Domenica 22 novembre prenderà finalmente il via il nuovo campionato. Per la Tezenis – ironia della sorte –  la prima giornata prevede il match contro Milano, guarda caso ultimo successo gialloblù prima della lunga sospensione causata dalla pandemia di Covid-19. Da allora sono trascorsi nove lunghi mesi dove l’incertezza sulla nuova ripartenza ha regnato sovrana. La crisi economica che ha colpito alcune squadre di A aveva alimentato anche la possibilità di un inaspettato ritorno di Verona nella massima serie, tuttavia, i tempi ristretti entro i quali l’invito della Lega attendeva una risposta e le difficoltà riscontrate nel convogliare nel poco tempo a disposizione forze fresche in grado di sostenere il progetto, hanno suggerito alla famiglia Pedrollo una scelta di continuità con l’anno precedente. La società, infatti, ha preferito proseguire nel progetto tecnico e societario attualmente in corso, senza affrontare il rischio di pericolosi stravolgimenti.

Il Vice Presidente Giorgio Pedrollo

Dal punto di vista dell’organico a disposizione del coach Andrea Diana, l’ossatura della squadra è rimasta sostanzialmente quella della scorsa stagione. Le uniche varianti sono state gli arrivi del play toscano Lorenzo Caroti e i ritorni di Phil Greene e Giovanni Pini, ai quali si sono aggiunti alcuni interessanti giovani di prospettiva. Tuttavia, tenendo conto delle attuali precarie condizioni fisiche di Pini, fermo ai box da quasi un mese per alcuni problemi cronici alla schiena, il sodalizio gialloblù ha provveduto anche all’ingaggio di Giga Janelidze, venticinquenne ala centro di 201 cm, già profondo conoscitore del campionato italiano avendo già alle spalle esperienze con le maglie di Milano, Roseto, Trieste, Cagliari, Napoli e Avellino. Il giocatore rimarrà fino a fine stagione, andando di fatto ad ampliare il parco delle rotazioni a disposizioni del coach.

Giovanni Pini, tornato quest’anno in gialloblù

La fase di precampionato è trascorsa con non pochi ostacoli. Dopo il raduno di fine agosto e la disputa della prima amichevole stagionale contro Ravenna, la squadra ha subito dovuto fare i conti con l’infortunio muscolare capitato a Greene, che lo ha costretto ad alcune settimane di stop forzato. Il giocatore, anche se la condizione non potrà essere al top, dovrebbe comunque essere disponibile per l’esordio in campionato mentre per rivedere sul parquet Pini servirà ancora un po’ di pazienza, una volta che il giocatore avrà finalmente risolto i suoi problemi alla schiena. Sul percorso di avvicinamento al campionato si è abbattuta, purtroppo, anche la scure del Covid-19 con alcuni componenti dello staff risultati positivi e costretti, loro malgrado, a rimandare alcuni scrimmage già programmati. Nel mese di ottobre, poi, la formazione di Andrea Diana ha “assaggiato” il proprio stato di forma con la partecipazione alla Supercoppa – tradizionale torneo di inizio stagione – dove ha ottenuto una vittoria in casa contro Orzinuovi e due sconfitte contro Udine e Mantova, un risultato che non ha consentito l’approdo alla fase finale, dove la vittoria è andata a Scafati.

Spostando l’attenzione sugli obiettivi la situazione non è delle migliori in quanto oltre alle naturali difficoltà tecniche di inserimento dei nuovi arrivati, il contesto attuale impone anche di fare i conti con la necessità di giocare una buona parte del torneo a porte chiuse, senza il fondamentale apporto dei tifosi. Un’altra variabile riguarda anche la nuova struttura del campionato che vede le 27 squadre partecipanti suddivise in due gironi la cui composizione ha subito un forte rimescolamento rispetto agli anni precedenti. Verona è stata inserita nel girone Verde, un raggruppamento molto equilibrato, dove le principali concorrenti saranno Torino, Udine e Milano. Le possibilità di fare bene, almeno sulla carta, ci sono tutte anche se alla vigilia la prudenza non manca. La squadra presenta un adeguato mix di esperienza e gioventù e, soprattutto, è stata costruita seguendo le indicazioni di Andrea Diana, lo scorso anno arrivato a campionato inoltrato in sostituzione dell’esonerato Luca Dalmonte. Dopo un avvio problematico il tecnico toscano ha saputo riportare risultati ed entusiasmo purtroppo interrotti dal successivo stop forzato causato dalla pandemia.

Il coach scaligero Andrea Diana

La situazione generale del basket italiano, tuttavia, appare piuttosto complicata soprattutto in ottica futura. Oltre alle partite da recuperare, annullate per l’impossibilità di schierare giocatori risultati positivi, il mondo della “palla a spicchi” deve tener conto anche dei problemi di carattere economico, dove la mancanza dei ricavi derivanti da biglietti e abbonamenti, non compensati dai quasi irrisori dei proventi televisivi, e il progressivo minor apporto proveniente dagli sponsor, rischiano di peggiorare ulteriormente una situazione per certi versi già di suo molto difficile. La partenza di una nuova stagione, comunque, rappresenta un tangibile segnale positivo dopo lunghi mesi di attesa. La speranza di giocatori, addetti ai lavori e tifosi è quella di poter disputare il campionato con una sostanziale linearità, senza ulteriori sospensioni, con l’auspicio di assistere a un miglioramento della situazione pandemica che possa consentire un graduale ritorno alla normalità.

Foto: Massimo De Marco – Scaligera Basket