WithU Verona è tra le più liete rivelazioni di questa prima parte di regular season di SuperLega. I gialloblù, infatti, hanno offerto brillanti prestazioni vincendo sei gare su dieci che sono valsi 17 punti sui 30 disponibili. Tale bottino, che vale il quarto posto in classifica provvisorio, racconta solo in parte di un girone d’andata giocato alla grande sia da un punto di vista tecnico che in termini di personalità. Non solo, la sensazione è che per la squadra guidata da Radostin Stoitchev il limite prestazionale sia ancora del tutto sconosciuto, tale e tanta è la potenzialità ancora solo parzialmente espressa in campo.
Tra tanti aspetti degni di nota ne passiamo in rassegna alcuni, ma di sicuro possiamo dire sin d’ora che i sogni di inizio stagione, avvicinarsi al vertice e giocarsela con tutti, si stiano realizzando.

Identità e personalità

La squadra sta giocando con piena consapevolezza dei propri limiti (ricezione) e delle proprie potenzialità (attacco). Noumory Keita, Rok Mozic e Maksim Sapozhkov, i tre attaccanti di palla alta hanno una fisicità e una qualità offensiva degna dell’altissimo livello internazionale. Certo, per schierarli tutti insieme in contemporanea, si perde qualcosa nel primo tocco di squadra, ma il trio ha dimostrato di essere assolutamente ben assortito e sta facendo della gioventù (età media 21 anni) un punto di forza e non di debolezza. Giocano con esuberanza, attaccano forte e senza paura, trascinano il pubblico e si fanno a loro volta trascinare dal calore dei supporter.

Loro non si pongono limiti e stanno dimostrando di essere dei giocatori veri anche per atteggiamento. Competono con entusiasmo e con la fame di chi vuole arrivare. Se Mozic non può essere considerato una sorpresa, per Keita e Sapozhkov il discorso è ben diverso. Le incognite in merito ad un loro adattamento repentino al livello di SuperLega erano infatti molte, non più tardi di un paio di mesi fa. Scommessa vinta da Stoitchev che ha investito da subito su questo assetto in campo e dalla società che ha creduto nelle qualità di questi atleti.

In attacco numeri importanti

La qualità offensiva gialloblù è confermata dai numeri. WithU Verona guida la SuperLega con il 55,2% di palla a terra. A titolo di confronto, l’imbattuta Sir Safety Conad Susa Perugia è a 55%, ma Gas Sales Bluenergy Piacenza, terza, è al 52,1% ben staccata. Il dato assume ancor più valore se pensiamo che solo quattro squadre sulle 12 iscritte al massimo campionato riescono a stare oltre il 50%.
A livello individuale, desta clamore il 62% di Keita che sembra pratichi un altro sport rispetto alla concorrenza, basti pensare che Vilfredo Leon Venero, da molti considerato l’attaccante più forte al mondo, viaggia sul 56,6%. Eccellente anche il 54,8% di Sapozhkov, così come di gran valore è il 48,8% di Mozic, chiamato ad un ruolo diverso dall’anno scorso nel sistema offensivo scaligero, ma altrettanto importante.

Il merito di Verona però non è solo quello di mettere palla a terra con ottime percentuali, ma anche di limitare il numero di errori. In tale classifica Luca Spirito e compagni sono al terzo posto con il 5,74% di errore, dietro alla solita Perugia (4,96%) e ad Allianz Milano (5,30%). Dato ragguardevole se si pensa a quanto possano ancora crescere in termini di esperienza i nostri portacolori.

La rivincita di Spirito

Negli anni scorsi Luca Spirito non aveva mai convinto fino in fondo, inserito in un contesto qualitativo di diversa portata. Si diceva, in modo ingeneroso, ma forse in maniera non del tutto infondata, che la sua conferma negli anni fosse più dettata da necessità che da piena volontà societaria, vista l’esigenza di quadrare il numero di italiani in campo e la complessità di reperire alzatori di valore a cifre ragionevoli.

Quest’anno Spirito sta convincendo tutti. Bravo a gestire tutto il talento dei tre attaccanti di palla alta, capace di cogliere i momenti adatti per coinvolgere i centrali, sufficientemente sereno anche per provare delle giocate fuori ordinanza a cui non ci aveva abituato. Eccellente, infine, nell’avvalersi della presenza di Vieira de Oliveira Raphael in organico senza subirne il peso.

Il ruolo dei centrali

Con la batteria di attaccanti che si ritrova, WithU Verona non è certo la squadra che in SuperLega gioca di più coi centrali, meno del 12% sul totale attacchi. Itas Trentino, ad esempio, supera il 16%. Quando però Spirito e Raphael si appoggiano ai centrali, ricevono sempre risposte molto positive. Lorenzo Cortesia attacca con il 68,7%, Alexs Grozdanov con il 67,6%, ma davvero intrigante è l’esordio in maglia gialloblù di Leandro Mosca. Il fresco medagliato azzurro è tra i centrali più incisivi dell’intera SuperLega con il 73,2%. Numeri importanti che si sommano a performance buone anche a muro, fondamentale dal quale raccoglie un muro punto ogni due set giocati.

Lorenzo Cortesia, centrale gialloblù, in una fase di allenamento. Credits: FotoVeronaVolley/Benvenuti 

Gaggini, un arduo compito

Per Mirco Gaggini la stagione in corso è la prima in cui ricopre il ruolo di primo libero. L’anno scorso a Vero Volley Monza, infatti, si ritagliava spazio dietro a Filippo Federici con responsabilità bene più limitate rispetto ad oggi. Verona dunque rappresenta un crocevia importante nella carriera del giovane varesino che si trova a dover guidare una linea di ricezione tutt’altro che talentuosa nel ruolo e che può metterne in risalto i limiti di inesperienza. Ad di là degli aspetti statistici che non lo pongono in alto nelle classifiche di rendimento, 23,4% di ricezione perfetta e 10,8% di errore, quello che sta piacendo è la personalità del ragazzo in un ruolo non facile da interpretare, specie in una squadra come Verona. I margini di crescita sono ampi, le possibilità di farsi notare saranno tante. Anche in questo caso, al momento, appare come una scommessa vinta da parte della società. Rispetto alle opportunità di mercato disponibili, la scelta di Gaggini è condivisibile e sta pagando.

Le prospettive con vista Coppa Italia

In termini di prestazioni in campo, come detto, WithU Verona non si sta ponendo limiti e non ha limiti. Ogni gara serve per crescere, per indirizzare il lavoro in palestra in moda da avvicinarsi alle big di un campionato che, Perugia a parte, è estremamente livellato. I ragazzi di Stoitchev hanno battuto Trento e Piacenza, perso da Modena e Perugia, ma hanno dimostrato soprattutto di saper essere continui anche contro le avversarie di pari o inferiore livello. Unica eccezione la sconfitta contro Taranto da ascrivere a serata storta.

Detto ciò, rimane il fatto che la pallavolo è sport da playoff e pertanto in termini puramente sportivi WithU Verona verrà valutata solo a primavera. Quello che è certo è che nessuno vorrà incontrarla in un ipotetico quarto di finale e, lo crediamo, nessuno vorrà incontrarla nella Del Monte Coppa Italia a fine dicembre. Proprio il secondo trofeo per rilevanza in Italia sarà un banco di prova importante per il sestetto gialloblù. E chissà che non ci scappi una sorpresa, magari contro Piacenza o Civitanova, avversari tostissimi ma, al momento, quelli con maggiori possibilità di incrociare Verona al primo turno.

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