Verrà inaugurata a Villa del Bene, a Volargne nel cuore della Val d’Adige, domenica 30 luglio alle ore 17 l’esposizione Segni DiVini: 37 artisti internazionali e il territorio da assaporare, curata dall’associazione Bosco dei Poeti. La mostra, in esposizione fino al 27 agosto, comprende 37 opere di altrettanti artisti affermati, selezionata da una giuria composta da alcuni dei membri dell’associazione.

«L’associazione raggruppa una serie di artisti che sono anche esperti di natura, accanto a imprenditori, gente comune e studenti – racconta Lorenzo Menguzzato, pittore e scultore trentino e curatore dell’esposizione -. La finalità della mostra non è solo espositiva: a fianco alle grandi opere ci sono brevi schede degli autori la cui biografia dettaglia anche il loro contesto storico e di vita».

Arte contemporanea italiana e internazionale

A Villa del Bene, di recente ristrutturazione, verranno esposte le opere di artisti che quali Salvador Dalì, Jajob de Chirico, Mattia Moreni, Joseph Beuys, Man Ray, Hans Richter, Giulio Turcato, Carla Accardi, tra i molti selezionati per questo progetto. «Le opere esposte passano dalla figurazione all’astrazione, in una trasversalità tra moderno e contemporaneo, realizzate indicativamente dagli anni Quaranta a oggi», aggiunge Menguzzato, specificando come siano tutti lavori appartenenti all’associazione, provenienti quindi da una collezione privata.

Collezione che si unisce ad altre, esposte altrove: «Abbiamo una ulteriore collezione al Mart di Rovereto, con circa 1500 opere. Alcune di queste sono esposte lungo il percorso al Bosco dei Poeti, ma sono delle copie. Quelle esposte a Villa del Bene sono invece originali». Per le informazioni sulla visita si trovano tutte le informazioni sul sito istituzionale, ndr)

Un bosco per l’arte e la poesia in una terra di confine

L’obiettivo, continua il curatore, «è di riqualificare, attraverso una serie di azioni culturali il territorio e renderlo il più possibile appetibile a un turismo diverso».

L’associazione Bosco dei Poeti fa costantemente iniziative di valorizzazione culturale all’interno dei suoi 130 ettari di bosco, posto al chilometro 318 della statale del Brennero all’altezza di Dolcé, località Vergnana. L’ingresso alle iniziative è possibile ai soci (la tessera annuale è di 10 euro, ndr).

Gli incontri includono anche la poesia: «Da 25 anni facciamo attività incentrata su questa forma d’arte. Le poesie esposte al Bosco sono tutte state donate da autori che abbiamo conosciuto, tra cui Alda Merini, Patrizia Cavalli, Andrea Zanzotto, e che si sono cimentati sul tema arte-natura» evidenzia Menguzzato, che si è diplomato all’Accademia di Belle arti a Venezia con Emilio Vedova e da anni firma i propri lavori con lo pseudonimo di Lome.

Un allestimento pittorico al Bosco dei Poeti; accanto a sinistra una iscrizione riporta un testo del Dalai Lama.

Nuove domande in mezzo alla natura

«In questo luogo c’è spazio non solo per poesia e arte, ma anche per incontri di yoga, attività didattiche con le scuole, e per la liberazione di animali selvatici». L’associazione Bosco dei Poeti ha tre sedi tra Trentino e Veneto: oltre alla principale a Dolcè, conta un Centro visitatori a Peri e un atelier per artisti a Castello Tesino.

Un posto di incontro che unisce la forza creatrice della natura con quella umana. Un luogo dove aprirsi a nuove idee, anche grazie all’arte contemporanea, che secondo Lome «non dà risposte, ma deve creare domande».

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