Lo scorso 5 ottobre si è chiusa la sessione autunnale di calciomercato. Gli organici, dopo tre giornate di campionato, sono ora blindati – fatta salva la possibilità di attingere ai giocatori svincolati – e per eventuali aggiustamenti se ne riparlerà a gennaio 2021. L’attenzione si sposta in casa Hellas dove, partiti molti dei principali protagonisti dell’ottima stagione passata, sono tanti i volti nuovi da assemblare. L’impegnativo compito spetta ancora al riconfermato Ivan Juric. Sulla rinnovata rosa a disposizione del bravo tecnico gialloblù esprime alcune considerazioni Antonio Di Gennaro, ex giocatore gialloblù protagonista dell’indimenticato scudetto conquistato con la formazione di Osvaldo Bagnoli, oggi apprezzato e competente opinionista televisivo, che commenta «rispetto allo scorso anno la squadra ha perso elementi fondamentali come Rrhamani, Kumbulla, Borini, Pessina e, soprattutto Amrabat, un giocatore difficile da sostituire. Tuttavia, sono arrivati altri giocatori come Tamèze, Baràk e Kalinić, senza dimenticare la permanenza di gente come Veloso e il possibile ritorno a gennaio di Pessina. Del resto – precisa – per società come il Verona l’obiettivo principale è quello di mantenersi solidi quindi alcune cessioni importanti hanno consentito di portare nuova linfa nella casse senza togliere la possibilità di ricostruire un organico nuovamente competitivo».

L’ex centrocampista gialloblù Antonio Di Gennaro

Secondo Di Gennaro l’anello di congiunzione è ancora Juric che «rappresenta la garanzia di un progetto che può continuare. Il tecnico gialloblù si è dimostrato in grado di valorizzare al massimo i giocatori a disposizione grazie a una precisa idea di gioco che porta la squadra a proporre sempre un atteggiamento aggressivo e propositivo contro qualsiasi avversario. Durante l’estate – confessa – è stato molto vicino alla Fiorentina ma poi Commisso (presidente viola ndr) ha scelto di tenere Iachini. Per i tifosi gialloblù è stato sicuramente meglio così».

La partenza del Verona in questa nuova stagione è stata positiva con due vittorie (una ottenuta a tavolino ndr) e una sconfitta, in parte attenuata anche dall’arrivo negli ultimi giorni di mercato di due giocatori esperti come Ceccherini e Kalinić. «L’ex difensore della Fiorentina – commenta l’ex centrocampista – è un giocatore bravo e già esperto e la piazza gialloblù rappresenta per lui l’occasione giusta per rivalutarsi. La stessa cosa vale per Kalinić che, dopo le ultime due stagioni non particolarmente soddisfacenti, ha la possibilità di riprendersi. Per il gioco di Juric, che ama portare molti giocatori nella metà campo avversaria così da costruire un alto numero di palle gol, l’ex punta della Fiorentina è sicuramente l’uomo giusto. Il 32enne centravanti croato con l’idea di gioco del tecnico gialloblù può veramente tornare quello di Firenze».

Il nuovo attaccante gialloblù Nikola Kalinić (foto F.Grigolini_Fotoexpress)

In questo fine settimana il campionato si è fermato per gli impegni delle Nazionali. Di Gennaro, opinionista televisivo al seguito della squadra di Roberto Mancini appare soddisfatto delle prove offerte dagli azzurri, soprattutto quella contro l’Olanda. «L’attuale nazionale italiana – precisa – è l’espressione di un progetto serio dove esiste una chiara mentalità di gioco. Contro la Polonia abbiamo sciupato molto mentre contro l’Olanda, è stata una partita più complicata al cospetto di una squadra molto forte. Tuttavia – tiene a precisare – contro di noi gli olandesi hanno anche cambiato modulo, segno che siamo temuti e rispettati. L’atteggiamento è quello giusto e vincendo le prossime due partite, risultato alla nostra portata come dice Mancini, riusciremo a guadagnare la qualificazione alla turno successivo di Nation League, con l’obiettivo ben fisso sui Campionati Europei del prossimo giugno».

Sul mondo del calcio, però, incombe nuovamente il tema del Covid-19 che rischia di avere i suoi effetti anche sullo sport, tanto che si inizia a parlare di play off o di “bolla” stile NBA. «L’importante – ha chiosato – è cercare di andare avanti. Il calcio, in particolare, rappresenta la terza industria del Paese, considerato anche tutto l’indotto, quindi c’è da augurarsi che si riesca a proseguire senza nuove interruzioni. La situazione richiede senza dubbio sacrifici e tanta cautela ma dobbiamo mantenere anche un giusto ed equilibrato ottimismo».