Un ottimo avvio di gara, un primo tempo sostanzialmente dominato e chiuso avanti di due reti. Una ripresa gestita e ben controllata, senza mai disunirsi, nemmeno nel momento in cui gli avversari hanno dimezzato il passivo e provato a riaprire la gara. Si può sintetizzare così la preziosa vittoria del Verona sul Crotone, un successo pesante e meritato, che proietta la squadra di Jurić all’incredibile quota di 27 punti in classifica.

Anche contro gli uomini di Stroppa, i gialloblù hanno dimostrato solidità e maturità, evidenziando inoltre, una volta di più, la propria superiorità rispetto alle formazioni inguaiate nelle zone basse della graduatoria. L’Hellas, infatti, ha ottenuto ben 7 punti nelle ultime tre sfide (Spezia, Torino e Crotone) e i 3 punti di domenica si sommano a quelli portati a casa contro Udinese e Benevento. Un segnale importante questo, che unito alle grandi prestazioni sui altri campi tra i più difficili della Serie A, danno l’idea di come questo Verona abbia ben poco da preoccuparsi della lotta salvezza.

Nelle ultime settimane, inoltre, Jurić ha anche abbandonato ogni tipo di dichiarazione relativa al mercato e alle ambizioni della società nell’immediato futuro. Il tecnico croato ha lasciato ogni parola sull’argomento al direttore sportivo Tony D’Amico, smarcandosi dalla stucchevole querelle con il presidente Setti e da quel sottile duello dialettico che stava effettivamente cominciando a stancare.

Il tecnico gialloblù Juric assieme al diesse D’Amico e al Presidente Setti

Ritrovata una vittoria casalinga che mancava dal 2 novembre e data continuità agli ultimi risultati, scatta ovviamente il solito (piacevole) ritornello che con puntualità, nelle ultime due stagioni, si è riproposto: il Verona può puntare all’Europa? Jurić, giustamente, continua a predicare calma e prudenza: «Siamo una squadra in costruzione e non so quali saranno gli sviluppi da qui in futuro. Fino ad adesso è stato un anno difficile, con grandi sacrifici da parte di alcuni giocatori che ho messo fuori ruolo. Ma lo spirito c’è sempre stato e nelle ultime tre-quattro partite vedo muovere bene la palla e segnare bei gol. Siamo sempre un po’ al limite in alcune zone di campo, quindi pensiamo a salvarci. L’obiettivo è sempre la salvezza. Poi, una volta raggiunta, vedremo». Niente voli pindarici, dunque, ma sempre massima concentrazione a non perdere di vista l’obiettivo primario.

Il tecnico gialloblù Ivan Juric durante una conferenza stampa

Tuttavia, risulta impossibile non analizzare un semplice dato di fatto: l’Hellas, da inizio stagione, si mantiene stabilmente ben più vicino alla zona europea che a quella retrocessione. Il sesto posto dista, attualmente, 4 punti (anche se Napoli e Atalanta hanno disputato una partita in meno), mentre la terz’ultima posizione è lontana addirittura 15 lunghezze. Inoltre, rispetto alla diciassettesima giornata della scorsa, splendida stagione, i gialloblù hanno già totalizzato 7 punti in più (27 contro 20) e hanno già superato il bottino del 2019/2020 al giro di boa (26 punti).

La salvezza appare dunque in cassaforte, e ora dal mercato può arrivare un importante segnale per le velleità future: per alzare l’asticella serve soprattutto un innesto nel reparto avanzato, un elemento in grado di conferire maggior peso e sostanza all’attacco. In tal senso, comunque, un ottimo “acquisto” potrebbe essere rappresentato dal ritrovato Nikola Kalinić, che contro il Crotone si è finalmente sbloccato. Il croato ha sempre dimostrato encomiabile impegno e grande disponibilità, venendo per questo più volte elogiato dallo stesso Juric, ma ora, dopo aver recuperato dall’infortunio, ha trovato il tanto agognato primo gol gialloblù e sta lavorando per acquisire la miglior forma fisica. Le piste di mercato conducono in questo momento a Sam Lammers: il giovane olandese ha fatto vedere ottime cose nelle sue primissime partite con la maglia dell’Atalanta, prima di essere chiuso dalla folta concorrenza esistente nel pacchetto offensivo a disposizione di Gasperini. Una seria ipoteca sulla salvezza e una situazione infortuni nettamente migliorata, accompagnate da una ritrovata serenità, anche dal punto di vista dialettico, e una posizione di classifica consolidata, a ridosso della grandi, rappresentano un valido stimolo a provare a guardare oltre. Per il Verona, dunque, pare lecito poter ricalibrare i propri obiettivi e provare a spingersi oltre una semplice, tranquilla salvezza.

Foto: hellasverona.it

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