Quattro giorni di incontri, proiezioni, performance di danza, concerti e workshop. Riparte il Bridge Film Festival, giunto alla sua nona edizione, che si svolgerà da mercoledì 13 a sabato 16 luglio.

Un’edizione speciale per il festival di documentari e cortometraggi veronese, che quest’anno si amplia: non si terrà più solo alla Dogana di Fiume, ma anche negli spazi antistanti della Dogana di Terra.

Eventi alla Dogana di Terra

Lì si svolgeranno due degli eventi del festival: Terra chiama Pasolini (13-14 luglio), con proiezioni di inediti di Pier Paolo Pasolini restaurati dalla Cineteca di Bologna, e Terra corta (15-16 luglio), selezione di cortometraggi a cura di EXTRA sci-fi festival e corti d’animazione a cura di Roland Seer, docente di animazione estone, e membro della giuria di questa edizione, che terrà anche un workshop di animazione sabato 16 luglio, presso Lo Spazio in Veronetta.

Naturalmente non mancheranno i consueti appuntamenti in riva all’Adige, con proiezioni di lungometraggi e la scorpacciata di corti del sabato, a chiusura del festival.

Eventi alla Dogana di Fiume

I documentari presentati quest’anno saranno: Cent’anni di vita di Lorenzo Bassotto, in anteprima nazionale; Il passo dell’acqua di Antonio Di Biase; Grand Paris di Martin Jauvat (in collaborazione con il Circolo del Cinema), anch’esso in anteprima nazionale; Enter through the Balcony dell’ucraino Roman Blazhan; e infine Brotherhood di Francesco Montagner.

«Crediamo che ogni anno si debba avanzare di uno scalino come festival», ci spiega la direttrice artistica Ginevra Gadioli. «Visto che siamo quasi arrivati alla decima edizione, ci tenevamo a dimostrare che la cultura indipendente può farcela». Anche attraverso un investimento nel reperimento dei film inediti di Pasolini, «tutti restaurati dalla Cineteca di Bologna» e «difficilmente visionabili»: «Abbiamo deciso di renderli gratuiti. Crediamo che tutti debbano vederli, perché sono un patrimonio dell’umanità».

Tra gli eventi proposti anche di soundart a cura di Graim Lab, installazioni ed esposizioni del collettivo Lo Spazio Veronetta e «una sezione dedicata ai giovanissimi con progetti fatti nelle scuole di Verona».

La transizione

«Il tema di quest’anno è In Transit», conclude Ginevra Gadioli. «La transizione che stiamo vedendo tutti, sia quella ecologica, che è imminente se non irreversibile, sia quella geopolitica, che ci ha investiti. La transizione vista anche dal punto di vista psicologico, perché dopo il Covid abbiamo passato un momento che ci ha destabilizzati». Un «limbo» raccontato anche dalla mostra fotografica a cura di Red Lab, «che si occupa di fotografia all’interno dei campi profughi in Kurdistan», e racconta «quella visione di limbo e passaggio che vivono un sacco di persone nei vari confini del mondo».

Per sfogliare il programma del Bridge Film Festival, vi rimandiamo al sito ufficiale.

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