Domenica 6 dicembre Verona e Cagliari si affronteranno sul terreno del Bentegodi in occasione del decimo turno di campionato. Nella storia del campionato di serie A gialloblù e sardi si sono affrontati più di una volta. Facciamo un passo indietro nel tempo e torniamo al 24 novembre 1973. L’Hellas, allenato da Giancarlo Cadè, orfano di Zigoni, si affidava a un inedito duo formato da Luppi e Fagni con in mezzo al campo due “cervelli” del calibro di Mazzanti e Zaccarelli. La formazione cagliaritana allenata da Beppe Chiappella, che alcuni anni dopo si sedette con scarsa fortuna sulla panchina del Verona, schierava in porta Albertosi, con Mario Brugnera in cabina di regia e, soprattutto, Gigi Riva, spauracchio di ogni difensore, in attacco assieme al brasiliano Nenè.

Dopo la rete gialloblù siglata al 28′ del primo tempo da Pierluigi Busatta – soprannominato “il silenzioso di Marostica” da Valentino Fioravanti, arguta penna del quotidiano “L’Arena” di quei tempi ” – il film della partita corre veloce al minuto 83 quando il Cagliari beneficia di un calcio di rigore, decretato dall’arbitro Gussoni di Tradate per un fallo di Franzot sul cagliaritano Mancin, un ex dell’incontro. Sul dischetto va naturalmente Gigi Riva che si trova davanti l’ex portiere del Milan Pierangelo Belli, quel giorno preferito a Porrino e al compianto Mario Giacomi.

Il portiere gialloblù, protagonista sino a quel momento di un inizio di stagione piuttosto tormentato a causa di alcune prestazioni incerte, diventa improvvisamente l’eroe della giornata quando indovina la parte giusta e respinge la cannonata di “Rombo di Tuono”, finendo sommerso dall’irrefrenabile gioia dei compagni e dal rumoroso boato del “Bentegodi”. Ci penserà, poi, Livio Luppi a mettere la parola fine al match siglando il raddoppio a due minuti dal termine.

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