Tutti conoscono il movimento giovanile denominato Fridays For Future, originato dall’encomiabile impegno di Greta Thunberg. Nel 2018, a soli 15 anni, iniziò in solitaria lo “sciopero per il clima” sedendosi fuori dal parlamento svedese, ogni venerdì. Saltava scuola per fare quello che agli adulti in generale sembrava banalmente “bigiare la scuola”, mentre i suoi coetanei iniziarono a seguirla al punto che oggi, grazie anche ai social, si contano milioni di aderenti al movimento. Anche a Verona abbiamo un gruppo FFF che in vista delle politiche, si riorganizza e si prepara per il prossimo sciopero, fissato per il prossimo 23 settembre. Da pochissimo hanno rilasciato la loro “Agenda per il clima”, inviata ai politici italiani in cui elencano analiticamente ogni azione utile per compiere una vera transizione ecologica. Su questi temi abbiamo sentito la portavoce scaligera Chiara Pettene, 19 anni nogarese, studentessa universitaria.

Pettene, in quanti hanno risposto al vostro appello per il prossimo sciopero? Chi sono?

«Abbiamo invitato varie associazioni a partecipare al corteo: Extinction Rebellion, Legambiente, Rete degli Studenti Medi, Unione degli Universitari, Yanez, Paratodos, Amnesty International, Emergency, Mediterranea, Associazione VerSo, FIAB, Fronda Verde, gli Specialisti del biologico, il Lombrico d’oro, Cooperativa le Rondini, Monastero del bene comune, il Movimento per la Decrescita felice, i Parents For Future costituistosi di recente a Verona e tanti altri. Ci tengo a ribadire che allo sciopero si è sempre tutti invitati, le piazze di FFF sono aperte a tutte le persone preoccupate per il clima, dai più piccoli ai più grandi.»

Dal 2019 ad oggi cos’è cambiato nel vostro gruppo?

Chiara Pettene

«C’è stato un continuo ricambio di persone, alcuni che si sono allontanati per gli studi e ora non sono più a Verona, altri che si sono aggiunti. Oggi, abbiamo maggiore esperienza delle dinamiche locali, abbiamo molti più contatti e siamo riusciti a costruire una rete con svariate realtà. In tutto il mondo il 23 Settembre si scenderà in piazza per il clima: continuiamo a chiedere ai leader di governo e delle grandi corporation di mettere le persone prima dei profitti. Poi per l’Italia la data è doppiamente significativa, viste le vicine elezioni, manifesteremo usando l’hashtag #AgendaClimatica perché è necessario che la lotta alla crisi climatica entri nell’agenda politica. Pretendiamo che la politica ammetta la sua inazione e ci ascolti: quale voto senza rappresentanza? Non ci basta votare, noi vogliamo poter partecipare attivamente. Vi aspettiamo in piazza con noi il 23 Settembre.»

Andrete al Camp a Venezia? Che cosa vi aspettate?

«Dopo il Camp di Torino e gli altri eventi vissuti quest’estate, nella cornice di Venezia, città simbolo della minaccia dell’innalzamento dei mari, si terrà dal 7 all’11 Settembre il Venice Climate Camp. Cercheremo di partecipare perché sarà l’occasione ideale per costruire insieme e più forti l’autunno e lo sciopero di fine mese, un’esperienza di importante scambio e confronto!»

Quali sono le cinque emergenze legate alla crisi climatica che andrebbero subito affrontate a Verona?

«Finalmente, dopo varie mozioni bocciate, con la rete Cara Verona siamo riusciti a far dichiarare l’emergenza climatica anche a Verona. Questo è un necessario punto di partenza. Bisognerebbe affrontare subito l’aumento delle fonti rinnovabili, rendere capillare ed efficiente il trasporto pubblico; la conseguente riduzione del  traffico; rivedere le politiche sul consumo di suolo; riorganizzare gli allevamenti intensivi.»

Consigli, soprattutto ai giovani o a chiunque neofita volesse avvicinarsi a questo mondo, un libro, un film e un museo?

«Direi il romanzo di Jonathan Safran Foer Possiamo salvare il mondo prima di cena”; il documentario “Cowspiracy – Il segreto della sostenibilità ambientale” (2014) di Kip Andersen, Keegan Kuhn. Infine il MUSE di Trento che ha inserito nelle attività di divulgazione gli obiettivi dell’Agenda 2030. Per chi volesse altri titoli, consiglio di vistare l’interessantissima sezione “Risorse for Future” sul sito ufficiale di Fridays for Future Italia dove ne trovate a volontà!»

I FFF sono su Facebook, Instagram, Twitter, TikTok e  Telegram, e-mail fridaysforfuture.verona@gmail.com. Esistono anche i Parents cioè i genitori e anche i Granparents cioè i nonni e come detto i Teachers cioè i docenti dei venerdì per il futuro. Tutti si possono attivare per il futuro.

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