Il Festival dell’Arte Tessile, in programma dal 14 al 18 maggio, è un’iniziativa promossa e organizzata dall’associazione Ad Maiora, da anni impegnata nella valorizzazione delle arti manuali e nell’inclusione sociale. Fulcro simbolico del Festival sarà quest’anno la straordinaria “Tela del Mago di Oz”, un’opera collettiva che unisce creatività, solidarietà e speranza.

La tela è stata realizzata da diciotto socie dell’Associazione e dal prezioso contributo di alcuni adulti con disabilità, coinvolti nel progetto, in un percorso condiviso di espressione e partecipazione. La scelta del tema, tratto dal celebre racconto di L. Frank Baum, non è casuale: “Il Mago di Oz parla di un viaggio, di coraggio, di amicizia e di accoglienza delle proprie fragilità”, spiega la Presidente dell’Associazione Ad Maiora Mariuccia Bussolin, responsabile dell’organizzazione del Festival Tessile, “valori che abbiamo voluto cucire insieme, simbolicamente e concretamente, in questa grande tela.”

Ogni dettaglio dell’opera è il risultato di collaborazione e ascolto reciproco: dalle stoffe selezionate con cura, ai punti di cucito condivisi, fino alle scelte cromatiche. Tutto racconta un percorso di inclusione autentica, in cui ognuno ha potuto esprimere la propria unicità. Il laboratorio tessile è diventato uno spazio di incontro e dignità, dove i più fragili sono stati protagonisti, non semplici destinatari di assistenza.

Durante il Festival, la tela è esposta in una delle sedi principali della manifestazione, la Sala Birolli nell’ex Macello, ed è accompagnata da laboratori, incontri e visite guidate, ideati per valorizzare le competenze artigianali, promuovere la sostenibilità e rafforzare il legame tra arte e comunità. “Crediamo che l’arte tessile possa essere un veicolo straordinario di inclusione e rinascita, soprattutto in un momento storico in cui la fragilità sociale è spesso invisibile,” conclude la Presidente Mariuccia Bussolin.

Questa tela non è solo un’opera d’arte, ma è il frutto di una rete di affetti, tempo condiviso e mani che hanno lavorato insieme. Il Festival dell’Arte Tessile promette dunque di essere non solo una celebrazione della manualità e della bellezza, ma anche un forte messaggio sociale: nessuno è troppo fragile per non essere parte attiva della comunità.

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