Vince il Premio Emilio Salgari, giunto alla sua IX edizione, Luca Di Fulvio con La ballata della città eterna, edito da Rizzoli, assente alla finale per motivi di salute.

La premiazione, che si è tenuta sabato 26 novembre a Villa Rizzardi a Negrar, ha visto la partecipazione anche degli altri due finalisti, Gianluca Barbera con Mediterraneo (Solferino) e Orso Tosco con London Voodoo (Minimum Fax).

Il riconoscimento, nato nel 2006 a cadenza biennale e che riguarda la letteratura avventurosa, vede la collaborazione dell’associazione Ilcorsaronero, il Comune di Negrar di Valpolicella e l’Università del Tempo Libero di Negrar, assieme agli assessorati alla Cultura dei Comuni di Negrar e di Verona, con il patrocinio della Provincia di Verona.

Valpolicella come genesi della letteratura d’avventura

Durante la serata, moderata e condotta da Andrea Campalto e Luca Crovi, hanno preso parola anche il sindaco di Negrar Roberto Grison. «Questo è un appuntamento importante, ideato con due principali obiettivi: far conoscere attraverso la lettura di Emilio Salgari il nostro territorio, pieno di ricchezze sia di bellezza che di produzione, e promuovere la lettura anche verso i giovani», ha rimarcato il sindaco.

A sottolinearne l’importanza per il territorio anche l’assessora alla cultura Camilla Coeli: «È un premio che non vive solo per questa giornata ma per tutto l’anno. Si è creata una bellissima comunità, tra lettori e biblioteche che ci seguono».

Viaggiare e raccontare per conoscere e conoscersi

Nel corso dell’incontro i finalisti hanno risposto ad alcune domande in dialogo con Claudio Gallo, organizzatore del premio. Il finalista Gianluca Barbera, che si è espresso «onoratissimo di ricevere questo premio, che non cambierei con nessuno dei premi di questo Paese», ha raccontato di come il viaggiare in senso geografico riesca a mettere alla prova se stessi. «Viaggiare permette di esplorare il proprio animo e la propria capacità di rapportarsi al mondo. La nostra vita quotidiana non è del tutto soddisfacente, andiamo in cerca di risposte. Ciò che ci tiene vivi è questa ricerca che facciamo», ha sottolineato Barbera.

Orso Tosco, secondo finalista, ha parlato della sua scrittura e di come la magia, protagonista del romanzo, sia un perfetto escamotage. «La magia è l’arte delle parole proibite, come i due protagonisti del romanzo, due poliziotti, che la utilizzano in apparenza per mantenere l’ordine mostrando però una brutalità piuttosto acuta. Il mio stile di scrittura è dovuto anche al fatto che sono molto dislessico. Il mio giro di frase segue con più facilità la dislessia urbana, che crea il suono delle città contemporanee. Si adatta quindi molto bene a questo libro».

Di Fulvio: «Grazie ai pirati che promuovono questo premio»

A fare le veci del vincitore Luca Di Fulvio è stato Claudio Gallo, che lo ha definito uno scrittore «noto soprattutto nei paesi di lingua tedesca, è una persona gentile, gradevole, umana e disponibile, che ama intensamente il suo lavoro». Gallo ha poi riportato una lettera scritta dallo stesso Di Fulvio in saluto al pubblico e agli organizzatori. «Con Salgari tutti gli adulti possono ricordare di essere stati bambini. Ringrazio di cuore i pirati dell’associazione che continuano a promuoverlo, proteggerlo e a solcare i mari della cultura», ha chiosato il vincitore del Premio Salgari 2022.

Un dettaglio della foto alla statua dedicata a Emilio Salgari e posta davanti alla Biblioteca civica di Verona, foto Yanez.

Ai finalisti è stata poi consegnata la copia della statua di Emilio Salgari posta di fronte alla Biblioteca civica e realizzata dallo scultore Sergio Pasetto, una bottiglia di vino della cantina di Villa Rizzardi, oltre al riconoscimento economico, e un premio ciascuno realizzato interamente a mano dalla giuria Microcosmo del carcere di Montorio, progetto che si inserisce all’interno di un percorso per detenuti e che collabora da molti anni con il Premio. A Luca Di Fulvio, che è risultato essere il vincitore anche per i lettori della casa circondariale, hanno quindi dedicato un riconoscimento speciale.

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