Al via CINELÀ Africa Short, la sezione estiva del Festival di Cinema Africano e oltre, dedicata ai cortometraggi proiettati per una settimana al Cinema Teatro San Massimo all’aperto. A partire da sabato 21 giugno, per otto giorni fino a sabato 28 giugno, ogni sera verranno proposti 20 cortometraggi in concorso, selezionati tra le migliori produzioni cinematografiche degli ultimi tre anni, oltre a un corto e 3 lungometraggi fuori concorso nelle serate degli eventi cinema. A commentare le opere sarà presente il critico cinematografico Giuseppe Gariazzo.

Saranno tre i premi assegnati dalle rispettive giurie che decreteranno i corti vincitori: il Premio Africa Short assegnato dalla Giuria Internazionale Africa Short, il Premio AGSM AIM “AMBIENT-AZIONE: Immaginare il Futuro, Custodire il Presente”, conferito dalla Giuria Studenti e Studentesse UNIVR e il Premio Speciale Cantù, designato dal pubblico.

Presentazione di Africa Short al Comune di Verona, mercoledì 18 giugno 2025. Sono intervenuti Marta Ugolini, assessora alla Cultura del Comune di Verona, Stefano Gaiga e Giusy Buemi, direzione artistica di Cinelà Festival di Cinema Africano e Oltre, e Mario Mancini, presidente di Progettomondo.

Una settimana dedicata all’arte in tutte le sue forme

Il Festival non sarà solo film: prima delle proiezioni, ogni sera alle ore 19.30, gli spettatori che parteciperanno alle proiezioni dei film avranno l’opportunità di godere degli eventi speciali, talk e presentazioni di libri che animeranno le otto serate, creando uno spazio di dialogo e confronto.

Il programma prevede ospiti d’eccezione, registi ed esperti, pronti a condividere la loro esperienza e visione creativa, e il consueto spazio dedicato ai consigli di lettura sui migliori libri di narrativa africana nel corner Libreria Pagina 12 a cura di Roberta Camerlengo.

Ci sarà inoltre spazio per la presentazione di tre libri: “Mondi Arabi. Una guida essenziale” di Giuseppe Acconcia, Giulia Aiello, Laura Menin, Caterina Roggero; “Intellettuali e censura nel cinema egiziano (1952–1999)” e “Ho ancora le mani per scrivere. Testimonianze dal genocidio a Gaza” entrambi di Aldo Nicosia. Saranno presenti lunedì 23 giugno Giuseppe Acconcia e martedì 24 giugno Aldo Nicosia.

Ogni sera dalle 20.00 aprirà il servizio cucina. Nelle date 21-25-27-28 sarà ospitata anche la Cucina di Faty con le sue stuzzicherie, un viaggio sensoriale e gastronomico attraverso la Guinea e l’Africa occidentale, trasformando ogni serata in una vera e propria esperienza immersiva fatta di cultura, gusto e sapori.

Un festival che guarda al mondo di oggi

Oltre ai corti in gara, saranno presentati al pubblico tre lungometraggi e un corto fuori concorso: nella serata di apertura del 21 giugno il lungometraggio Front Row di Merzak Allouache, preceduto dal cortometraggio TsuTsuè di Amartei Armar; mercoledì 25 giugno, per la serata speciale, sarà la volta di Six Pieds Sur Terre di Karim Bensalah, Premio per la migliore sceneggiatura al Red Sea International Film Festival, Premio Activités Sociales de L’énergie al Festival Europeo delle Opere Prime di Angers e premio Nakheel al Toronto Arab Film Festival; in chiusura, nell’appuntamento di sabato 28 giugno, quando la madrina del Festival, Malice Omondi, annuncerà i premi assegnati dalle giurie ai film vincitori, sarà proiettato il lungometraggio Nawi di Toby e Kevin Schmutzler, Apuu Mourine e Valentine Chelluget.

Il trailer di Nawi

Le proposte del Festival di quest’anno tracciano, attraverso voci provenienti da una molteplicità di paesi – tra cui Tunisia, Senegal, Camerun, Algeria, Etiopia, Nigeria, Marocco, Francia, Italia e molti altri – un racconto complesso, variegato e visionario come la realtà sa essere, oltre ogni confine geografico e culturale, per restituirci un’immagine ricca e caleidoscopica attraverso i grandi temi contemporanei. Accanto alle questioni che interrogano le sfide della migrazione e dell’integrazione, i conflitti sociali, la memoria e le tradizioni culturali, quest’anno sarà dato particolare spazio alla visione femminile, testimoniata dalla partecipazione di numerose registe e dalla presenza di temi legati al dibattito sulle lotte per l’emancipazione e i diritti delle donne.

Foto, cibo e musica

Uno scatto della mostra “Guarda te” con le immagini di Zatac

Il primo appuntamento è sabato 21 giugno con doppia inaugurazione: alle ore 19.30 la mostra fotografica “Guarda te”, promossa da Fondazione San Zeno, con immagini del
fotografo Tiziano Zatachetto in arte Zatac.

L’allestimento durerà per per tutta la settimana e coinciderà con l’apertura ufficiale di CINELÀ, presieduta dalla madrina del Festival, Malice Omondi, e con la partecipazione della Direzione Artistica, Giusy Buemi e Stefano Gaiga, dell’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Verona, Jacopo Buffolo, e del regista Amartei Armar. Un percorso visivo e narrativo composto da 22 intensi ritratti in bianco e nero, che raccontano le vite di donne e uomini di origine straniera – di prima e seconda generazione – oggi parte integrante del tessuto sociale di Verona.

Domenica 22 giugno inizierà la rassegna “Food Talk”, ideata da Chiara Battisti e Sidia Fiorato del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Verona, che si soffermerà su due opere letterarie dell’Africa occidentale: Una così lunga lettera (1979) della scrittrice senegalese Mariama Bâ e Egusi Soup (2012) della drammaturga nigeriana Janice Okoh. A condurre l’incontro, intitolato “Il sapore della tradizione”, sarà Aminat Emma Badmus (Università di Modena e Reggio Emilia), che esplorerà il ruolo del cibo come strumento di espressione identitaria e culturale.

Un dialogo ricco di suggestioni in cui le tradizioni gastronomiche diventano simboli di appartenenza, memoria, legami familiari e tensioni tra radici e modernità. Il talk si concluderà con un aperitivo conviviale offerto ai partecipanti a base di assaggi dal Senegal e dalla Nigeria, per trasformare la teoria in un’esperienza condivisa di sapori e storie.

Mercoledì 24 giugno, invece, il festival si accende con un’esplosione di suoni che ci trasporta nel cuore del continente africano: afrobeat, highlife, kuduro, mbalax e tanto altro. Una serata imperdibile all’insegna del ritmo e dell’energia dell’arte musicale africana tradizionale e contemporanea, in attesa della proiezione sotto le stelle.

Quest’anno il Festival si svolgerà in una nuova location, il Cinema Teatro San Massimo (via Brigata Aosta, 6), dove sarà ospitata l’intera programmazione, all’aperto o al chiuso in caso di maltempo. Di fronte al cinema è a disposizione un ampio parcheggio libero per le auto. Per chi viene in bicicletta, è possibile parcheggiare all’interno del cortile del cinema. Costo del biglietto 5 euro.

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