La sfida tra Inter e Verona in programma sabato 9 aprile a San Siro sarà la numero 62 in serie A tra le due squadre. Il bilancio è nettamente a favore dei nerazzurri che hanno ottenuto 36 successi contro i quattro dei gialloblù mentre 21 sono stati gli incontri terminati in parità. Una partita che merita menzione è sicuramente quella disputata agli albori della stagione 1991/92, esattamente il 15 settembre 1991. Alla guida dei nerazzurri c’era il visionario Corrado Orrico mentre il Verona, neopromosso in serie A, aveva in panchina l’estroso Eugenio Fascetti.

Il festival dei rigori

L’eroe di quella giornata fu senza dubbio Attilio Gregori, portiere gialloblù dall’istinto felino. Il signor Pezzella di Frattamaggiore, arbitro di quella contesa, ebbe l’ammirevole coraggio e l’impareggiabile sfrontatezza di fischiare ben quattro rigori a favore della formazione nerazzurra. L’aspetto curioso, e senza dubbio altrettanto incredibile, è che i padroni di casa ne sbagliarono addirittura tre. Due furono parati dallo stesso Gregori mentre Ciocci pensò di spedirne uno in curva. L’unico a fare gol fu l’ex romanista Stefano Desideri, che non si fece distrarre dal suo amico e compagno ai tempi della Primavera giallorossa. Anche il Verona beneficiò – incredibile ma vero – di un rigore, concesso per un fallo subito da Raducioiu, ma l’arbitro tornò suoi suoi passi per una precedente segnalazione di fuorigioco.

Per la cronaca la partita terminò con il punteggio di 2-0 in favore dei nerazzurri. Oltre al rigore di Desideri ci fu, ironia della sorte, un altro gol segnato dallo stesso centrocampista interista nel primo tempo. Per il Verona, invece, quella fu una delle tante sconfitte di una stagione assai sfortunata che sarebbe terminata a fine anno con un’immediata retrocessione in serie B. Nemmeno l’arrivo al capezzale gialloblù al posto di Fascetti del “Barone” Niels Liedholm, affiancato da Mario Corso, riuscì a risollevare le sorti di quella triste annata.

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