A tutti quanti è capitato di alzare lo sguardo al cielo in una notte limpida per ammirare la volta celeste. «Siamo abituati a pensare che l’astronomia sia una scienza visiva, ma in realtà è solo un’abitudine che abbiamo», spiega Anita Zanella, astronoma dell’Istituto Nazionale Italiano di Astrofisica.

Dal 9 all’11 giugno, il Festival dell’Astronomia di Castellaro Lagusello darà la possibilità ad astronomi e astrofili di tutte le età di viaggiare tra le meraviglie delle stelle e l’affascinante bellezza dell’universo, tra le strade del borgo mantovano

Per comprendere le caratteristiche delle stelle e delle galassie nel nostro universo, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), insieme all’amministrazione comunale di Monzambano, hanno preparato un ricco programma di eventi che trasformeranno il suggestivo borgo di Castellaro Lagusello in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per tutto il fine settimana.

Siamo fondamentalmente tutti ciechi al cielo

Anita Zanella (Foto da www.astronomiamo.it)

L’Universo e i suoi molteplici fenomeni, pianeti, stelle e galassie ci vengono spesso fatti scoprire attraverso splendide immagini dai mille colori. Tuttavia, quello che i nostri occhi percepiscono è solo una piccola frazione della luce che proviene dal cosmo. 

Gli eventi del Festival saranno multisensoriali, ci saranno non solo elementi visivi ma anche elementi tattili e sonori. Tutti i visitatori, vedenti e non vedenti, avranno pari opportunità di conoscere l’astronomia e scoprire nuovi modi di esplorare l’universo. «Siamo fondamentalmente tutti ciechi al cielo; possiamo vedere solo una piccola frazione di ciò che c’è lassù. Il resto è solo una rappresentazione che diamo» continua la dottoressa Zanella. 

L’invisibile meraviglia dell’universo

Due saranno le mostre lungo la strada principale: “L’invisibile meraviglia dell’Universo”, che guiderà i visitatori attraverso immagini, brani musicali, e “sonificazioni” alla scoperta delle meraviglie visibili e invisibili dell’Universo. La seconda vuole ricostruire, attraverso una selezione di brani di autori italiani e stranieri, lo stretto legame che da sempre unisce l’uomo e cielo. 

Sulla facciata di Villa Arrighi verranno proiettate una serie di immagini astronomiche mozzafiato che, potranno essere effettivamente suonate ed ascoltate, grazie ad una speciale tecnologia. L’interno della villa, invece, si trasformerà nel palco dove astronomi, psicologi, artisti e sound designer racconteranno il loro modo di rendere l’astronomia accessibile a tutti mostrando che per ammirare le meraviglie del cielo non è necessaria solo la vista. Il 9 giugno saranno ospiti speciali, all’incontro L’Universo è invisibile agli occhi, Nic Bonne ed Enrique Perez Montero, due astronomi non vedenti dell’Università di Portsmouth e dell’Istituto di Astrofisica dell’Andalusia

Il Festival ha preso forma grazie alla collaborazione del Comune di Monzambano (Mantova) con l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’European Southern Observatory, col patrocinio dell’International Astronomical Union. La cura scientifica dell’evento è affidata ad Anita Zanella e a Federico Di Giacomo, ricercatori all’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Tutti gli eventi e le attività sono gratuiti e non hanno bisogno di prenotazione ad eccezione delle conferenze e dello spettacolo audio universo.

Foto da Pixabay (Felix Mittermeier)

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