La Verona ovale ha un’altra chance di raggiungere l’élite, la massima serie dei campionati nazionali, e di portare sempre di più la città scaligera sulla mappa globale del rugby. La squadra antracite, come l’anno scorso, è riuscita a raggiungere la quota playoff al termine della stagione regolare, ha affrontato e vinto il primo barrage contro Rugby Livorno e ha strappato una vittoria tiratissima contro i favoriti di Parabiago nella prima semifinale al Payanini Center. 

Domenica alle 15.30 gli scaligeri scenderanno nuovamente in campo, questa volta in Lombardia, per la semifinale di ritorno, una partita da dentro o fuori che potrebbe mandare il Verona alla finale promozione o concludere definitivamente la stagione.

Il campionato degli antracite è stato discontinuo dal punto di vista dei risultati, con un’infermeria sempre troppo affollata anche per gli standard rugbistici e con delle ottime prove alternate a cali di concentrazione che hanno costretto a lasciare per strada qualche punto inaspettato. In ogni caso il buon valore della rosa ha assicurato al Verona l’accesso ai playoff con un paio di giornate d’anticipo, seppure con il quarto posto, l’ultimo disponibile per salire sul treno promozione.

Dalla fine della stagione regolare gli antracite non si sono mai fermati: una vittoria schiacciante contro Avezzano nell’ultima di campionato, un quarto di finale difficile ma ben gestito contro Rugby Livorno e la prima semifinale contro Parabiago, vinta di tre punti al termine di ottanta minuti di pura adrenalina decisi solo nel finale.

Parabiago rimane favorita

Completamente diverso il percorso degli avversari: Parabiago è infatti rimasto primo in classifica per gran parte del campionato e ha dominato il girone 1 della Serie A perdendo solo due partite in tutta la stagione e rifilando ben dodici punti alla seconda classificata. Al termine della stagione regolare i rossoblù hanno potuto riposare per una settimana, grazie alla qualificazione automatica alle semifinali, e ha mostrato la sua forza anche nella gara del Payanini Center, ribattendo colpo su colpo agli attacchi antracite. I lombardi hanno raccolto sia il bonus offensivo (quattro mete segnate) che quello difensivo (meno di sette punti di distacco), e hanno costretto il Verona a preparare la gara di ritorno con la consapevolezza di dover vincere ad ogni costo, senza calcoli.

Gli antracite scenderanno certamente in campo con l’intenzione di riproporre il gioco e l’intensità mostrati nel primo tempo del Payanini Center, in cui il Verona ha messo sotto i favoriti rossoblù con un parziale di 13-0, prima che un giallo sventolato alla terza linea Munro e la conseguente inferiorità numerica rimettesse in pista gli avversari. 

Anche al ritorno i padroni di casa rimarranno favoriti, grazie alla maggior esperienza dell’organico e a una panchina in questo momento più lunga di quella Veronese, ma gli antracite sono abituati a reagire alle situazioni complicate, fondamentale mai praticato da Parabiago con il suo dominio stagionale, e questa posizione inedita di inseguitori potrebbe giocare un brutto scherzo ai lombardi.

Il Verona dalla sua ha qualche rientro importante di giocatori che sono mancati per gran parte del campionato come i capitani Mattia Zago e Leonardo Quintieri (giunto alle cento presenze in antracite proprio nell’ultimo incontro), due leader che potranno accendere anche i giovani talenti che il Verona schiera sia in mischia che nei tre quarti e riproporre le buone sensazioni che si sono percepite all’andata.

Mattia Zago, Leonardo Quintieri, Verona Rugby
Zago e Quintieri festegginao le 100 caps del centro ligure. Credit: BPE Foto Maurilio Boldrini

Se dovesse arrivare una vittoria domenica il Verona si troverebbe ad affrontare la finale promozione in campo neutro, contro la vincente dell’altra semifinale che vede affrontarsi Biella e Paese, rispettivamente seconda e terza classificata al termine della stagione regolare.

L’ultima promozione nel 2018

Un percorso in salita dunque, in cui il Verona comunque dovrà battere squadre che si sono dimostrate migliori durante il campionato, ma che potrebbe regalare una promozione che manca dal 2018, quando gli antracite conquistarono il campionato di Serie A vincendo la finale contro Valsugana con in campo proprio due giovani Zago e Quintieri. 

Quella volta il sogno élite durò una sola stagione e il Verona retrocesse nel campionato successivo, come spesso capita alle neopromosse nella massima serie. La differenza tecnica e fisica tra le squadre di Serie A Elite e quelle della serie cadetta è infatti così profonda che difficilmente i club neopromossi riescono a colmare il gap in un solo anno, trasformandosi troppo spesso in squadre cuscinetto. 

L’anno scorso la federazione decise, oltre tempo massimo, di bloccare le retrocessioni a campionato concluso, lasciando che la neopromossa Lazio prendesse il posto della rinunciataria Calvisano. In questa stagione le voci di altri provvedimenti simili si rincorrono a ipotesi che il blocco delle retrocessioni possa essere esteso addirittura ai prossimi due campionati, ma al momento regna un’incertezza tale da rendere estremamente difficile la programmazione dei club.

L’unica certezza ad oggi è il campo. Il sudore e la determinazione che i ragazzi antracite dovranno mettere in questa partita valgono una stagione, valgono tutte le botte prese in un anno, valgono un posto tra i grandi per la Verona ovale. 

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