Raffica di novità e di gradite conferme in casa Bluvolley per la stagione 2020/2021. Dopo un lungo periodo di riflessioni, di programmazioni rese difficili dal contesto sanitario e grandi incertezze, la società scaligera ha scoperto le carte.
Il botto più fragoroso è senza dubbio la cessazione del rapporto con il Gruppo Calzedonia. C’era già stato qualche sentore che l’accordo di sponsorizzazione potesse non essere rinnovato, ma la continuità dimostrata dal pluriennale percorso di partnership consentiva a molti tifosi di sperare in un esito diverso. Finisce dunque una vera e propria era – sette anni sono davvero molti in ambito sportivo – in cui l’importante azienda veronese ha legato il proprio brand alla pallavolo maschile in maniera indissolubile.

Un’immagine della sede del Gruppo Calzedonia


Andando oltre alle dichiarazioni di facciata, nei mesi scorsi è stato evidente che le esigenze stavano diventando inconciliabili. Probabile che Bluvolley abbia chiesto al partner un salto in avanti con l’ambizione di porre il sodalizio tra le principali candidate allo scudetto. Altrettanto probabile è che il gruppo guidato da Sandro Veronesi non abbia ritenuto, visto il contesto, di aumentare il suo impegno. Di sicuro le ultime stagioni hanno prodotto qualche incertezza da ambo le parti, con scarse gratificazioni per tutti. Come più volte precisato, anche dagli stessi dirigenti della società gialloblù, porsi in lizza per lo scudetto necessita di budget doppi rispetto a chi punta a una tranquilla salvezza, impegno assai oneroso che sempre meno aziende possono o intendono affrontare.
Si chiude dunque un lungo periodo di collaborazione che da un lato ha consentito a Verona una stabile e duratura presenza in Superlega – per nulla scontata –  e dall’altro non ha mai raggiunto quei picchi di prestazione sportiva che in molti si auguravano. Va riconosciuto che sia mancato quel pizzico di buona sorte necessario a ottenere successi di grido, specie nel triennio 2014/2016 con semifinali scudetto solo sfiorate. Resta in bacheca una Challenge Cup, trofeo europeo di assoluto prestigio per Verona, a conferma di una storia di successo, ma per certi versi incompiuta.


Il nuovo partner rimane al momento sconosciuto, sarà presentato verso la metà di luglio. Vista la campagna acquisti intrapresa dalla società, è del tutto probabile che il profilo risponda a brand di grido e con una disponibilità tale da garantire perlomeno il medesimo posizionamento del team nel ranking di Superlega.
Bluvolley, infatti, ha infatti confermato in roster, oltre al tecnico Stoytchev, i giocatori Boyer, Jaeschke, Kaziyski, Spirito, Asparuhov, Aguilar e Bonami, andando di fatto a rinforzare il reparto attaccanti e riservandosi eventuali ultimi necessari colpi a centro rete.
Chi prevedeva una mezza rivoluzione post Covid-19 deve onestamente rivedere le proprie posizioni. La società ha deciso di seguire una linea di continuità che pochi altri team hanno voluto e potuto intraprendere. Stoytchev potrà, dunque, avvalersi del lavoro già avviato lo scorso anno, con una batteria di attaccanti di prima scelta, specie se – e ce lo auguriamo – Jaeschke avrà lasciato da parte le innumerevoli sfortune dell’ultimo biennio, e Kazynski, nonostante l’anagrafe, sarà in grado portare la solita dote di esperienza e carisma. Al momento rimane il dubbio sul reparto dei centrali, peraltro del tutto incompleto. Se dovesse arrivare un top player nel ruolo, Bluvolley potrebbe anche insidiare da vicino le big di Superlega. Dalle scelte che saranno adottate in questo reparto, quindi, molto si capirà delle reali intenzioni del futuro main sponsor e delle ambizioni che caratterizzeranno i prossimi anni di collaborazione.

In questo momento, tuttavia, risulta difficile pensare che si intervenga subito per riposizionare Bluvolley nelle gerarchie nazionali, date le notevoli incertezze che gravano sugli sport di squadra, sulla presenza degli spettatori alle partite e, più in generale, sull’economia nazionale. Forse non è quello che sperano gli innumerevoli tifosi gialloblù, ma certamente l’impegno del nuovo partner dovrà essere pesato nel lungo periodo, non certo solo in questo fine mercato.