Gli incroci tra Empoli e Verona, considerando sia la Serie A che la Serie B, sono piuttosto limitati e non troppo frequenti nel corso degli anni. Domenica sera la sfida tra queste due squadre si ripresenterà ancora una volta in una situazione particolare, coincidente con l’ultima giornata della stagione, proprio come accadde nel campionato 2012/2013. L’unica, ma decisiva differenza rispetto a quell’episodio passato, è che allora, nella partita disputata al ‘Bentegodi’, ai gialloblù guidati da Andrea Mandorlini bastava un solo punto per ottenere la promozione in Serie A, affrontando una squadra già qualificata ai playoff.

Invece, questa volta, in palio c’è la salvezza per entrambe le formazioni, rendendo il match ancora più cruciale e carico di tensione. Per quanto riguarda le sfide giocate in Toscana, l’unica vittoria del Verona risale al 19 agosto 2023, che corrisponde alla prima giornata dello scorso campionato, un dato che testimonia la difficoltà del Verona di imporsi in casa dell’Empoli negli ultimi anni.

Bonazzoli firma il gol vittoria

A fare la partita fu la squadra di casa, guidata dall’attuale tecnico gialloblù Paolo Zanetti, che sfiorò il vantaggio in ben due occasioni importanti: prima con una traversa colpita da Marin dopo appena otto minuti di gioco e poi, sul finire del primo tempo, con un’occasione da gol favorevole che venne malamente sprecata da Gyasi.

I gialloblù, allenati da Marco Baroni, riuscirono a superare il doppio pericolo senza subire gol e, approfittando di un calo di intensità e concentrazione da parte dei padroni di casa, ritrovarono nella ripresa nuova forza e determinazione, riuscendo infine a conquistare un successo importante e, in parte, meritato. A segnare la rete decisiva fu Federico Bonazzoli, entrato al 69esimo minuto al posto di Ngonge, bravo a sfruttare un’indecisione in uscita del portiere Caprile.

Triste presagio per Zanetti

Secondo Paolo Zanetti, attuale allenatore gialloblù, quella sconfitta all’esordio fu un triste presagio. Dopo il passo falso in casa, arrivarono infatti altre quattro sconfitte consecutive, culminate nel pesante 7-0 subito all’Olimpico contro la Roma, che portarono all’esonero dell’allenatore veneziano, nonostante il rinnovo appena firmato dopo la salvezza ottenuta l’anno precedente.

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