Nella terza stagione consecutiva in cui il virus complica – eufemismo – le nostre vite, la pandemia rinvia a gennaio il proseguo della stagione della Virtus Verona.

Peccato, perché lo stop coincide col momento in cui la condizione di forma della squadra di Gigi Fresco sembra essere al top. Il focolaio all’interno della rosa del Südtirol motiva la necessità di posticipare al 2 febbraio la partita contro i rossoblù prevista al Gavagnin cinque giorni prima di Natale. Che disdetta, verrebbe spontaneo aggiungere. L’affiatamento, la condizione, l’approccio e la personalità mostrata da Danti e soci nel confronto con il Padova avrebbero reso più aperto del previsto il pronostico della sfida alla capolista del girone.

L’altro lato della medaglia dispensa tuttavia sorrisi. La partenza anticipata verso le vacanze avviene a compendio di un percorso netto invidiabile. Dopo aver lambito il fondo della graduatoria nelle prime giornate di campionato, la squadra ha raggiunto il settimo posto in classifica.

L’exploit è frutto delle ultime sei gare utili consecutive, di cui cinque con la saracinesca di Giacomel e Sibi chiusa per tutti e non certo per ferie.

Il girone d’andata soddisfa l’ambizioso Gigi, che chiude l’anno del Centenario della sua creatura con risultati davvero storici. I playoff centrati da Danti e compagni per inciso sono la miglior prestazione di sempre del sodalizio di via Montelungo. La clamorosa vittoria di Trieste nel pieno dell’emergenza logistica e sanitaria, e il successivo pareggio a Salò, per quanto non sia bastato a passare il turno, resteranno negli annali. Scollinati nella seconda parte del 2021, ad un inizio balbettante sul piano dei risultati è seguita la fase di rullaggio e il successivo decollo verso l’alto.

Abbassata l’età media della rosa, con otto debuttanti assoluti – e potenziali dieci – in Lega Pro, l’equilibrio tattico è stato trovato anche grazie all’iniezione di esperienza portata da Hallfredsson e Nalini strada facendo. La media punti dice che da dieci turni si viaggia al ritmo di una formazione di vertice. Per paradosso, la sconfitta casalinga con il Trento a inizio novembre è stata il detonatore. Da lì in poi, tre vittorie e tre pari. Sei settimane trascorse con il piede pigiato sull’acceleratore. Il balzo in avanti, che innanzitutto allontana i playout, rende anche plausibile la possibilità di ritagliarsi un posto al sole a fine torneo.

Fermi ai box fino all’Epifania, Pellacani e soci si possono godere il momento. La stagione ripartirà il 9 gennaio a Piacenza. Con un occhio sempre alle spalle, nel frattempo, in queste giornate fredde tecnici, atleti e dirigenti virtussini almeno in cuor loro hanno ogni motivo per sorridere al caldo dei venticinque gradi. Pardon, punti.

(Foto Virtus Verona / Perini)