Incontro con due degli autori di un’imperdibile guida al cinema di Sylvester Stallone.

Non me ne vogliano i simpatici Marco Triolo (in arte George Rohmer) e Nicola Cupperi (in arte Toshiro Gifuni) coautori dell’imprescindibile libro de i400Calci, ovvero Guida da combattimento a Sylvester Stallone, presentato un paio di giorni fa nella bella sede di Gingerlemon in Via Macello (mai nome fu più adatto all’occasione) a Verona, ma sentirli parlare di Cinema di genere con l’entusiasmo di due adolescenti nerd fuori corso è veramente spassoso, oltre che molto interessante.

Da sinistra Andrea Sesta, Nicola Cupperi e Marco Triolo

A moderare la serata e a lanciare i giusti assist per cambiare di volta in volta argomento, è un altro esperto di intelligenti frivolezze: quell’Andrea H. Sesta che è una delle menti dietro il successo del sito Lercio, ormai un’istituzione nel panorama satirico italiano. Capirete, quindi, come potrà essere andata la presentazione in una sala gremita di gente, tra contributi video più o meno hard (Stallone debuttò sul grande schermo proprio con un filmetto porno girato nel 1970 in soli due giorni, di una lentezza e tristezza infinita, ma con della carta da parati bellissima), una caterva di aneddoti e tante risate.

Guida da combattimento a Sylvester Stallone è uno dei rarissimi libri al mondo dedicati all’attore, regista e sceneggiatore di origini italiane e va a colmare un grande vuoto che forse solo gli snob cinefili, che si nutrono esclusivamente di film d’essai, avrebbero voluto che rimanesse tale. L’errore è non aver considerato una cosa fondamentale, che proprio Triolo e Cupperi tengono a sottolineare all’inizio dell’incontro e che è esattamente l’incipit del libro: «Charlie Chaplin, Orson Welles, Sylvester Stallone. In ordine cronologico, si tratta dei primi tre artisti ad ottenere una nomination agli Oscar come Miglior attore e Miglior sceneggiatore nello stesso anno per lo stesso film». Il film del nostro era, naturalmente, Rocky; sì perché magari suonerà strano definire Stallone un “autore”, eppure lui lo è sempre stato, sebbene con esiti a dir poco discontinui, tanto che verrà ricordato dai posteri solo come “quello del pugile dalla saga più longeva” e “quello del reduce immortale del Vietnam”, ma è sempre molto più di quanto possa ambire la maggior parte di chi bazzica Hollywood.

Due parole le meritano anche il collettivo de “i400Calci”, che nasce prima di tutto come un sito dedicato al Cinema di genere nel 2009 per volontà di Nanni Cobretti (pare come rigetto a una sgradita visione di 500 giorni insieme), che negli anni ha reclutato una redazione di una quindicina di critici, tutti liberi di scrivere in modo scanzonato e divertente, seppur con molta conoscenza della materia. Dopo aver vinto diversi premi e riconoscimenti, si è affermato tra i magazine online di riferimento per chi ama la settima arte in tutte le sue forme e da poco ha pubblicato questo nuovo libro edito da MagicPress.

In mezzo a mille pubblicazioni non sempre indispensabili, ma quasi sempre troppo seriose, le oltre 200 pagine di Guida da combattimento a Sylvester Stallonesono una vera boccata di marijuana e rendono giustizia ad un’autore ingiustamente troppo sottovalutato. Era proprio ora che qualcuno ne prendesse le difese senza farsi intimorire e, ne sono più che certo, Sly apprezzerà. O, in caso contrario, truciderà tutti i responsabili del libro.

Nicola Cupperi e Marco Triolo al momento del “firmacopie”