In questo momento così particolare, in cui la vita casalinga è un’imposizione per il bene di tutti, si può approfittarne per leggere. Io ho una lista personale, che mi scalda il cuore e l’anima e mi permette di uscire, andare e viaggiare con la fantasia. Ho fatto una cernita, sette titoli, basandomi sulle emozioni: ho scelto dei libri che non mi stanco di rileggere e che ogni volta mi trasmettono qualcosa e non mi stufano mai.

1. Bella mia di Donatella Pietrantonio (Super ET Eiunaudi, 2018)
Il terremoto all’Aquila è stata una delle tragedie italiane più strazianti che il nostro Paese ha vissuto. Vivere in prima persona un evento così devastante rappresenta una ferita per il cuore e l’anima, un segno indelebile che non si rimarginerà più.
Donatella Di Pietrantonio con questo libro ci catapulta nell’esistenza di una donna che ha vissuto questo dramma, raccontandoci una perdita, un lutto mai superato e al contempo la sua forza ritrovata.
Una vera e propria resilienza. Dopo aver subito una caduta così devastante la vita ritornerà prepotentemente a batterle alla porta e lei sarà pronta ad accoglierla.

2. L’uomo che metteva in ordine il mondo di Fedrick Backman (Oscar Bestseller – Mondadori 2012)
Apri il libro e incontri Ove, il protagonista, un vecchio che fin dall’inizio ti sta parecchio antipatico poiché insensibile e ruvido. Tuttavia pagina dopo pagina la prospettiva muta. Una perdita che ha creato una voragine nel suo cuore l’ha chiuso a riccio: la sua amata moglie Sonja perduta a causa di una malattia.
Rimane da solo il burbero vecchio incapace di trovare ancora un senso alla propria vita, chiuso nel suo guscio, nel suo silenzio, nella sua poca empatia verso il prossimo.
Ma la vita, quando me te lo aspetti, può sorprendere e darci quello che ci serve per riscoprirne la sua bellezza. 
Un libro fluido, agile, scorrevole, che ti accompagna a passi lenti nella personalità di uomo che si fatica di primo acchito ad amare ma poi cambia tutto e a quell’uomo ti ci affezioni.
Un finale che ti porta via qualche lacrima.

3. La felicità del cactus di Sara Haywood (Feltrinelli 2018)
Quante volte sentiamo l’esigenza di tenere sotto controllo la nostra vita? Quante volte pensiamo che un sano distacco razionale gioverebbe al nostro benessere personale?
Ecco, l’impavida Susan, protagonista di questo piacevole racconto, ha poggiato completamente le basi della sua vita su questo: controllo e distacco. Ha vissuto bene? Di certo, misurata, lineare e senza scosse ma priva di quella mareggiata emozionale che è il lasciarsi andare al proprio sentire e all’imprevisto. Tuttavia il destino sarà più forte di lei. 
La fredda e pungente Susan sarà sopraffatta da circostanze famigliari e di vita inattese che la cambieranno radicalmente. Quel cactus spigoloso che sembra l’unico abito capace di portare si trasformerà in una morbida pianta pronta per farsi proteggere e amare. 
Un libro agile, frizzante, divertente con un tocco di profondità tanto da esigere qualche riflessione. 

4Le otto montagne di Paolo Cognetti (Einaudi 2016)
Una storia che la mia mente ha letto guardando all’insù verso quelle montagne, padrone indiscusse delle vicissitudini dei protagonisti Pietro e Bruno. Tra valli, torrenti, boschi, ghiacciai nasce un’amicizia silenziosa, tra questi due adolescenti, costruita sui fatti più che sulle parole.
Due ragazzi molto diversi che manterranno, grazie alle montagne, una amicizia fino all’età adulta, un’amicizia forte e solida come quelle cime a cui sono particolarmente legati.
Una scrittura semplicissima, essenziale, ma che va a colpire diretta il cuore. Panorami e sentimenti descritti magnificamente ma senza prepotenza.


5. Almarina di Valeria Parella (Einaudi 2019)
«Non si realizza subito quando la vita sta cambiando. Oltre il movimento che vi imprimiamo, non si comprende immediatamente il cambiamento. Io ci metto un sacco. Che sia voluto o meno, mi accorgo di quel nuovo corso mentre ci scorro dentro.»
Con queste parole che Stefania, un’insegnante di matematica del carcere minorile di Nisida, sente sfuggire via un passato di dolore che non l’aveva lasciata in pace. Ma il presente le porterà qualcosa di inaspettato. Un incontro, un nuovo legame, una storia in cui entra ma dalla quale non riesce più a uscire, il mondo di Almarina.
Lei, la sua nuova giovane allieva del carcere, un’anima e un cuore così vicino al suo da non riuscire a passare senza lasciare un segno, un segno indelebile nella vita della protagonista.
Due sponde lontane, Stefania e Almarina ma uguali, due sofferenze che il destino come un ponte, sul mare di Napoli, unirà per sempre.

6. Teresa Papavero e la maledizione di strangolagalli di Chiara Moscardelli (Einaudi 2018
Se volete ridere volentieri, ma avete anche il pallino del thriller questo è il libro giusto. Teresa è la simpatica protagonista di un giallo all’Italiana coinvolta suo malgrado in un misterioso omicidio. Tra ricerche, segreti, risate, comicità, personaggi strampalati Chiara Moscardelli ha strutturato un romanzo davvero piacevole che intriga il lettore, sorridendo. Una lettura leggera, simpatica e molto gradevole per non pensare troppo a cosa ci accade intorno. 

7. Il bar delle grandi speranze di J.R. Moehringer (Piemme 2007)
Con questo romanzo, l’autore ci accompagna dentro alla sua storia personale: dall’infanzia sino all’età adulta.
Lo scrittore ci racconta le vicende che hanno caratterizzato il suo percorso descrivendo mirabilmente emozioni, sconforto, gioie, nostalgie, speranze. Tutto ben misurato, ben amalgamato.
Le peripezie di J.R., raccontate con una scrittura straordinaria, sono diverse ed estremamente coinvolgenti con un unico comune denominatore il bar: il suo centro, il suo rifugio, la sua famiglia, il luogo che a dispetto di ogni cambiamento rimarrà sempre ben saldo nella sua vita come una casa dove tornare, dove l’accoglienza e l’affetto sono li ad aspettarlo. Alessandro Baricco definisce Moehringer «di una bravura mostruosa», e ha perfettamente ragione.