Auguri e allarmi

La guerra condotta dalla Russia contro l'Ucraina non conosce pietà e pure in questi giorni di festa non ha ammesso tregua. Il 29 dicembre scorso l'attacco aereo condotto su diverse città è stato il più feroce dall'inizio dell'invasione e i giorni seguenti hanno continuato a registrare aggressioni a danno dei civili. L'inizio del 2024 è senza illusioni, mentre l'Europa resta a guardare.

“Api grigie” e il senso di attesa di Andrei Kurkov

Lo scrittore ucraino è in Italia per promuovere il suo ultimo libro, ambientato in Donbas e i cui protagonisti, amici-nemici sin dall'infanzia, sono ora costretti a collaborare. A Pagina12 l'incontro con l'autore ha rivelato alcuni aspetti di un racconto che sorprende per la forza poetica, nonostante la guerra.

Una fragile apparenza di normalità

Agosto a Kharkiv, seconda città ucraina dopo la capitale Kiyv, lungo le strade del distretto di Saltivka, zona nord orientale della città, a pochi chilometri dal confine russo. Le ferite dei condomini sono visibili e potranno essere rammendate, ma le cicatrici sull’anima dei singoli abitanti e di tutta la società ucraina potranno mai guarire?

La fragile tranquillità delle città fluttuanti

L'attacco di questi giorni ai siti culturali, oltre che alla popolazione e alle riserve alimentari, prosegue lungo una visione che non ha un valore strategico militare. A costo di distruggere anche parte della propria identità culturale, Mosca non rinuncia alla politica di aggressione che mina le radici della cultura ucraina.

Quando le sirene non impressionano più nessuno

Una breve vacanza in una terra martoriata, che cerca la normalità in mezzo ai bombardamenti. A 500 giorni di conflitto il trauma si intreccia alla quotidianità, alla luce di un continuo crescendo di vittime. "La guerra è come l’aria: invisibile e onnipresente. La noti nello sguardo fisso nel vuoto di chi non ha dormito la notte per colpa dell’ennesimo attacco, o negli occhi ciechi dei reduci dai volti bruciati".

L’acqua che uccide

La distruzione della diga di Kakhovka nella regione di Kherson sta causando anche immani conseguenze ecologiche, disastrose per i territori circostanti. E la minaccia non riguarda soltanto il popolo ucraino.

La Nuova Era

La recente visita del presidente cinese Xi Jinping a quello russo Putin lancia al resto del mondo una serie di inequivocabili messaggi.

Mariupol, un anno fa

Il ricordo della distruzione del teatro che ospitava numerosi civili, tra cui molti bambini, è ancora vivido. Le parole della poeta Oksana Stomina, testimone dei fatti, ci riportano alla tragica aggressione russa, che non ha avuto riguardo nemmeno delle vittime.