Prosegue la rassegna Grande Teatro allo Stabile di Verona con Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, diretto da Andrea Chiodi. In scena da questa sera alle 20.45, proseguirà con le repliche fino a sabato 17, sempre allo stesso orario, mentre domenica è in programma alle ore 16.

Previsto giovedì prima dello spettacolo, alle 18, l’incontro con gli attori nel Piccolo Teatro di Giulietta, a ingresso libero, che avrà la presenza anche di Carlo Mangolini, direttore artistico Spettacolo del comune di Verona.

Prodotto da LAC Lugano Arte e Cultura, insieme a Ctb – Centro teatrale bresciano, Centro D’arte Contemporanea Teatro Carcano e dal Teatro Stabile di Verona, il testo shakespeariano è esaltato dal regista secondo la chiave della creatività e dello sguardo infantile sul mondo degli adulti.

Il gioco infantile per indagare l’animo umano

«Mi sono chiesto – dice Andrea Chiodi – come la realtà e la fantasia si possano mischiare nei giochi dei bambini e come la realtà e la fantasia si possano riversare nei pensieri degli adulti, e come si fa ad essere solo una cosa nella vita. Il “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare mi ha svelato molte di queste dinamiche».

Si parte quindi dal potere del gioco dei bambini che però «diventa molto serio perché capace di indagare la natura dell’uomo, di descrivere gli stadi di evoluzione di una vita umana – continua il regista -. Shakespeare lo fa nel sogno, tramite un percorso nei vari stadi dell’esistenza: dall’infanzia, il prologo, l’adolescenza nel bosco incantato e complesso, e la maturità nel finale. Tutto nell’opera ci racconta di razionalità e magia, di pensiero e rituale, sempre su un doppio binario attraverso il mezzo del capriccio da bambini, delle paure. E soprattutto della capacità di essere altro da sé, che solo i bambini sembrano avere e che in realtà spesso è così desiderata anche dai grandi».

Sogno di una notte di mezza estate diretto da Andrea Chiodi, con i costumi di Ilaria Ariemme.

Giovani emergenti

Quattordici attori in scena, molti dei quali alla loro prima prova importante dopo il diploma alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano: Giuseppe Aceto, Alfonso De Vreese, Giulia Heathfield Di Renzi, Caterina Filograno, Igor Horvat, Jonathan Lazzini, Sebastian Luque Herrera, Alberto Marcello, Marco Mavaracchio, Cristiano Moioli, Alberto Pirazzini, Emilia Tiburzi, Anahì Traversi e Beatrice Verzotti.

Scene di Guido Buganza, costumi di Ilaria Ariemme, musiche di Zeno Gabaglio e disegno luci di Pierfranco Sofia.

Allievo di Piera Degli Esposti, Andrea Chiodi nel 2003 si trasferisce a Los Angeles dove segue alcuni corsi. Assistente alla regia di Gabriele Lavia nel 2006 e 2007, la sua “Bisbetica domata” viene selezionata all’Incontro del Teatro svizzero 2018, finalista al Premio Hystrio e vince il Premio Mario Mieli 2019. Insegna all’Accademia dell’Opera di Verona, alla scuola del Teatro Stabile del Veneto e alla scuola di teatro Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano nel corso del 2021. È regista residente al CTB Centro Teatrale Bresciano.

Biglietti in vendita al Teatro Nuovo (dal lunedì al sabato, ore 15.30-19.30) e a Box Office (dal lunedì al venerdì, ore 9.30-12.30 e 15.30-19.00, e il sabato dalle 9.30 alle 12.30). Biglietti on line su www.boxol.it/boxofficelive e www.boxofficelive.it.

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