La Tezenis Verona supera l’esame di maturità: in un Palaolimpia gremito, è finita 81-77 per i giganti gialloblu contro un’ostica Germani Brescia. La Scaligera ha saputo ben reagire al tonfo di Venezia, ritrovando il suo leader Anderson. Nel tabellino spiccano pure le prestazioni degli altri americani Sanders, Smith e Johnson. Coach Ramagli, privo di Bortolani allenatosi poco dopo il brutto infortunio in laguna, ha potuto contare anche su Udom. Ora la classifica sorride e la Tezenis può guardare al girone di ritorno con più tranquillità.

I protagonisti del match

12 punti in 15 giornate, 6 vittorie e 9 sconfitte: così si è chiusa la prima parte del campionato della Tezenis. Alcuni punti sono andati immeritatamente perduti strada facendo, altri sono arrivati inaspettatamente. Tra questi, spiccano quelli conquistati contro la Germani Brescia nell’ultima giornata del girone d’andata. Una vittoria ottenuta grazie alla forza del gruppo, in un match dalle mille emozioni. Il primo quarto inizia male per i giganti gialloblu, sopraffatti dalla squadra di Magro. Poi la Scaligera riesce a sistemarsi, chiudendo il primo tempo a sole tre lunghezze di distanza. Il ritorno in campo dopo l’intervallo non è dei migliori, ma alla fine del terzo quarto si scatena Anderson e la Tezenis passa in vantaggio. Il Palaolimpia dà la carica per affrontare nel migliore dei modi l’ultimo quarto, quello della piena maturità. I ragazzi di coach Ramagli riescono a gestire il risultato, mentre Brescia si disunisce. I colpi di Della Valle e Kenny Gabriel fanno meno paura e alla fine la Scaligera può meritatamente esultare.

Cappelletti, il playmaker della Scaligera, in lunetta – Foto Kieffer

“Se giochiamo come stasera, nel girone di ritorno possiamo dire la nostra”: queste alcune delle parole di coach Alessandro Ramagli a fine gara, facendo un bilancio del girone d’andata. E come dargli torto: la Scaligera vista in campo domenica sembrava una lontanissima parente di quella di pochi giorni prima scesa al Taliercio di Venezia. Solida in difesa, capace di lottare punto a punto e coraggiosa in determinate scelte. Alcuni quintetti inediti hanno dato risposte positive e alcuni giocatori hanno fatto vedere quello che valgono.

È il caso di Jamarr Sanders, finalmente incisivo con 12 punti a referto e una precisione nei canestri da tre fuori dall’ordinario. Tanti i punti segnati anche da Taylor Smith (16), mentre Johnson, con il nuovo look senza treccine, è stato prezioso nei momenti decisivi, segnando in tutto 14 punti. Da sottolineare la prestazione di Udom che, sfruttando l’assenza di Bortolani, ha trovato maggior minutaggio e buone giocate. E come non spendere due parole per il solito Anderson, tornato il vero Anderson? Dopo un primo tempo contrassegnato dalla sfortuna, l’americano si è sbloccato e alla fine del terzo quarto si è trasformato in una mina vagante: una raffica di canestri, alcuni da lasciare a bocca aperta (come quello sulla sirena che ha regalato alla Tezenis il vantaggio prima dei dieci minuti finali). E ringraziamo Ramagli che poco prima l’aveva fatto arrabbiare con una sostituzione, dandogli così ancora più motivazioni. Nonostante Anderson si confermi ancora di più il leader di questo gruppo, quella di domenica è stata una vera vittoria di squadra, supportata da un pubblico strepitoso, l’uomo in più in campo.

Le sfide (difficili) di gennaio

I due punti acciuffati contro Brescia sono i primi che in questo campionato la Tezenis è riuscita a conquistare contro una squadra di livello superiore (cosa altre volte sfiorata ma mai ottenuta, come contro Trento). E ora questi due punti in più pesano sulla classifica: se per una squadra che ha come obiettivo la salvezza sono vitali le vittorie negli scontri diretti, strappare qualche punto anche in match più complessi permette di stare più tranquilli e di vivere più serenamente la settimana, soprattutto se le sfide successive sono lontane dalle mura amiche contro squadre situate nei primi posti della classifica. Così sarà per la Scaligera che nella parte finale di gennaio dovrà andare prima a Pesaro e poi a Bologna. Non sarà semplice: all’andata, contro la squadra di coach Repesa la Scaligera aveva lottato punto su punto fino alla fine, uscendo però sconfitta, mentre contro la Virtus il match si era chiuso con 25 punti di scarto. Il ritorno al Palaolimpia è fissato per sabato 4 febbraio, quando arriverà Treviso per uno scontro salvezza tutto da vivere.

“Mai mollare”

La classifica rimane sempre molto corta: con 2 punti in meno si è a soffrire in fondo alla classifica, con 2 punti in più si è in zona playoff. Verona è al decimo posto, lontana ma non di molto dalla zona rossa, forte soprattutto degli scontri diretti vinti. Le cose però si evolvono di domenica in domenica, risultati inaspettati ci sono ogni weekend e nessuna squadra sembra voler mollare. Ci sarà da lottare fino alla fine, sapendo che la Tezenis vista negli ultimi turni (eccezion fatta per il match contro Venezia) meriterebbe di rimanere nella massima serie.

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