A Venezia è nata una Biblioteca Vivente, dove i libri sono persone e possono essere “prese in prestito” per la durata di 10-15 minuti, il tempo di una chiacchierata. Nata dall’idea di raccontare storie di inclusione, resilienza e potenziale, fa parte del Festival della Lettura “Libro che gira, Libro che leggi” di Venezia, giunto alla ventesima edizione e che terminerà il 12 maggio. La Biblioteca Ragazzi BarchettaBlu, per la sua ventesima edizione, ha deciso di collaborare con The Human Safety Net: insieme inaugureranno la Biblioteca Vivente alla Casa di The Human Safety Net a Venezia questo sabato 4 maggio dalle 10 alle 19, alle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco.

Secondo la missione dell’Ente filantropico The Human Safety Net, unire le forze delle organizzazioni no profit con quelle del settore privato può aiutare a supportare le famiglie vulnerabili e l’integrazione dei rifugiati tramite il lavoro.

Braccio sociale della Fondazione Generali, l’ente collabora con Ong, imprese sociali, aziende e fondazioni in oltre 27 paesi di Europa, Asia e Sud America creando reti di supporto e offerte di lavoro. Solo nel 2023 la Casa di The Human Safety Net ha attirato più di 45.000 visitatori e ha organizzato 150 eventi, manifestando così la missione dell’hub sociale di creare una rete aperta che offra percorsi di trasformazione a misura di rifugiato e/o di famiglia vulnerabile.

Città melting pot alle prese con il ticket d’ingresso

Venezia è da sempre un melting pot di culture, dalle connessioni con l’oriente di Marco Polo, passando per i commerci lungo la via della seta fino ad arrivare ai rifugiati siriani che aprono affascinanti ristoranti nelle calli. Un mélange culturale fatto anche di turisti da tutto il mondo che la mantengono viva e, al tempo stesso, molto impegnata.

Un’immagine dei manifestanti veneziani il 25 aprile contro l’introduzione del ticket di ingresso. Foto di ASC Venezia Mestre Marghera.

Il rischio, come si è visto nei giorni scorsi, è che si dia la precedenza al grande flusso di persone di passaggio per mantenere attiva l’economia cittadina e non si considerino le necessità di chi ci vive.

Lo scorso 25 aprile è stato infatti il primo giorno di ticket all’ingresso del capoluogo veneto: cinque euro per i non residenti nella regione dovrebbero portare alla diminuzione dei flussi isterici di turisti. Mentre in tutta Italia si celebrava la Liberazione, a Venezia si richiedeva una liberazione dai sistemi di affitto facile (come Airbnb) che alimentano un turismo “usa e getta”.

Alla manifestazione, organizzata dall’Assemblea Sociale per la Casa, c’erano anche altre realtà che lottano per la difesa dell’isola come il collettivo NoGrandiNavi che da anni protesta contro l’overtourism inquinante. Federica Toninello, portavoce Assemblea sociale per la casa ricorda “ci sono più di duemila case dell’edilizia residenziale pubblica che rimangono chiuse”.

Storie umane per costruire reti sociali

Per fronteggiare le difficoltà di una città particolare come Venezia servono politiche mirate e reti sociali. Come quelle che la Biblioteca Vivente vuole favorire: grazie ai “libri” in persona si potrà infatti conversare e fare domande ai protagonisti di “La guerra siriana vista da Yarmouk”, oppure di “Rosa o blu?, io sono così”, o di “Amare con-tatto” o di tante altre storie disponibili sabato 4 maggio.

I “lettori” potranno scegliere tra i titoli disponibili le storie che vogliono ascoltare, tutte esperienze personali di vita che hanno come fil rouge il superamento di difficoltà e fragilità.

Ne “La mia voce” per esempio, il protagonista narra la lingua dei segni da un punto di vista introspettivo, mentre “Storia di una legge” racconta della nascita dell’associazione La Gabbianella, nata per sostenere i figli minorenni di detenuti. Altri racconti come “Memorie e affinità con i cieli notturni” e “Kibera: Weavings of Resilience” invece parlano delle difficoltà superate da migranti e rifugiati grazie anche alla cooperazione internazionale. I temi legati all’identità di genere sono affrontati in “Rosa o blu?, Io sono così”, mentre in “E perché no?” la nascita della Fondazione Elena viene raccontata per sottolineare l’importanza della solidarietà tra i giovani.

Arte e cultura per ascoltare e includere

All’apertura della Biblioteca Vivente saranno presenti, oltre al Responsabile servizio immigrazione e promozione diritti di cittadinanza e dell’asilo Gianfranco Bonesso, alcuni esponenti dell’ambito artistico culturale veneziano che supporta la coesione sociale. Presenteranno le loro opere i registi Gianni De Luigi e Alberto Castellani con teatro e cinema, mentre scrittori e lettori come Walter Esposito, Carmela Bertone e Livio Vianello porteranno testi e poesie in LIS. Anche alcuni volontari di Young Caritas, Giovanni Alliata di Montereale saranno presenti per portare le loro testimonianze e la Fondazione Cini racconterà la storia della famiglia e della sua nascita.

Tutta la giornata sarà quindi dedicata al Terzo settore, coinvolgendo tramite l’arte il mondo del sociale. Il coro multietnico “Voci dal mondo” trasporterà i lettori in paesi diversi e il Coro Anton proporrà un mondo libero da barriere e inclusivo, grazie al suo sostegno alla lotta alla distrofia muscolare. Le parole di riferimento come Includo e Ascolto offriranno da spunto per il percorso di formazione di Sabina Italiano e Marina Zulian, all’interno del quale si parlerà delle Letture in LIS con Anna Cardinaletti e Leggere con i simboli: storie con i simboli della CAA (Comunicazione aumentativa alternativa), pensati per favorire la partecipazione di bambini con bisogni comunicativi complessi o difficoltà di lettura.

Il 4 maggio sarà quindi una delle tappe fondamentali del festival “Libro che gira, libro che leggi”, che al suo ventesimo anno di età offre eventi in cinque sezioni: Famiglie, Letture, Scuole, Letture speciali e Adulti. Tra le molte offerte, il centenario del Museo Giancarlo Ligabue del 13 maggio e i percorsi per adulti e bambini sulla farmacia naturale all’isola di San Servolo.

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