Dal 14 al 18 maggio, Verona si trasformerà in un vivace polo di creatività e innovazione, accogliendo la Biennale d’Arte Tessile. Questa rassegna internazionale, dedicata all’eccellenza della fiber art contemporanea, animerà le vie, le piazze e i palazzi storici della città scaligera. Promossa dall’Associazione Ad Maiora, con il supporto di numerosi partner istituzionali, l’evento vedrà la partecipazione di artisti e collettivi provenienti da tutto il mondo, impegnati a intrecciare storie, materiali e linguaggi visivi, in un dialogo profondo con il tessuto urbano.

«Sarà un’occasione straordinaria per esplorare le molteplici sfaccettature della fiber art contemporanea», sottolinea Mariuccia Bussolin, Presidente di Ad Maiora. «Un’arte che, da marginale, è oggi riconosciuta e celebrata nelle più prestigiose istituzioni internazionali». La Biennale vuole essere un viaggio tra memoria e innovazione, artigianato e ricerca, tradizione e visione futura, attraverso il linguaggio del tessile.

Il programma si preannuncia ricco e stimolante: monografie di maestri internazionali, mostre tematiche, installazioni site-specific e opere inedite create per l’occasione. Inoltre, il pubblico potrà partecipare a convegni e incontri con critici, curatori, artisti e studiosi, per approfondire il ruolo dell’arte tessile nel panorama contemporaneo.

Una mostra “diffusa”

Le esposizioni saranno diffuse in tutta la città, con il Palazzo della Provincia come fulcro centrale, affiancato da altri luoghi simbolo del patrimonio veronese: Palazzo Barbieri, Museo degli Affreschi, Fonderia Aperta, Museo di Storia Naturale, Sala Birolli e la Biblioteca Civica.

La Biennale si articolerà attorno a cinque temi principali: intelligenza artificiale, memoria tra passato e futuro, cultura, sociale e ambiente. Questi filoni offriranno al pubblico spunti di riflessione sulle sfide contemporanee, immaginando nuovi scenari attraverso l’arte del tessuto.

Tra i progetti più importanti spicca l’esposizione nella Loggia Vecchia del Palazzo della Provincia, che ospiterà 23 quilt realizzati da diciotto artiste italiane tra il 2021 e il 2023, durante il periodo della pandemia. Queste opere, ispirate al poeta Giuseppe Ungaretti, rappresentano un commovente esempio di arte collettiva nata in un momento di isolamento e incertezza.

Alla Sala Pighi sarà possibile ammirare “Colori Veneti”, una collezione di quilt che celebra la ricchezza cromatica della tradizione tessile veneta, reinterpretata in chiave moderna. Nella Sala Birolli, invece, sarà esposto un grande telero intitolato Il Mago di Oz – Un filo per l’integrazione, frutto di un progetto partecipativo promosso da Codess Sociale, che coinvolge persone adulte con disabilità. Quest’opera collettiva diventa un simbolo di accoglienza, dialogo e inclusione.

Gli organizzatori dell’evento

Un’esperienza immersiva

La Biennale non sarà solo una mostra, ma un’esperienza immersiva che inviterà cittadini e visitatori a riscoprire Verona attraverso il filo dell’arte. Tessuti, intrecci e trame diventeranno metafore di connessioni culturali, identità plurali e dialogo tra generazioni, in un continuo gioco di rimandi tra locale e globale, passato e futuro.

Un evento imperdibile per appassionati, studiosi, artisti e curiosi, che per cinque giorni potranno vivere una Verona avvolta da creatività e diventata il cuore pulsante dell’arte tessile contemporanea.

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