Dopo il successo della prima edizione, torna a Verona Africae Festival, rassegna di incontri, musica e arte pensata per raccontare il continente africano e le esperienze dell’afrodiscendenza, tra attualità, cultura e cittadinanza. Tre giorni – dal 13 al 15 giugno – in cui Vicolo Pozzo 1, a San Giovanni in Valle nel cuore di Veronetta, si trasformerà in un crocevia di voci, generi e linguaggi, nel segno dell’inclusione e del dialogo.

Promosso dalla Fondazione Nigrizia Onlus attraverso Nigrizia e il Museo Africano, il festival si presenta come un tassello coerente dell’impegno quotidiano portato avanti dai Missionari Comboniani per favorire la conoscenza dell’Africa e combattere gli stereotipi. “Italia e Africa sono destinate a interagire sempre di più – affermano gli organizzatori – ed è per questo che riteniamo urgente creare spazi di confronto e percorsi di consapevolezza”.

Il programma si articola in sette incontri diurni con alcuni tra i principali esperti e testimoni italiani di temi africani: spiccano i nomi di Domenico Quirico, storico inviato de La Stampa, e di Emanuela Del Re, politologa ed ex viceministra degli Esteri, impegnata sul fronte della cooperazione internazionale, che verranno intervistati da Giorgio Vincenzi, collaboratore di Heraldo.

L’apertura è affidata al vignettista e illustratore satirico Khalid Albaih, tra i più noti al mondo, già inserito nel 2018 dal The Independent tra i cinque cartoonist più influenti a livello globale. Albaih, sudanese di origine, inaugurerà al Museo Africano una mostra che raccoglie le sue opere e quelle di altri membri del collettivo Khartoon Magazine, da lui fondato. Sarà inoltre protagonista del primo dibattito del festival, dedicato al Sudan e alla sua società civile.

Non mancheranno i momenti musicali, con undici concerti serali che esplorano il vasto spettro sonoro africano e afrodiscendente, tra sonorità tradizionali e contaminazioni contemporanee. Ospite d’onore la violoncellista, cantante e compositrice britannica di origine giamaicana Ayanna Witter-Johnson, reduce da tournée con artisti del calibro di Peter Gabriel, Andrea Bocelli e Anoushka Shankar.

“Africae è un’occasione per mettersi in ascolto, per comprendere il tempo che viviamo e per entrare in relazione con le nuove generazioni – ha dichiarato l’assessore alle Pari opportunità e ai Diritti umani Jacopo Buffolo –. È un’alternativa al linguaggio violento e polarizzante che oggi troppo spesso domina il dibattito pubblico. Chi alimenta la paura e le derive antidemocratiche dovrebbe accogliere l’appello a disarmare le parole”. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.

Con Africae 2025, Verona si conferma luogo di confronto e pluralità, aprendo uno spazio che è al tempo stesso culturale, sociale e politico: un invito a superare le barriere e a riconoscere, nell’incontro con l’altro, una possibilità di crescita comune.

(C) RIPRODUZIONE RISERVATA