L’entusiasmo per una nuova uscita di un film Marvel si è trasformato nel tempo in una piacevole routine, un po’ come quelle vecchie coppie che si segnano sul calendario il giorno del mese per fare sesso: piacevole, magari anche divertente, ma l’eccitazione dovuta alla novità delle prime volte non esiste più.

Captain Marvel è una gradevole bottarella con il magico mondo de “La Casa delle Idee”, con un godibile sottofondo musicale anni ’90 (il film è ambientato nel 1995) a creare la giusta atmosfera, però non si rimane mai a bocca aperta e le emozioni latitano. La sensazione che tutto sia eccessivamente meccanico e studiato a tavolino (sebbene sia normale in grosse produzioni come queste) è più evidente che in altri cinecomic e di certo non aiuta una sceneggiatura con battutine inserite con il metronomo.

La cosa più imperdonabile, però, è aver presentato un giovane Nick Fury (immaginate un Samuel L. Jackson che abbia abusato dei filtri di Instagram) al limite dell’idiozia: possibile che poi si trasformerà nel cinico motherfucker che tutti conosciamo?!? Evidentemente sì e a noi non resta che adeguarci e prenderne mestamente atto.

Brie Larson fa il salto nella Serie A degli attori con la pensione assicurata grazie ad una serie miliardaria, ma anche se l’abbiamo vista recitare veramente in altri lavori (Room su tutti), ha sicuramente la presenza ed il volto giusto per incarnare la prima supereroina della Marvel ad avere il nome in solitaria nel titolo del film. Peccato solo che le sia stato chiesto di sembrare un po’ più solare per rendersi simpatica proprio a tutti, che in pratica si traduce nello sfoggiare dei sorrisi anche quando non ci sarebbe nulla per cui sorridere. Boh.

Samuel L. Jackson

Un film Marvel è un appuntamento imperdibile per gli appassionati di questo mondo costellato di supereroi ed è veramente difficile uscire dalla sala completamente insoddisfatti, anche quando qualcosa non funziona per il verso giusto; sono comunque un paio d’ore di puro svago che consentono di viaggiare per altri fantastici lidi, quindi la sufficienza ad oggi sono sempre riusciti a strapparla (siamo anche al ventunesimo film, pare, e mantenere uno standard di un certo livello è decisamente arduo).

Gli aspetti positivi per fortuna non mancano, è che quando ci si abitua bene è più facile notare quelli negativi ed un po’ dispiace. Critiche come queste non servono mai a nulla, perché io per primo le ignorerei per fiondarmi subito al cinema nel primo giorno di programmazione (credo che il logo della Marvel funzioni come la luna per un lupo mannaro: basta che appaia su un qualsiasi schermo per trasformarsi in un nerd senza alcun ritegno né vergogna), perciò fate finta di non aver letto ciò che ho scritto e… buon divertimento e buona visione!

Voto: 3/5

Captain Marvel
Regia di Anna Boden e Ryan Fleck, con Brie Larson, Samuel L. Jackson, Mckenna Grace, Gemma Chan, Lee Pace, Ben Mendelsohn, Jude Law, Annette Bening e Djimon Hounsou.