Inizia domani la prima edizione del festival Coesistenza, una proposta che dal pomeriggio del 2 settembre include tutto il fine settimana fino a domenica 4 con una serie di incontri, dialoghi ed esperienze sul territorio montano della Lessinia, intorno al tema della compresenza dell’uomo con il mondo selvatico.

Il progetto ha come scopo di divulgare conoscenza intorno alla presenza dei grandi carnivori delle Alpi: il lupo, ma anche l’orso, la lince e persino lo sciacallo dorato una volta tornati in montagna, nel loro habitat, incidono sull’ecosistema, ma anche sulla presenza antropica. E cosa si debba fare è una domanda sempre più urgente a cui rispondere.

Per questo la Pams Foundation, insieme all’associazione Io non ho paura del lupo, al Gruppo Grandi carnivori del Cai, all’associazione culturale Forte delle Benne, il patrocinio del Club alpino italiano e il supporto della fondazione Caritro, hanno voluto realizzare nella montagna veronese un progetto che unisca il pubblico con gli esperti, per analizzare la storia del territorio e capire che scelte apportare per imparare a condividere l’ambiente con questi nuovi e antichi abitanti.

Scienza, divertimento, dialoghi per un futuro di convivenza

Gli incontri iniziano già all’alba e si protraggono a dopo il tramonto, perché molta comprensione non può prescindere dall’esperienza diretta della vita naturale. E poi sono previsti interventi teatrali, proiezioni cinematografiche, laboratori di scrittura e pittura, incontri scientifici. Ospite attesissimo è Emanuele Biggi, naturalista, fotografo e noto al grande pubblico come conduttore del programma di Rai Tre Geo.

Oltre a Biggi, parteciperà anche Riccardo Rao, associato di Storia medievale all’università di Bergamo e autore del libro Il tempo dei lupi, che guiderà il pubblico attraverso la narrazione storica del lupo e del suo rapporto con l’uomo. Lorenzo Dotti, autore e illustratore, farà vivere un approccio diverso all’osservazione della natura grazie al disegno e il colore.

Grazie all’arte, i partecipanti del suo laboratorio affineranno lo spirito di osservazione ma anche la sensibilità artistica, per valorizzare la bellezza della natura e degli animali.

Sarà quindi proiettato il film di Federico Betta, che sarà presente per un confronto con gli spettatori, “La frequentazione dell’orso”, documentario premiato all’ultima edizione del Trento film festival.

La voce degli allevatori

Spazio quindi anche alla voce degli archeologi, per conoscere in che rapporto coesistevano i nostri antenati con gli animali selvatici, un aspetto di centrale importanza anche oggi e che durante il festival sarà affrontato dal punto di vista degli allevatori. Sono infatti diversi i dibattiti sulle tecniche di prevenzione e protezione dagli attacchi dal lupo: ne parleranno ambientalisti, rappresentanti del mondo venatorio insieme agli allevatori. Più voci insieme per portare i diversi punti di vista a confronto per dare un quadro il più completo e realistico possibile sulle problematiche che oggi si presentano sul territorio montano.

La locandina del primo festival Coesistenza, in partenza domani 2 settembre.

La scelta dell’altopiano della Lessinia come sede di questa prima edizione di Coesistenza è dato dal fatto che dieci anni fa il lupo ha consolidato il suo ritorno nelle Alpi orientali, con conseguenti conflitti per la presenza di un predatore in un’area in cui è molto presente il pascolo di bovini e ovini.

Per i dettagli dell’evento, si può consultare il sito www.coesistenzafestival.it. La manifestazione coinvolge  Ala, in provincia di Trento, e il Comune di Erbezzo. Luoghi di svolgimento, a partecipazione gratuita, sono il ristorante Monti Lessini, il rifugio Valbella e il caseificio del Baito di Erbezzo.

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