Si terrà come ogni anno dal 23 al 27 luglio il San Giò Verona Videofestival, giunto quest’anno a una trentunesima edizione come al solito ricca di corto, medio e lungometraggi – oltre cinquanta, provenienti da ogni parte del mondo, tra cui Giappone, Ucraina, Francia, Qatar, Stati Uniti – e non solo. Quest’anno ci sarà un cambio di location: le proiezioni si terranno presso il Teatro Satiro Off in Vicolo Satiro 8, ai Filippini.

«Non sono pochi 31 anni, oggi ti chiamano ancora ragazzo a questa età, un tempo eri un uomo maturo, con dei figli», ha dichiarato il direttore artistico Ugo Brusaporco, che definisce il San Giò «un Festival civile dove le immagini non restano immagini ma creano civiltà, coscienza, che cancellino la superbia dell’io immergendola nella sapienza del noi» e «una palestra di pensiero, un’altalena tra girasoli morti, come ci ha confidato un autore a noi caro».

Le proiezioni si terranno in due orari: una prima alle 16 e una seconda alle 21. L’ingresso è gratuito. Il festival è organizzato da CineClub Verona in collaborazione con FEDIC, Federazione Italiana dei Cineclub.

Tra i lungometraggi presentati quest’anno vedremo lo spagnolo Kené di Vicente Pérez Herrero, storia di una adolescente alle prese con la pandemia e con il rapporto con il padre, medico d’urgenza in partenza per l’Amazzonia, di cui lei seguirà le orme. E poi To Pen a Book di Shinohara Tetsuo, su uno scrittore in blocco creativo che gira il Giappone recensendo libri e librerie. Infine, La vera storia di Luisa Bonfanti di Franco Angeli, incentrato sull’ultima notte di un’attrice fittizia in procinto di commettere suicidio; nel cast Livia Bonifazi, Stefano Pesce e Valerio Aprea.

Ci sarà inoltre posto per una première mondiale: quella del corto Rains Don’t Make Us Happy Anymore di Yashasvi Juyal, in programmazione sabato 26 luglio. Ambientato sull’Himalaya, il corto è incentrato sull’ultimo membro del popolo Jaunsari, che vive tra le macerie del suo villaggio allagato e ricorda un tempo in cui la regione vibrava di magia. Attraverso lettere scritte a una figlia scomparsa da tempo, la storia del ragazzo si dipana, sfumando i confini tra mito e realtà.

Il San Giò si concluderà domenica 27 luglio con il concerto della soprano Laura Losada, accompagnata dal pianista Francesco Orecchio. Sul sito ufficiale potete trovare il programma completo e tutti i dettagli sugli orari.

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