È una Tezenis Verona che sembra aver inserito il pilota automatico in quest’inizio di 2022. 4 partite e 4 vittorie per i ragazzi di coach Alessandro Ramagli, che in ordine hanno sconfitto: Fabriano, Ferrara, Cento e nello scorso weekend in trasferta la temibile Forlì con il punteggio di 65 a 73. La notizia ad essere sinceri non è che stupisca più di tanto, anche perché il gialloblù già negli scorsi anni ci avevano abituato a filotti di vittorie. La differenza è che in passato il successo era riconducibile a un volto, a un talento, la stella della squadra, che nei momenti decisivi prendeva la palla e decideva la partita (Vujacic, Ferguson, Greene); oggi, invece, è la squadra a fare la differenza. com’è successo in quel di Forlì… 

Guido Rosselli. È stato il capitano a meritarsi la “copertina” della bella vittoria in Romagna. 11 punti e altrettanti rimbalzi a cui vanno aggiunti anche 4 assist per un totale di 20 di valutazione, una partita che dire perfetta forse risulterebbe esagerato e prematuro, ma definirla grandiosa non è affatto sbagliato. Il numero 20 gialloblù oltre alla sua costante presenza sotto le plance e ai canestri importanti ha offerto una prova di grandissima energia e voglia, da esempio per i compagni, che l’hanno seguito anche nel controllare il ritmo partita imposto dalle sapienti mani del “professor Guido”… 

Xavier Johnson e il suo atletismo sono risultato determinati per aggiungere altri 2 punti in classifica. Miglior realizzatore della partita con i suoi 20 punti conditi anche da 8 rimbalzi catturati. Protagonista nel momento di magra offensiva della Tezenis, si carica sulle spalle l’attacco gialloblù, lotta sotto canestro, non solo catturando tutto quello che gli circola vicino, ma anche guadagnando falli importanti per metter fuori partita i lunghi avversari. 

Karvel Anderson ci aveva abituato troppo bene nelle ultime due partite prima di Forlì, 53 punti in due partite (27 punti contro Ferrara e 27 contro Cento). Probabilmente non il protagonista della vittoria in terra romagnola, “solo12 punti per lui, ben al di sotto della sua media stagionale di oltre 18 punti per gara, ma comunque importante per attirare su di sé tutte le attenzioni della difesa avversaria lasciando così spazio per i compagni, bravi ad approfittare. 

Lorenzo Caroti è la piacevole sorpresa di questa partita. Rientrato da poco da un lungo stop per infortunio è stato decisivo con i suoi 10 punti di cui 6 nel momento topico della sfida. Due triple consecutive arrivate con meno di 3 minuti al termine della partita sul punteggio di 60 a 62 per la Scaligera. Un boom-boom degno protagonista di un famoso film western, ma per fortuna non siamo ad Hollywood, ma su un parquet dove una bomba vale 3 punti, due bombe ne valgono 6, con i gialloblù che in questo modo hanno allungando sul 68 a 60 e di fatto hanno chiuso la partita. 

Ci sarebbe da parlare della buona prova di Casarin e del finalmente secondo esordio in gialloblù di Spanghero, ma anche di tutti gli altri componenti della squadra, ma “non è di nomi che parlo, ma di concetti, dobbiamo essere bravi a dare tutti, tutto”, perché citando e parafrasando  coach Alessandro Ramagli, insieme si sogna, di squadra si vince, l’unica domanda che resta è… con quali protagonisti? 

© RIPRODUZIONE RISERVATA