A Verona si tiene in questi giorni Sport Expo, l’ormai tradizionale manifestazione sportiva che raggiunge quest’anno la diciottesima edizione e diventa “maggiorenne” a tutti gli effetti, almeno a giudicare dall’ampia e arricchita offerta di un progetto giunto a maturità.

Sport Expo nasce nel 2007 da un’idea di Stefano Bianchini, primo ideatore del format e Presidente di Fipav Verona, con lo scopo di avvicinare i bambini all’attività sportiva, valorizzandone sia gli aspetti legati alla salute sia quelli più attinenti alla parte educativa e formativa dell’attività sportiva.

Una manifestazione in continua crescita

Alla prima edizione partecipano già circa 9.000 bambini che hanno la possibilità di cimentarsi in dieci diverse discipline sportive, spesso inusuali rispetto all’offerta delle società cittadine.
Ma Sport Expo è destinata da subito a una crescita veloce. Nella seconda edizione, i numeri
cominciano a salire in maniera importante, con la presenza di 15.000 ragazzini e quindici attività sportive.

E il 2009 è l’anno della svolta: il Comune di Verona capisce che l’evento ha un importante impatto sulla comunità e ne diventa ente organizzatore. Viene inoltre attivata una stretta collaborazione col Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona che fornisce ulteriore visibilità e qualità all’evento che, da quel momento “esplode” sia in termini di presenze (27.000 nel 2009, che via via aumentano fino a superare le 65.000 degli ultimi anni) sia per l’abbondanza di discipline sportive a disposizione dei ragazzi, che arrivano a una sessantina ogni anno.

La manifestazione viene da sempre ospitata all’interno dei padiglioni della Fiera di Verona, sede divenuta storica dell’evento, tranne che per gli anni 2020-22 quando, a causa della pandemia, si tiene allo Stadio Bentegodi. Per i suoi diciotto anni, però, Sport Expo si è fatta un “regalo” d’eccezione, anzi due. Quest’anno si ha per la prima volta una Sport Expo Week, con attività distribuite su un’intera settimana, e si introduce Sport Expo in the City, una sorta di “fuori salone” che, sulla falsariga di quanto avviene per Vinitaly, porta l’evento fuori dai normali spazi espositivi.

In coerenza con lo spirito fondante di Sport Expo, la nuova iniziativa vede la creazione di
playground nei vari quartieri della città, dove bambini e ragazzi, dall’asilo alle scuole medie,
possono trovare e soprattutto provare giochi e attività collegati al mondo dello sport.
Altra prima assoluta, e questa è la vera sfida di quest’anno, riguarda il coinvolgimento degli
studenti delle scuole superiori, ai quali sono dedicate specifiche iniziative pomeridiane realizzate in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per l’Educazione Fisica e Sportiva, la Facoltà di Scienze Motorie e la Fondazione Bentegodi. Si tratta della realizzazione di spazi dove sperimentare discipline sportive meno note, come scherma giapponese, calisthenics e pesistica, oltre all’organizzazione di tornei di pallavolo, calcio a 5 e basket.

La lunga marcia

Francesco Todeschini, referente provinciale dell’Ufficio Scolastico per l’Educazione Fisica e
Sportiva, evidenzia come entrambe le iniziative nuove abbiano avuto una grande partecipazione di pubblico, ancor più significativa se si considera che si svolgono in orario extra-scolastico. Si è sdoganato di fatto un nuovo format che potrebbe, in futuro, rendere la manifestazione ancora più coinvolgente e di impatto per i giovani. Todeschini sottolinea come ci siano nello sport italiano esempi illustri che confermano l’importanza del provare sport diversi, basti pensare al nuovo idolo e campione del tennis, Jannik Sinner, che nasce sciatore.

Foto da Pexels di Erik Mclean

La lunga marcia della Sport Expo Week è stata aperta da un appuntamento di stampo
completamente diverso e fortemente voluto dal Comune di Verona. Lunedì 11 marzo si è tenuta infatti la conferenza dal titolo “Tregua Olimpica. Quando lo sport ferma(va?)le guerre”, in un teatro Camploy pieno in ogni ordine di posto. Tra i relatori, oltre al Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e al Vescovo, Monsignor Domenico Pompili, si sono alternati personaggi che hanno fatto la storia dello sport italiano, quali Sara Simeoni, Diana Bianchedi e Simone Perrotta.

Si sono trattati con i ragazzi delle scuole superiori temi purtroppo di scottante attualità, come la relazione tra pace e sport e l’influenza diplomatiche che può avere il mondo sportivo anche in vista delle prossime Olimpiadi parigine. Tornando alla location principale, sono numerosissimi gli appuntamenti da non perdere in fiera, da oggi fino a domenica, con ingresso gratuito previa registrazione sul sito di Sport Expo Verona, dove sono disponibili tutte le informazioni e il programma.

Gran finale domenica alle 17:00 con la dimostrazione di uno sport ancora poco noto ma di enorme impatto sociale e di inclusione: il baskin, una variante del basket che punta a valorizzare le differenti abilità di giocatori davvero speciali, in un clima di agonismo e amicizia. Si affronteranno nel padiglione 10 le due compagini del CUS Verona Baskin e Anch’io Baskin di San Giovanni Lupatoto.

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