Battendo il Parma, la squadra gialloblù ha virtualmente conquistato il diritto a disputare anche il prossimo anno il campionato di serie A. Il calcolo, naturalmente, non può ancora essere supportato dal conforto della matematica, tuttavia i 42 punti in saccoccia, quando mancano solo otto turni al termine del campionato, rappresentano un bottino in grado di mettere al riparo la società da qualsiasi sorpresa. 

Il raggiungimento dell’obiettivo con così tanto anticipo, ha subito risvegliato nei tifosi la voglia di Europa, piazza dalla quale il Verona manca dal lontano 1988. Si tratta sicuramente di un traguardo ambizioso ma che non deve alimentare eccessive illusioni. Altrimenti, rischia di ripetersi quanto successo dopo la sconfitta di Brescia, con la squadra oggetto di critiche per l’imprevisto passo falso maturato contro l’ultima della classe. La disapprovazione, in questo caso, è apparsa decisamente ingenerosa in quanto per quanto fatto vedere fino a ora, la squadra di Juric merita solo complimenti. Manifestazioni di dissenso – parliamoci chiaro – non sono ammesse.

Conoscendo Juric, da qui al termine della stagione la squadra non lascerà nulla di intentato ma è opinione diffusa che una salvezza raggiunta a nove giornate dal termine basti e avanzi. Forse, pur non tralasciando altri aspetti sicuramente importanti, il focus principale meglio spostarlo anche sulla prossima stagione. Riguardo al parco giocatori, infatti, Rrhamani e Amrabat sono già stati venduti, Kumbulla con ogni probabilità lo sarà, mentre Pessina, il cui cartellino è di proprietà dell’Atalanta, scaduto il prestito tornerà sicuramente a Bergamo.

Il tassello più importante, tuttavia, riguarda il capitolo allenatore. Si, perché se la stagione ha preso questa piega – decisamente positiva – il merito è soprattutto di Ivan Juric. Giunto in riva all’Adige accolto da un quasi scellerato scetticismo, il tecnico croato ha saputo conquistarsi la stima e l’affetto di squadra e ambiente, tanto che tutti ora ne invocano a gran voce la riconferma. Inutile quindi girarci tanto intorno, il primo mattone sul quale costruire la prossima stagione è rappresentato senza alcun dubbio dalla sua conferma sulla panchina gialloblù.

Ivan Juric il giorno della presentazione

Nella tradizionale conferenza stampa, alla vigilia della trasferta di Brescia, interrogato sul tema, il mister scaligero ha risposto «con la società ne stiamo parlando da un po’ di tempo». Sicuramente si attendeva di “mettere in ghiaccio“ la salvezza ma ora che la permanenza in serie A è cosa fatta diventa necessario stringere i tempi. Lo chiede la piazza ma soprattutto lo chiede la società, che sembra aver individuato in lui l’uomo giusto. Nelle scorse settimane alcune sirene provenienti da Torino e Firenze avevano alimentato qualche giustificata preoccupazione mentre ora le condizioni per una sua conferma appaiono più concrete. L’ago della bilancia lo farà sicuramente la forza del progetto ovvero quello che la società avrà in mente, soprattutto tenendo conto anche di come si vorrà reinvestire il cospicuo gruzzolo derivante dalle cessioni sopracitate. 

Le due parti, stando alle voci, sembrano oggi vicine. In ogni caso, per iniziare a porre le basi di un progetto di crescita – parola tanto cara a qualche suo predecessore ma rimasta tale solo sulla carta – la sua conferma rappresenta il primo e più importante tassello del mosaico del prossimo anno. Ad un Verona senza di lui in questo momento nessuno vuole pensare.

Foto: zimbio.com