
Beatles al Vigorelli, 60 anni dopo: brivido o mezzo flop?
Il 24 giugno 1965 i Four Fab sbarcarono a Milano per la prima tappa del loro primo e unico tour italiano. Non fu il grande successo che ci si poteva attendere.
Il 24 giugno 1965 i Four Fab sbarcarono a Milano per la prima tappa del loro primo e unico tour italiano. Non fu il grande successo che ci si poteva attendere.
Un concerto, quello di ieri sera a Villa Manin (Codroipo, Udine) che ha mescolato memoria e presenza, forza e delicatezza, dando voce a chi per tre decenni ha trovato nelle sue canzoni uno spazio di verità e resistenza.
L'enorme beffa per i gialloverdi termali: dalla retrocessione, alla seconda chance in C e infine la conferma nei Dilettanti. Con la complicità del Brescia.
Ieri a Schio si è svolto il congresso regionale veneto del Movimento Federalista Europeo. Vediamo com'è andata.
Nel 2024 si è toccato un nuovo record: più di 123 milioni di persone costrette ad abbandonare la propria casa. Conflitti vecchi e nuovi, dal Sudan a Gaza, alimentano una crisi umanitaria che i Paesi poveri sopportano quasi da soli.
La manifestazione, che tante polemiche aveva suscitato negli ultimi anni nella città scaligera, si trasferisce a Parma, anche grazie alle proteste di tante associazioni locali.
Al Festival promosso da One Bridge To- si discute di esclusione sociale, detenzione e CPR. Le storie di chi, per fame o disperazione, finisce dietro le sbarre senza aver commesso gravi reati.
Le vittime di abuso – siano essi fisici, sessuali, psicologici o relazionali – non vivono il trauma come un evento isolato, ma come un campo relazionale denso di ambivalenze, colpe interiorizzate e meccanismi difensivi profondamente radicati.
Una rassegna, organizzata dall'Università di Verona, che non ha paura di sfidare i tabù per riaccendere il dibattito culturale. Due serate per contestualizzare e discutere insieme: "Ultimo tango a Parigi" stasera, "Arancia meccanica" domani.
Dopo le parole del cancelliere tedesco Merz su Israele, serve più che mai una riflessione lucida: non si può giustificare una guerra infinita in nome dell’Occidente.