottima gara, decisamente molto avvincente. Nulla a che vedere con quella disputata dai rispettivi compagni di squadra, Valtteri Bottas e Pierre Gasly. Per l’altro pilota della scuderia Mercedes, la stagione 2019 doveva diventare quella del riscatto, l’occasione per contedere seriamente il titolo a Hamilton. La matematica ancora non lo condanna, ma il distacco già ampio e l’impressione di non essere in grado di impensierire il compagno, sembrano aver precluso per il pilota finlandese la possibiltà di conquistare il titolo. Anche in terra magiara, ha subito il sorpasso del compagno già nelle prime curva, disputando una gara nelle retrovie, cercando un’improbabile rimonta. Il francese della Red Bull, invece, protagonista sino ad ora di una stagione decisamente imbarazzante – ha racimolato solo un terzo dei punti raccolti da Verstappen – ha perso nettamente il confronto sul campo con il talento olandese, subendo quasi un distacco pari ad un secondo. Per entrambi, la conferma da parte delle rispettive scuderie, appare in questo momento molto difficile.

La delusione maggiore di questo campionato – questo va ricordato – resta sempre la Ferrari. La SF90 presenta difetti congeniti, tuttavia gli enormi sforzi profusi dagli ingegneri di Maranello – a dispetto di quanto dichiarato recentemente da Binotto – non hanno sortito alcun miglioramento significativo. In alcuni tracciati le Rosse sono andate in crisi e tra questi, uno è sicuramente quello magiaro. Il distacco di oltre un minuto dal vincitore – conseguito da entrambe le vetture – è la conferma più eclatante. Un vero peccato perchè l’accoppiata Vettel Leclerc, dimostra di essere quella maggiormente affiatata tra quelle dei top team. Sfumati oramai il campionato piloti e il titolo costruttori, decisamente fuori portata per la scuderia di Maranello, rimane ancora la possibiltà di qualche successo nelle prossime gare. Una in particolare, Monza, pare quella in cui il motore del Cavallino dovrebbe essere in grado di fare finalmente la differenza.

Ora, anche per il circus della Formula 1, arriva il momento di una vacanza. Dopo la pausa estiva, nel primo week end di settembre, sarà il turno del GP del Belgio, sul glorioso tracciato di Spa Francorchamps. Per molti piloti un’occasione di riscatto e per i numerosi appassionati l’auspicio di nuove emozioni.