L’appetito vien suonando
L’Accademia Filarmonica e Fucina Culturale Machiavelli insieme per “Fame di Musica”. La rassegna si inaugura il 13 gennaio, in Sala Filarmonica, con un omaggio a Beethoven, per i 250 anni dalla sua nascita.
L’Accademia Filarmonica e Fucina Culturale Machiavelli insieme per “Fame di Musica”. La rassegna si inaugura il 13 gennaio, in Sala Filarmonica, con un omaggio a Beethoven, per i 250 anni dalla sua nascita.
L’Accademia Filarmonica e Fucina Culturale Machiavelli insieme per “Fame”. Di musica, di bellezza, di cultura. Una collaborazione che prevede cinque concerti. Il primo, inaugurale in Sala Filarmonica, gli altri in Sala Maffeiana.
La rassegna 19.20, intitolata “Fame di Musica”, è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e ha il sostegno di Fondazione Cariverona, Fondazione Zanotto, Fondazione Cattolica, Banca Mediolanum e AGSM: «Siamo grati a Fucina di averci interpellato e molto volentieri abbiamo sposato questa iniziativa – spiega Luigi Tuppini, presidente dell’Accademia Filarmonica –. L’Orchestra Machiavelli nel panorama abbastanza folto della musica veronese si impone per la forte originalità. Loro proposta non è mai banale, con una ricerca nei programmi, nella formazione e negli interpreti di qualcosa di nuovo, di imprevisto che sollecita la curiosità e che stimola il pubblico alla riflessione».
Il primo appuntamento è lunedì 13 gennaio, in Sala Filarmonica, alle 20.30 con Inaugurazione dell’Anno Beethoveniano, un concerto celebrativo per i 250 anni dalla nascita del compositore tedesco. Oltre all’Orchestra Machiavelli in formazione sinfonica salgono sul palco due artisti di fama internazionale, il direttore coreano Min Chung e il violinista solista Davide De Ascaniis, per esibirsi in un programma con musiche di Mendelssohn, Beethoven e Barber. «Questa collaborazione è una tappa importante – precisa Stefano Soardo, che assieme a Rebecca Saggin fa parte della direzione artistica della stagione –. Siamo onorati e sentiamo una grande responsabilità. L’Accademia Filarmonica è un’istituzione prestigiosa e incredibile, con quasi 500 anni di storia. Nelle sue sale ha ospitato personalità importanti, uno tra tutti il quattordicenne Mozart.» Il tema di quest’anno è la “Fame”: «Intesa come l’appetito che si sazia di cultura, di bellezza e di riflessione. Nel 2020 si festeggia il 250esimo compleanno di Beethoven e siamo ben contenti di aprire questo anno vestendo la Prima Sinfonia di un abito particolare, di cui non vogliamo svelare nulla».
Gli appuntamenti successivi sono previsti, alle 11, di domenica, in Sala Maffeiana.
Il 2 febbraio l’Orchestra Machiavelli si esibisce nel concerto Mozart 1770. L’Orchestra è accompagnata dalla soprano viennese Eva Dworschak in un programma costituito da musiche composte dal genio austriaco nel 1770, anno del sua visita a Verona.
«Nell’ottica di Fucina per la valorizzazione dell’universo femminile – continua Soardo –, il terzo concerto, l’8 marzo, è dedicato a Clara Schumann, con Clara e Robert – L’altra metà della musica» e ha come protagonista il trio formato da Sergio Baietta, al pianoforte, Günther Sanin, al violino e Sara Airoldi al violoncello.
«Come piace a noi, il 29 marzo, rimescolando le carte – precisa il direttore artistico –, andiamo a eseguire un classico dell’oratorio barocco di Alessandro Scarlatti con una rivisitazione scenica e drammaturgica che vede protagonista l’attore Mario Bernandi.» Musica e teatro con Caino ovvero il primo omicidio: l’ensemble dell’Orchestra Machiavelli, assieme a Bernardi, ripercorrono la storia del fratricidio più famoso della storia. L’opera di Scarlatti è racchiusa in una cornice contemporanea con le musiche dello stesso Soardo, la drammaturgia e la regia di Sara Meneghetti e la direzione di Giancarlo Rizzi, in veste di maestro concertatore.
La data di chiusura della stagione è il 10 maggio, che coincide con la Festa dell’Europa: per l’occasione è in programma la conferenza-concerto Music for Europe. Il critico musicale e saggista Quirino Principe affronta il tema della musica come espressione dell’identità europea. Il concerto vede esibirsi l’Orchestra Machiavelli diretta da Sergio Baietta: «Analizziamo come la musica sia stata, decine e decine di anni prima della politica il laboratorio di quella che era l’unione degli Stati – conclude Soardo –, quando ognuno esaltava la propria identità nazionale ma in chiave collettiva».
Per i biglietti e tutte le informazioni: www.fucinaculturalemachiavelli.com.