Verona Volley porta a casa un successo di valore capitale nella trasferta a Cisterna contro Top Volley. Un 3-1 figlio di una gara dai due volti. Primo set scorbutico in cui la differenza è stata, a favore dell’avversaria, la gestione della ricezione (4 ace subiti dai gialloblù). Successivi set che, viceversa, hanno evidenziato come Verona possa essere, e sia, una formazione di maggiore qualità rispetto a molte delle dirette concorrenti per non retrocedere. La squadra, dopo aver buttato via il primo parziale, poteva farsi prendere dalla frenesia. Ha saputo, invece, venire fuori dalle difficoltà proposte dal match con il giusto atteggiamento e avvalendosi di una migliore capacità nella gestione dei momenti chiave dell’incontro.

C’è tanto Raphael in questa Verona

Se si parla di sapienza pallavolistica nell’affrontare la gara non possiamo non pensare che ci sia in questo molto merito di Vieira de Oliveira Raphael. Il regista, ex Trento, è un campione a tutto tondo che si sta calando nella realtà sportiva veronese con qualità umane e tecniche impareggiabili. Non scontato per chi ha vinto tanto, calpestato ben altri parquet e lottato per obiettivi di profilo superiore. Raphael sta cambiando Verona, le sta dando equilibrio, quadratura, imprevedibilità, continuità e tranquillità. Leadership, in una parola sola. Un mix di risorse che mancava ad una Verona nel complesso molto giovane e dotata di talento, ma ancora un filo acerba a certi livelli.

Se Raphael è la mente, Mozic il braccio

Limitandoci ad una mera osservazione statistica, Rok Mozic non ha migliorato sensibilmente le sue performance con il recente inserimento in sestetto di Raphael al posto di Luca Spirito. Eppure, la differente interpretazione in regia ha permesso all’attaccante sloveno di essere ancor più letale, vuoi per una diversa prevedibilità del gioco, vuoi per le caratteristiche dell’alzata. E ora Mozic, che già si era presentato all’Italia con prestazioni esaltanti, è diventato l’oggetto del desiderio di molte squadre di vertice. Difficile rimanga a Verona oltre questo campionato, ma il merito di averlo scoperto è tutto della società.

Finalmente Asparuhov

Inutile nascondersi: una delle delusioni di questa prima fase di stagione era proprio l’attaccante bulgaro, mai capace di superare il 50% in attacco, mai brillante e non sempre protagonista in campo con il giusto atteggiamento. Fino ad essere pancato da “Rado” Stoitchev a favore di Giulio Magalini nelle ultime apparizioni. Una forzata pausa agonistica che al giovane bulgaro deve aver fatto bene. Resettato l’approccio mentale, scaricate le forse eccessive responsabilità che si sentiva, Asparuhov a Cisterna ha risposto alla grande. Bravo dietro e in prima linea, fin qui il vero tallone d’Achille.
Con lui al top in entrambe le fasi di gioco, Verona può ambire a qualcosa di più di una salvezza combattuta, potendo contare anche sulla crescita costante di Lorenzo Cortesia e su un Mads Keys Jensen, non più obbligato a fungere da secondo violino, non più unica alternativa a Mozic come attaccante di palla alta.

In fondo alla classifica tutte fanno punti

I segnali tecnico-sportivi sono dunque buoni. Dopo la pausa obbligata per Covid non era affatto scontato. Rimane però il pensiero classifica perché, al netto di oggettive riflessioni sulla qualità proposta da Verona nelle ultime settimane, tutte le altre dirette concorrenti stanno facendo punti. Vibo Valentia ha battuto la derelitta Ravenna, risultato piuttosto scontato in verità, ma da qui può provare a ripartire. Cisterna e Taranto, pur con vari difetti, così come Verona, stanno giocando con bell’atteggiamento e, al netto di una certa discontinuità, stanno vendendo cara la pelle. Rischia forse un po’ di più Kioene Padova, protagonista di un grande inizio di stagione, ma decisamente appannata nelle ultime settimane e ora scavalcata in classifica anche dalla stessa Verona.

Nulla è dunque scontato e ogni successo andrà sudato fino alla fine. Situazione ottimale per un gruppo che deve crescere e maturare nelle difficoltà, ma certo i tifosi avrebbero preferito un finale di campionato più tranquillo.

Contro Allianz Milano per confermarsi

Il prossimo incontro di Verona Volley è previsto all’Agsm Forum in data 5 febbraio alle ore 18 contro Allianz Milano. La sfida, al di là degli evidenti risvolti di classifica, è occasione per vedere all’opera diversi giocatori ospiti estremamente interessanti per diversi motivi.
Paolo Porro, professione regista, è l’esatto contrario del prototipo di palleggiatore moderno. Difetta in altezza rispetto alla quasi totalità dei suoi pari ruolo di vertice, ma sta smentendo ogni pregiudizio con qualità e piglio da veterano.
Elettrizzante è invece lo stile di gioco del laterale Yuki Ishikawa, anche lui non certo straripante nel fisico. Sopperire ai propri deficit con una tecnica sopraffina è il suo credo sportivo. Va studiata azione dopo azione.
Chiudiamo infine con il campione olimpico Barthélémy Chinenyeze, centrale dirompente per altezza di colpo che, con il proprio palleggiatore, sta costruendo un’affinità tutta da gustare.

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