Durante il weekend, la MotoGP tornerà in pista per la prima tappa europea della stagione, il Gran Premio del Portogallo. Un appuntamento reintrodotto durante la pandemia, ma sul vecchio circuito di Estoril come in passato, ma sul tracciato di Portimao. Le tre edizioni precedenti su questa pista sono state vinte da tre costruttori differenti, ovvero KTM (Oliveira, 2020), Yamaha (Quartararo, 2021) e Ducati (Bagnaia, 2021), a dimostrazione di quanto i valori in campo possano variare.

Il meteo per il fine settimana rimane per il momento tra le grandi incognite, perché le previsioni al momento sono incerte. Come spesso accade in Portogallo, il vento potrebbe rappresentare una grossa minaccia, specie per quelle folate che compromettono la stabilità della moto nei curvoni veloci. Durante le prove del venerdì, la pioggia è stata la grande protagonista, inficiando pesantemente l’andamento della sessione. La situazione è progressivamente migliorata il sabato, mentre rimangono dei dubbi che qualche rovescio possa cadere sul tracciato la domenica.

Portimao: una pista in formato montagne russe

La pista presenta un buon mix di caratteristiche, alternando tratti ad alta velocità a zone di bassa percorrenza, dove la trazione giocherà un ruolo chiave. Si parte con un lunghissimo rettilineo, in realtà prosieguo dell’ultima curva ad alta velocità, che porta alla prima staccata. Un tratto estremamente rapido che richiederà di calcolare bene il punto di frenata per evitare di giungere lunghi e perdere la corda preparare il successivo cambio di direzione, quello formato da curva tre-quattro.

Rispetto alla Formula 1, a cambiare è la conformazione del breve tornantino di curva cinque, anticipato di qualche metro sfruttando una delle due possibili conformazioni del tracciato. Da quel momento in poi, sarà un susseguirsi di curve ad alta velocità, da percorrere a moto piegata, dove quindi non conteranno le semplici doti aerodinamiche in termini di stabilità, ma anche quelle nel far saper lavorare la moto in appoggio. Caratteristiche per cui la pista viene spesso associata a delle montagne russe, dati i suoi molteplici cambi di altitudine ad altra percorrenza.

L’anteprima Michelin

Considerando le caratteristiche del tracciato, Michelin ha deciso di portare pneumatici simmetrici all’anteriore e asimmetriche al posteriore. Ciò aiuterà a far fronte alle sollecitazioni che mettono sotto stress le coperture, specie nell’ultima curva. I piloti avranno a disposizione tre mescole, soft, medium e hard.

«Dopo il weekend di gara da record ad Austin e l’inizio logisticamente più impegnativo della stagione 2022, non vediamo l’ora di tornare in Europa. Sarà la terza gara a Portimao per la MotoGP, disponiamo quindi di dati che ci hanno aiutato a mettere a punto la nostra allocazione. Le prime quattro gare in termini emozioni per i fan sono state come delle montagne russe. Sono fiducioso che questo livello continuerà anche sull’incredibile circuito dell’Algarve, con le sue montagne russe ad alta velocità», ha spiegato Piero Taramasso, responsabile Michelin Motorsport.

Zarco centra la pole

La sorpresa del sabato portoghese è stata senza dubbio la pole position conquistata da Johann Zarco, con quasi due decimi di vantaggio sulla concorrenza. Tra umido e asciutto, i piloti hanno dovuto scegliere le gomme senza saperne poi l’effettiva rendita in pista. L’azzardo del francese ha pagato, riscattando un avvio di campionato opaco, privo dei guizzi a cui ci aveva abituato nelle scorse stagioni. Per la prima volta dal Gran Premio di Germania del 2021, quindi, Zarco tornerà in prima fila, questa volta dalla casella più ambita.

Una pole significativa anche per la Ducati, ancora una volta nelle posizioni di testa, sempre con il team Pramac a farla da padrone sul giro secco. Dietro il francese si piazzano Joan Mir con la Suzuki e Aleix Espargarò con l’Aprilia, entrambi davanti a Jack Miller con una delle due moto ufficiali della squadra di Borgo Panigale. Quinto il campione in carica Fabio Quartararo, mentre è da segnalare l’ottima prestazione del debuttante Marco Bezzecchi, il quale si schiererà in seconda fila. Rammarico per Marc Marquez, il quale si è visto annullare il miglior giro ottenuto negli ultimi minuti della sessione per l’esposizione delle bandiere gialle in seguito alla caduta del suo compagno di casacca.

Bastianini a caccia di una rimonta

Enea Bastianini al momento è in testa alla classifica con due vittorie all’attivo, tra cui quella conquistata nell’ultimo appuntamento degli Stati Uniti. Riuscire a confermarsi, specie su un tracciato dove nella scorsa stagione Ducati era riuscita a conquistare un doppio podio, potrebbe rappresentare un chiaro segnale per le sue ambizioni, per il quanto il campionato sia ancora molto lungo. L’aspetto fondamentale sarà trovare una costanza che, complice la poca esperienza nella classe regina, gli è sempre mancata, a dispetto di quei lampi di talento che si erano osservati già durante il suo anno da debuttante.

Le qualifiche non sono andate come avrebbe sperato, trovando un’eliminazione precoce in Q1 dovuta alle difficoltà nel far lavorare le gomme. Problemi che lo avevano anche portato a scontrarsi rovinosamente contro l’asfalto, anche se fortunatamente l’italiano non ha riportato danni fisici: «Ho preso una brutta botta, ero partito bene ed ero convinto di poter centrare la Q2. All’inizio ero partito con le rain e mi era riuscito un buon giro, poi ho visto che la pista si stava asciugando e che si potevano mettere le slick», ha spiegato Bastianini.

Bagnaia dichiarato idoneo per la gara

La rimonta in Argentina aveva portato nuove speranze per la Ducati e Francesco Bagnaia, i quali dovevano riscattarsi dopo un avvio di stagione disastroso. Due cadute che non avevano aiutato il morale, specie tenendo a mente che erano giunte al termine di prestazioni ben lontane dai piloti di testa. La gara negli Stati Uniti, per quanto conclusa con un positivo quinto posto, ha lasciato qualche dubbio per una performance anonima, priva di un guizzo. Corse del genere possono capitare nell’economia di un campionato, ma è fondamentale riuscire a ritrovare la via del successo per rientrare nella lotta al titolo.

Alla vigilia si pensava che il Portogallo potesse rappresentare una buona occasione per invertire la rotta, dato che nella passata stagione il Ducatista riuscì a conquistare un podio e una vittoria. Tuttavia, le qualifiche hanno raccontato una storia differente, con l’italiano eliminato nel Q1 dopo una brutta caduta che aveva messo in dubbio la sua partecipazione alla corsa. Dopo i controlli medici presso l’ospedale locale, i dottori lo hanno dichiarato ideneo, consentendogli di scendere in pista per la gara di oggi pomeriggio, anche se sarà tutta in salita.

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