Veronese viaggiatore. Racconta tutto quello che lo sorprende e cerca il sorprendente ovunque. In costante giro del mondo, scrive e fotografa ma alla fine torna sempre a casa. Appassionato di Hellas.
Da abbinare a vini corposi e carni rosse.
Molte volte all’inizio di questo campionato è stato scritto e detto che il Verona era una squadra senza rincalzi, senza alternative, senza panchina. Tudor lo ha ripetuto dopo la vittoria esaltante contro il Bologna: l'hellas di Verona non ha seconde scelte, solo ottime alternative.
La vittoria dell'Hellas contro i neroverdi è un boost di fiducia per la squadra e per l’ambiente dal punto di vista della prestazione, ma è anche un’opportunità di mettere i gialloblù di fronte allo specchio.
In una serata surreale il Verona si deve piegare alla Salernitana, ultima in classifica, nel modo più incredibile, tra scelte sbagliate, mancanza di lucidità e polemiche arbitrali, nel silenzio assordante del Bentegodi.
Al sole di La Spezia il primo Verona dell'anno vince e convince. Sono tre punti importanti per i Gialloblù, e non solo per la classifica sconvolta dal caos delle Asl.
La sfida dell'Olimpico è stata una partita piena di spunti interessanti, dentro e fuori dal campo: i vecchi amori mai sopiti, la prova di forza della squadra in dieci, l’impegno commovente di un goleador con dieci polmoni, e le letture tattiche discutibili.
Contro un’Atalanta da corsa scudetto il Verona cade per la prima volta al Bentegodi, ma lo fa a testa altissima. I gialloblù hanno saputo tenere a bada gli avversari e avrebbero meritato ampiamente un pareggio, sfumato solo per una sfortunata deviazione di Tameze.
Il Verona allo stadio Penzo ha conquistato la prima vittoria in trasferta della stagione con una rimonta incredibile. Nel primo tempo Tudor sbaglia la formazione e va sotto di tre gol ma nella ripresa i suoi ragazzi, finalmente schierati nel ruolo giusto, hanno dato una grande prova di testa e di gambe.
Verona e Cagliari si dividono la posta in gioco in una partita caratterizzata da un dominio territoriale assoluto dei gialloblù, a cui è mancata però la freddezza sotto porta. I sardi si sono dimostrati compatti in difesa e - malgrado le parole di circostanza di Mazzarri - hanno giocato per il pareggio fin dal primo minuto.
L’ennesima sconfitta del Verona a Genova contro la Sampdoria non è un campanello d’allarme, ma un nodo al fazzoletto per quei problemi che la squadra aveva già ampiamente mostrato e che, di fatto, risalgono tutti a una ragione comune: l’assenza di alternative in panchina.