Immaginatevi una casa dove l’unico luogo dove non ci sono figurine di calciatori è il bagno. Questa casa esiste ed è quella di Gianni Bellini, 57 anni, ex tipografo, di San Felice sul Panaro (Modena). «Possiedo qualcosa come quattromila album e serie di cards di calciatori. Il 90 per cento sono completi», afferma Bellini, «il rimanente non lo sono perché sono talmente rari che già avere la raccolta è un successo. Quello più vecchio è del 1934 ed è inglese. Le figurine, cigarette cards, erano all’interno delle confezioni di sigarette».

L’ex tipografo ha raccolto nel tempo tutti gli album di calcio usciti dal 1970 ad oggi, molti anche prima. «Oltre a quelli dei Paesi europei, ho anche quelli di tutte le nazioni Sudamericane, della Cina, dell’Australia, del Canada, della Tunisia, del Marocco e persino della Papua Nuova Guinea e dell’Afghanistan. Solo dei Campionati del Mondo ne posseggo oltre 400 a partire da quello del 1950», racconta mentre ci mostra la raccolta di figurine del campionato 2016-2017 di Cipro dove è stato testimonial del lancio pubblicitario.

Da qualche mese è in pensione e può quindi dedicarsi con maggior assiduità ad attaccare sugli album le “figu”, così i ragazzini le chiamano, rimaste in attesa di trovare il loro posto nelle varie raccolte.

«Ho oltre settecentomila figurine da attaccare», ci dice Bellini mostrando scaffali pieni, «e facendo un breve conto mi servirebbero 524 giorni, lavorando 24 ore su 24, per mettermi in pareggio. Un’impresa titanica!.»

Un collezionista da guinness

Nel 2018 è stato vicino a far parte dei Guinness dei primati. «Avrei dovuto riprendere con una telecamera tutti gli album, sfogliandoli. Feci un breve calcolo di quanto tempo avrei impiegato e dissi no, grazie. Mi sarebbero occorsi quattro mesi lavorando ventiquattro ore al giorno». Ma la sua storia ha fatto lo stesso il giro del mondo trovando spazio sui più importanti canali televisivi e sulla stampa, come Cnn, BBC, History Channel, Times, Washington Post, Bild.

Tante le curiosità, stranezze e errori che Gianni Bellini ha scoperto in questi 40 anni da collezionista di figurine.

«Una ditta venezuelana, per esempio, nella raccolta del mondiale del 2006 nella pagina della nazionale della Croazia ha messo i calciatori dell’Ungheria, nemmeno qualificata, mentre per il mondiale in Russia del 2018», continua, «in una raccolta edita in Perù nella sezione della nazionale Svizzera c’è l’immagine di un calciatore che si era ritirato da 5 anni… Ancora, un album croato dedicato ai mondiali del 2010 in Sudafrica ha collocato i calciatori in una savana: Buffon, per esempio, è appeso a una liana, mentre Cannavaro è inseguito da un serpente. Ho anche un album belga del 1974 edito dall’azienda di carburanti Fina che spiega le regole del calcio».

La passione per questo particolare tipo di collezionismo è iniziata da piccolo, come capita ancora oggi a tanti altri ragazzini, ma la scintilla che gli ha fatto varcare le Alpi alla ricerca degli album stranieri si è accesa all’età di 15 anni.

«Un giorno decido di andare alla Panini, che dista 35 chilometri da casa mia, per acquistare delle figurine che mi mancavano per completare la raccolta. All’entrata noto su un tavolo», prosegue Bellini, «una collezione del campionato belga del 1977. Lo compro, e una volta tornato a casa ho pensato che se esiste un album di calciatori di quel Paese molto probabilmente ve ne sono altri di altre zone del mondo e così non mi sono più fermato. Con il passare degli anni è diventato molto più che un hobby che non si è più fermato, nemmeno dopo che mi sono sposato.»

Se oggi si può trovare tutto su internet, negli anni prima non era facile procurarsi album e figurine da tutto il pianeta. «Dal 1980 iniziai fare annunci sui giornali di tutto il mondo, come per esempio Onze per la Francia o Don Balon per Spagna e Cile o Placar per il Brasile, lasciando il mio indirizzo. Molte persone con la mia stessa passione mi scrissero dando così inizio a un rapporto di scambio», ricorda l’ex tipografo.

«Con trecento di loro tuttora scambio informazioni e album. Sono l’unico al mondo», continua, «ad avere tutti gli album editi dalla Panini sul calcio, alcuni dei quali nemmeno l’azienda sa di averli pubblicati avendo ceduto i diritti a terzi.»

Una mostra dedicata a Paolo Rossi

Prima della pandemia ha portato in giro in varie città italiane parte della sua collezione riscuotendo un enorme successo. Ora, non appena il Covid lo permetterà, vuole realizzare una mostra dedicata a Paolo Rossi, scomparso nel dicembre dello scorso anno. «Vorrei raccontare la vita calcistica del campione così tanto amato da tutti gli italiani», racconta Bellini, «con le figurine che lo ritraggono con la maglia della nazionale nei mondiali del 1978, 1982 e 1986, anche se in quest’ultimo non ha mai giocato, ma anche, ovviamente, con le maglie dei vari club dove ha militato. Le tappe di questo tour potrebbero essere Perugia, Prato, Verona, Vicenza e Macerata in occasione dell’ Overtime Festival di ottobre.»

Di recente ha anche pubblicato, assieme al giornalista Lorenzo Longhi, un libro dal titolo 500 “figu” per un Bordon (edizioni Urbone) nel quale racconta la sua storia di collezionista e vari aneddoti e stranezze degli album che possiede.

Cinquecento figurine voleva un suo amico per dargli quella rara di Bordon, portiere dell’Inter degli anni Settanta, per completare il suo primo album. Era il 1973.

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