«Non ti fermare, vola ti prego. Corri come il vento che mi salverò.»

Così canta in Samarcanda Roberto Vecchioni e chi ha a che fare con malattie che danno pochissima speranza corre, corre nel tentativo proprio di salvarsi.

Roberto Vecchioni

Vecchioni per Fondazione AIRC Comitato Veneto e Trentino Alto Adige, e nello specifico per la lotta ai tumori pediatrici, il 20 dicembre prossimo salirà sul palco del Teatro Filarmonico e l’incasso del concerto sarà devoluto proprio a questa corsa di solidarietà.

Un concerto che lo vedrà protagonista assoluto e che fa parte del suo L’Infinito Tour dove alternerà grandi successi della sua lunghissima carriera con le canzoni più recenti dell’ultimo album.

«L’Infinito – spiega Vecchioni – è un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi, che parte da un’idea precisa: l’infinito non è al di fuori di noi, non è introvabile, ma è dentro di noi, nella nostra anima e nelle nostre emozioni. Tutta la prima parte dello spettacolo è giocata sul nuovo disco mentre la seconda è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati a questo concetto di infinito.»

Roberto Vecchioni sarà accompagnato dalla sua band storica con Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso) e Roberto Gualdi (batteria).

La locandina del concerto del 20 dicembre a Verona

I biglietti del concerto di Vecchioni per Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro sono disponibili da 30 euro su ticketone.it, geticket.it e al Box Office Verona e Banco BPM, partner istituzionale di AIRC, sostiene l’appuntamento per favorire la divulgazione scientifica e il coinvolgimento del pubblico al sostegno della ricerca sul cancro.

La sensibilità di questo artista ha portato AIRC a sceglierlo per aiutare una causa nobile in un periodo natalizio come questo, che può portare le persone a scegliere di regalare e regalarsi non solo il concerto stesso ma anche una donazione per la ricerca scientifica.

«Negli anni Settanta soltanto 3 bambini su 10 sopravvivevano a una diagnosi di cancro – si legge in una nota di AIRC – oggi, invece, 3 piccoli su 4 guariscono completamente, grazie agli straordinari progressi raggiunti da medici e ricercatori nella comprensione dei meccanismi molecolari di base e nello studio di nuovi trattamenti. E grazie a questi progressi, circa l’82% dei bambini e l’86% degli adolescenti è in vita cinque anni dopo una diagnosi di tumore, ma servono terapie sempre più specifiche ed efficaci per le forme più rare e aggressive.»

Per un Natale diverso, quindi, la musica può essere quasi salvifica e le note di Vecchioni correranno nell’aria come il vento verso Samarcanda e oltre.