Da martedì 1 febbraio, sul palco dell’Ariston e in diretta su Rai Uno, va in scena la 72° edizione del Festival di Sanremo. Torna il pubblico e torna Amadeus alla guida della settimana più importante dell’anno. Più celebrata della Settimana Santa, più amata di Papa Francesco e Mattarella e con un consenso ben maggiore di Mario Draghi, tra fiori e canzonette, dopo una settimana di inconvenienti elezioni presidenziali, possiamo finalmente dedicarci alle cose che contano.

Sanremo: terzo anno Amadei

Direzione artistica e conduzione affidate dunque, per il terzo e a quanto pare ultimo anno ad Amadeus. Sarà davvero questa la fine della trilogia sanremese del nostro amichevole presentatore di quartiere (ogni riferimento a Spiderman è puramente casuale). Che sia questo realmente l’ultimo round e che con esso — in una sorta di purificazione catartica — calerà il sipario anche sulla pandemia? Se la memoria non vi gioca brutti scherzi (tra le varie, magari, è il long covid) non avrete certo dimenticato che subito dopo Sanremo 2020, prima edizione condotta da Amadeus, è stata tutta una discesa agli inferi. 

Ai posteri l’ardua sentenza. Il presentatore, pare abbia però dichiarato, che a condurre il Festival il prossimo anno, gli piacerebbe, fosse “una donna”. Altissime le probabilità che a guidare la kermesse, nel 2023, sarà Sergio Mattarella. La Casellati, preventivamente, sta già mandando messaggi a tutti i dirigenti Rai.

Donne e “grandi” ospiti

Tornando al 2022, sempre perché una donna vale l’altra, ad accompagnare Amadeus sul palco dell’Ariston si alterneranno cinque donne. La più attesa, giovedì sera, Drusilla Foer. Con buona pace e cari auguri di bruciore esofageo a tutti i Pillon del mondo.

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Damiano dei Måneskin alla conferenza stampa dopo la vittoria dell’Eurovision Song Contest 2021.

Dopo aver aperto il concerto dei Rolling Stones, essersi esibiti sui palchi dei maggiori talk show statunitensi e al Saturday Night Live, ma soprattutto dopo aver vinto l’Eurovision tornano — tra gli ospiti — i Måneskin. Mi aspetto che guardino dall’alto in basso tutti i concorrenti di questa edizione.

In questo settantesimo festival della canzone italiana torna anche Fiorello (sob), arrivano anche Checco Zalone (doppio sob), Laura Pausini, Cesare Cremonini e altri ospiti più o meno noti. Tutti italiani: e poi Giorgia Meloni si lamenta della pandemia.

Tra gli altri, Luca Argentero, che però non sarà a Sanremo per celebrare l’anniversario del suo indimenticabile calendario del 2004 e quindi salirà sul palco vestito. Purtroppo.

Gli artisti

Anche quest’anno ce n’è un po’ per tutti i gusti. Dalle vecchie cariatidi fresche, fresche di naftalina (da Massimo Ranieri a Iva Zanicchi senza passare dal via) a quelli che, appena hai più di 29 anni, non puoi che chiederti “chi, scusa?”.

Ma prima, una buona novella. Nessuna categoria “nuove proposte”.
La selezione dei giovani è stata fatta a porte chiuse e il vincitore è stato mandato direttamente al macello nella grande competizione. Finalmente alla Rai si sono messi il cuore in pace e hanno capito che l’ultimo Sanremo Giovani di cui ci è importato qualcosa è stato quello vinto da Paola e Chiara (era il 1997). Poi il nulla.

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Elisa nel 2001

Tra le proposte musicali spicca Elisa. Sì Elisa, Elisa, proprio quella. Sinceramente quando ho letto il suo nome nella lista non ho potuto che chiedermi in quale guaio finanziario si fosse cacciata. Ad Elisa attribuiamo ancora il miglior pezzo vincitore di Sanremo del nuovo millennio — Luce (Tramonti a nord est) nel 2001 — o almeno fino Diodato, e una deriva artistica che onestamente possiamo paragonare solo a quella dei Coldplay. Ma almeno Elisa indossa delle scarpe meno imbarazzanti di Chris Martin.

Uno dei momenti più attesi del Festival è la serata delle cover (fondamentalmente perché finalmente si ascoltano canzoni belle) e il 2022 sembra proprio non volerci deludere. Ad alzare l’asticella, Emma Marrone che porterà sul palco dell’Ariston una sua versione di Baby one more time di Britney Spears. All’urlo di #freebritney, non state anche voi piangendo di pura gioia?

Tra gli altri, ci piace ricordare in questa anteprima:

  • Achille Lauro (vive dentro l’Ariston?) con il brano Domenica, probabilmente l’unica cosa che aspetteremo guardando la sua esibizione. Io Lauro ti ho sempre difeso, mi stai simpatico ma, ad un certo punto, un due note uno dovrebbe mettercele. Se puoi, vergognosamente, smentiscimi e regalaci qualche gioia.
  • Giusy Ferreri con la canzone Miele segna finita l’era dei riferimenti geografici nelle canzoni italiane e apre alla grande era delle citazioni enogastronomiche.
  • Tananai, onestamente io non so chi sia ma con il pezzo Sesso occasionale, per me è un sì sulla fiducia.
  • Irama che per partecipare a questa edizione del Festival è in isolamento preventivo da marzo 2021.
  • Gianni Morandi ha voluto emulare Fedez pubblicando, “per errore”, il pezzo sanremese sui social. Un pezzo scritto da Jovanotti. Si può essere più boomer di così?
  • Donatella Rettore torna al festival in coppia con Ditonellapiaga. Il brano si intitola Chimica. Non serve altro. Per me hanno già vinto.

Fantasanremo e cinguettii

Il bello con Sanremo però è sempre l’imprevedibilità. Quello che non puoi aspettarti e che invece, ogni anno, è lì pronto a sorprenderti. Se volete però provare a scommettere sui vostri artisti preferiti e sul curioso fato del Festival, potete fare la vostra squadra e giocare a Fantasanremo.

Per guardare Sanremo con noi di Heraldo, invece, basta seguirci su twitter dove commentiamo insieme tutte le serate del Festival, o almeno fino a che il sonno e/o il coma etilico non ci sorprendono.

Buon Sanremo, che Pippo Baudo sia con voi!

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