Il giudice per le indagini preliminari, Alberto Garaberini, ha emesso il decreto penale di condanna nei confronti degli otto tifosi veronesi. Lo scorso 19 gennaio, durante la partita Bologna-Verona (valida per la prima giornata di ritorno del campionato di calcio di Serie A 2019-2020), sette uomini e una donna entrando allo stadio Dall’Ara avrebbero indossato dei berretti in cui vi era raffigurato il volto di Hitler stilizzato con la scala, simbolo dell’Hellas Verona, al posto dei “celebri” baffetti. Intercettatati dalla Digos, che ha confiscato i berretti, sono stati denunciati e la Divisione anticrimine della Questura di Bologna li ha sottoposti a Daspo per due anni. 

Gli otto sono imputati del reato, secondo gli articoli 110 del Codice Penale e 2, comma 2, della Legge 205/1993, «perché, in concorso tra loro, volendo ostentare simboli di incitamento all’odio razziale, mentre accedevano allo stadio Dall’Ara di Bologna per assistere alla partita di calcio Bologna-Verona indossavano un cappello con una toppa raffigurante l’effigie stilizzata di Adolf Hitler». Viene anche attribuita l’aggravante ex articolo 61, n.11-septies del Codice Penale, perché il reato è stato «commesso nel corso di una manifestazione sportiva».

Il giudice ha accolto la richiesta del pubblico ministero stabilendo che vengano distrutti i cappelli e ha condannato gli imputati a una multa di 5.625 euro, con la sospensione condizionale della pena.

Ora si vedrà se le difese si opporranno al decreto penale.