Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde: così potremmo intitolare la prima settimana del nuovo anno della Tezenis. Il famosissimo libro di Stevenson richiama perfettamente alle due facce, opposte, della stessa squadra, capace di vincere e convincere contro Trieste, ma anche di crollare clamorosamente a Venezia. Uno strano caso, per l’appunto, che coach Ramagli e i suoi ragazzi devono cercare di risolvere il prima possibile, auspicandosi che, a differenza di quanto succede per il dottor Jekyll, la parte positiva (quella vittoriosa per due gare di fila) abbia la meglio su quella negativa (quella deludente di domenica al Taliercio).

La prima settimana del 2023 è stata caratterizzata da alti e bassi per la Scaligera: se grandi gioie aveva regalato la vittoria contro Trieste, la seconda vittoria in casa dall’inizio del campionato, una grande delusione è stato invece il derby contro Venezia, perso malamente con più di venti punti di scarto. Eppure la Tezenis aveva chiuso il 2022 con il botto, vincendo fuori casa lo scontro diretto contro Napoli. La partita contro Trieste aveva confermato quanto di buono visto prima della chiusura dell’anno, portando quella continuità di risultati tanto cercata. Poi il brutto tonfo a Venezia.  E allora la domanda che viene da porsi è se il match contro i lagunari sia stato un semplice incidente di percorso o se abbia portato a galla problemi da analizzare più a fondo.

La giornata no di Venezia

A Venezia è stata una giornata no in tutti i sensi. Lo è stata soprattutto per Anderson: solo 4 punti messi a segno dalla guardia gialloblu, ampiamente sotto la sua media e molto lontano dai 19 punti segnati in entrambi i precedenti match. E se Anderson non va, si segna poco. Le percentuali dei canestri segnati domenica sono molto basse sia da cronometro fermo (da cui si deve fare meglio) sia da fuori area. Lo stop del Taliercio fa capire ancora di più quanto sia fondamentale l’americano per la Tezenis e come nessuno riesca a sostituirlo.

Se davanti sono stati fatti pochi punti, dietro la fase difensiva non ha funzionato. Quella compattezza vista contro Trieste, la chiave che ha permesso di portare a casa i 2 punti, è scomparsa a Venezia. Se al Palaolimpia, lo scorso lunedì, la Scaligera era riuscita a contenere il miglior realizzatore della Serie A, Frank Bartley, nulla è andato dritto contro una delle squadre con percentuali di realizzazioni di tiri e di canestri da tre più alta del campionato.

A difesa dei Giganti Gialloblu, c’è da dire che gli avversari affrontati erano di livello diverso: Venezia ha obiettivi più alti di quelli di Trieste, di Napoli e della stessa Verona e la classifica lo dimostra. Alla forza tecnica superiore va aggiunta la voglia di rivalsa che la squadra di coach De Raffaele aveva dopo il ko contro Treviso. La Tezenis, invece, è arrivata in laguna con la pancia piena delle due vittorie fondamentali in chiave salvezza. Nessuno degli ex della partita si è fatto rimpiangere: Rosselli non è sceso in campo, Candussi ha giocato poco, mentre Casarin, il cui cartellino è ancora di proprietà del Venezia, non ha fatto vedere nulla alla squadra a cui probabilmente tornerà a fine stagione.

Alla Scaligera è mancata quella forza in più per tenersi aggrappata ad un match già di per sé difficile e reso ancora più complicato da una Reyer in giornata, energica, concentrata a portare a casa il risultato e che ha difeso in maniera impeccabile.

Il brutto risultato di Venezia servirà per il percorso di crescita dei ragazzi di Ramagli, forti anche delle belle vittorie ottenute precedentemente contro squadre che lottano per lo stesso obiettivo. Infatti, una cosa che la Scaligera sembra aver imparato bene in questa prima parte di stagione è che vincere gli scontri diretti, per una squadra che deve salvarsi, è fondamentale. E la Tezenis li ha vinti tutti, sbagliando solo la gara contro Scafati, ora a sole due lunghezze di distanza (sono proprio quei 2 punti rubati ai gialloblù a fare la differenza).

La classifica e il prossimo match

In questa 14esima giornata, la classifica, là sotto, si è mossa e ora le squadre appaiate a 10 punti, insieme alla Tezenis, sono tre. L’impresa della domenica è stata quella di Napoli che ha battuto all’overtime la capolista Milano. Questa vittoria, che ha del clamoroso, riaccende le speranze di una squadra che, dopo le ultime uscite, sembrava una delle candidate alla retrocessione. Ma, come si è già visto in questa prima parte di campionato, tutto può succedere e ci sarà da lottare fino alla fine. Tra le altre dirette avversarie della Tezenis, anche Trieste si è risollevata, vincendo contro Scafati. La classifica, dunque, rimane sempre molto corta e, tranne per Reggio Emilia, rimasta sola e staccata a 6 punti, per tutte le altre squadre da metà classifica in giù anche una sola vittoria può fare la differenza.

Il girone d’andata si chiuderà domenica sera, quando Verona affronterà Brescia al PalaOlimpia. I ragazzi di Magro arrivano dall’amara sconfitta contro Trento e dovranno vincere contro la Scaligera per certificare la loro presenza alle final eight di Coppa Italia. Insomma, non sarà semplice, ma per la Tezenis nessuna partita è scontata. Una vittoria farebbe dimenticare in fretta la brutta caduta di Venezia, chiudendo il caso come semplice incidente di percorso. Ritrovare la forza e la giusta compattezza è quello che tutti si augurano, nessuno vuole rivedere il signor Hyde.

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