Reduce da sei sconfitte nelle ultime sette partite, il Verona si appresta ad affrontare l’Inter, prima in graduatoria e proiettata verso la conquista dello scudetto, il 19esimo della sua ultracentenaria storia. Il match si presenta sulla carta decisamente impegnativo, non fosse altro per l’evidente divario tecnico, confermato dalla classifica, attualmente esistente dalla due squadre.

Nella storia del campionato di serie A i gialloblù sono scesi in campo a San Siro 29 volte, rimediando 18 sconfitte e 11 undici pareggi e, a differenza di altre “piccole” alle quali negli anni è riuscita l’impresa, non hanno mai conquistato l’intera posta. C’è, però, una data in cui mancò veramente poco perché questo succedesse. Per trovarla bisogna andare indietro negli anni e tornare a domenica 28 dicembre 1969 quando l’Hellas, appena tornato in serie A, fece visita alla squadrone nerazzurro, guidato da Heriberto Herrera, dove militavano giocatori del calibro di Luisito Suarez e Mario Corso.

“Mariolino” Corso, centrocampista della Grande Inter

Nel Verona l’allenatore era Renato Lucchi, il capitano Giancarlo Savoia e l’attacco si reggeva sulle spalle di Gianni Bui e del brasiliano Sergio Clerici detto “El Gringo”. Al minuto 42 del secondo tempo, l’arbitro Michelotti di Parma assegnò un rigore alla formazione gialloblù per un fallo di Suarez su Clerici. Sul dischetto andò Gianni Bui ma la sua conclusione, venne intuita da Lido Vieri che riuscì a deviare in angolo. La partita, giusto per la cronaca, terminò con il risultato di 0-0 e alla sera lo stesso Bui, ospite di Enzo Tortora alla Domenica Sportiva, ebbe addirittura l’umiltà di chiedere scusa ai tifosi per quell’errore.

L’errore dal dischetto di Gianni Bui

Francesco De Gregori, nella sua famosa “La leva calcistica della classe ’68” cantava “…non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia” e Gianni Bui era uno di questi, uno degli attaccanti più amati della lunga storia gialloblù.