Tra sabato 24 e domenica 25 aprile prenderà il via a Roma la prima giornata della terza edizione dal Campionato italiano di Calcio Amputati. A darsi battaglia per la conquista dello scudetto 2021 saranno quattro club: Vicenza Calcio Amputati, Fabrizio Miccoli (Lecce), Nuova Montelabbate (Pesaro Urbino) e Levante C. Pegliese (Genova). 

Dopo la parentesi romana, la rassegna nazionale prevede altre due giornate: una a giugno a Fano e l’altra a luglio con sede ancora da definire. L’anno scorso il titolo se lo aggiudicò il Vicenza, al quale spetterà ora rappresentare il nostro Paese il 21-23 maggio prossimi alla EAFF Champions League in programma a Gaziantep in Turchia.

Vicenza Calcio

Quella del Calcio Amputati è una disciplina sportiva ancora giovane in Italia, essendo nata solamente nel 2012, ma che vanta un buon seguito.

Le regole sono diverse dal calcio che conosciamo. Le squadre sono composte da sette giocatori, sei in campo e un portiere. Chi gioca in campo è privo di un arto inferiore o comunque ha dei problemi e deve usare le stampelle, mentre il portiere ha entrambe le gambe, ma una sola mano e non può lasciare la propria area pena l’espulsione e calcio di rigore contro. La partita è suddivisa in due tempi da 25 minuti ciascuno. I falli laterali si battono con il piede e non esiste il fuorigioco. Le sostituzioni sono cambi volanti, si può uscire e rientrare.

Mondiali 2018: italia vs Angola. Foto Bizzi

Attualmente sono una quarantina gli atleti che praticano questo sport a livello agonistico partecipando al campionato italiano. Siamo ancora lontani dal numero di iscritti di altri Paesi che la fanno da padrone a livello mondiale, ma sono in costante crescita. La Turchia, per esempio, ha un bacino di circa 500 giocatori, molti dei quali professionisti, che danno vita a campionati di Serie A e B.

Uno sport molto seguito da quelli parti basti pensare che alla finale del campionato europeo del 2017 a Istanbul c’erano 40mila spettatori a tifare per la squadra di casa opposta all’Inghilterra. L’incontro poi terminò 2 a 1 per la Turchia. Le altre nazioni importanti in questo sport sono l’Angola (campione del mondo in carica), il Ghana, il Messico, l’Argentina, l’Inghilterra, la Russia e la Polonia.

L’uomo simbolo del Calcio Amputati è Francesco Messori, 22 anni, capitano della nazionale e giocatore del Vicenza (foto di copertina). È grazie alla sua tenacia e forza di volontà se questa disciplina sportiva esiste. «Sono nato senza una gamba, ma la mia grande passione per il calcio è stata il volano di tutto», racconta Messori. «A otto anni ho iniziato a giocare in porta, con una protesi, nella squadra di normodotati del mio paese – continua -, poi con il tempo sono diventato un attaccante usando però le stampelle. Naturalmente facevo solo gli allenamenti e non le partite perché non mi era permesso dai regolamenti».

Francesco Messori a Lignano il 30 agosto 2019 durante il ritiro della Nazionale Italiana Calcio Amputati. Foto Simone Ferraro / Bizzi / FISPES

A inizio 2012, quando aveva 14 anni, il Centro sportivo italiano (Csi) lo tesserò permettendogli di giocare anche in un campionato. «Non ero però del tutto soddisfatto – prosegue il capitano della nazionale – perché non riuscivo a divertirmi e le differenze con gli altri calciatori rimanevano troppo forti. Decisi allora di fondare la nazionale calcio amputati». Sempre in quell’anno Francesco Messori lancia tramite Facebook un appello per radunare altri ragazzi amputati con la sua stessa “voglia” di giocare a pallone. L’idea ebbe successo e a giugno si ritrovarono in una decina a Correggio (Reggio Emilia) per un torneo. A dicembre del 2012 avvenne il riconoscimento ufficiale da parte del Csi della nascita della nazionale italiana di Calcio Amputati.

Renzo Vergnani

«Chiesi a Renzo Vergnani, che era è stato il mio primo allenatore, quando ancora usavo la protesi, se era disponibile – racconta Messori – a fare il CT della neonata nazionale. E da allora siamo ancora assieme». Dal dicembre 2017 il calcio amputati è diventato una delle discipline Fispes, Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali.

Sotto la guida di Vergnani la nazionale ha preso parte ai mondiali del 2014 e del 2018, entrambi disputati in Messico, classificandosi rispettivamente al nono e al quattordicesimo posto. Sebbene quest’ultimo risultato possa sembrare un passo indietro, la spedizione del 2018 ha riservato grandi soddisfazioni agli azzurri arrivando primi nel loro girone di qualificazione, che comprendeva anche Argentina e Francia, e arrendendosi negli ottavi all’Angola, per 2-0, che poi diventerà campione del mondo battendo in finale la Turchia. L’Italia del Calcio Amputati ha nel suo palmares anche un quinto posto ai campionati europei del 2017 in Turchia. Il prossimo appuntamento per gli azzurri è per settembre a Cracovia (Polonia) sempre per gli europei.

Per chi ha avuto la possibilità di vedere un match di questo sport avrà sicuramente colto che l’agonismo è di casa e non mancano tocchi di palla degni di Messi. Potrete rendervene conto seguendo le partite della prima giornata di campionato trasmesse in diretta streaming sui canali Facebook di Fispes e della Nazionale italiana Calcio Amputati.

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