Il Festival della Bellezza torna a Verona, nella sua sede più suggestiva: il Teatro Romano. Dopo un lungo tour estivo che ha toccato oltre 30 luoghi d’arte in tutta Italia – tra piazze, teatri storici, ville monumentali e siti archeologici – la rassegna prosegue il suo itinerario dal 14 al 27 settembre con otto appuntamenti dedicati al tema di quest’anno: “La Meraviglia”.

Una parola che, come spiega il direttore artistico Alcide Marchioro, racchiude «l’emozione originaria della bellezza, punto d’incontro tra il sensoriale e lo spirituale. Incanto e stupore sono la proiezione verso l’oltre, un piacere che affascina e inquieta, un contatto estetico col mistero che diventa scoperta di sé e indagine sul mondo».

Otto serate tra pensiero, musica e teatro

Il programma veronese riunisce grandi nomi della cultura e dello spettacolo italiani, spaziando dalla filosofia alla musica, dalla letteratura al teatro, in un alternarsi di linguaggi e stili.

Domenica 14 settembre ad aprire il festival sarà Aldo Cazzullo con “Il meraviglioso romanzo della Bibbia”, un viaggio affascinante tra storia sacra e poetica narrativa, dove l’uomo è raccontato nel suo rapporto con il divino attraverso passioni, imprese e speranze che hanno plasmato la mitologia del mondo.

Arianna Porcelli Safonov

Lunedì 15 settembre spazio all’ironia graffiante di Arianna Porcelli Safonov con l’inedito “Minotauri contemporanei”, un’esplorazione dei “mostri moderni” che abitano i labirinti della nostra quotidianità, svelati con sarcasmo e lucidità.

Mercoledì 17 settembre sarà la volta di Massimo Recalcati, che nella sua lectio “A scuola di meraviglia: cos’è un maestro?” rifletterà sull’eroticità del desiderio di sapere e sull’importanza di parole e pensieri che ci costringono a pensare, illuminando i misteri indecifrabili della vita.

Martedì 23 settembre salirà sul palco Umberto Galimberti con “Il mistero della bellezza: la meraviglia”, un approfondimento filosofico sulla bellezza come simbolo e come apertura verso una dimensione in cui si incontrano il sensibile e il sovrasensibile.

Mercoledì 24 settembre sarà dedicato alla musica con il concerto di Edoardo Bennato, “Sono solo canzonette”: un viaggio tra burattini senza fili, pirati e fate sull’isola del desiderio, attraverso i brani che hanno fatto la storia della canzone d’autore italiana contaminata dal rock.

Giovedì 25 settembre toccherà a Paolo Rossi con “Stand Up Classic”, spettacolo che mette in dialogo i grandi spiriti della letteratura, da Omero a Shakespeare, con il presente, accompagnato dalle musiche dal vivo di Emanuele Dell’Aquila.

Venerdì 26 settembre protagonista sarà la voce intensa e inconfondibile di Noemi con il concerto “Nostalgia”, che mescola blues, cantautorato contemporaneo e influenze elettroniche in un viaggio musicale ricco di emozione.

Sabato 27 settembre chiuderà la rassegna Alessandro Bergonzoni con l’inedito “Nonbello ma gnifico (Chimeraviglia?)”, un’esplosione di linguaggio e immaginazione, dove i giochi di parole diventano riflessioni sorprendenti e spiazzanti.

Un festival che unisce luoghi e pensiero

«Il Teatro Romano, con la sua storia e la sua atmosfera, è lo scenario ideale – sottolinea Marchioro – per creare quella simbiosi tra luoghi e pensiero che caratterizza il nostro Festival». Questa edizione, dedicata alla meraviglia, non si limita alla riflessione: invita il pubblico a vivere un’esperienza, a lasciarsi coinvolgere dall’incanto che nasce dal dialogo tra le arti e dalla suggestione di uno spazio millenario come il teatro veronese.

Per chi non potrà assistere dal vivo, il Festival prevede la pubblicazione di estratti video degli eventi sui propri canali social – Instagram, Facebook e YouTube – che già oggi contano oltre 270.000 follower, di cui più di 184.000 su Instagram. L’obiettivo è raggiungere oltre 100 milioni di visualizzazioni, confermando il Festival della Bellezza come la manifestazione culturale italiana più seguita online.

Dal 14 al 27 settembre, dunque, Verona diventa città della meraviglia: otto serate per esplorare l’arte e la bellezza nelle loro forme più sorprendenti, tra riflessione, musica, teatro e poesia.

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