L’associazione Pink Darsena del Garda nasce nel 2019 a Bardolino dalla società sportiva dilettantistica La Darsena, per sostenere un’atleta colpita da un tumore al seno, ed è la prima realtà di Dragon Boat oncologico sul territorio veronese.

Questa bella realtà vuole promuovere e divulgare il Dragon Boat come attività riabilitativa dopo il tumore al seno. Questo sport favorisce la riabilitazione psico-fisica della donna operata al seno attraverso la voga, un esercizio ideale per rinforzare, oltre alla muscolatura, anche la pompa linfatica e per facilitare un graduale recupero della forza e della motilità dell’arto superiore, solitamente debilitato dalla chirurgia.

Il team opera nell’ambito sportivo, motorio e relazionale, affinché ogni persona operata al seno possa trarne beneficio, ritrovando la propria dimensione psico-fisica.

L’associazione, inoltre, organizza eventi e progetti culturali di vario tipo per promuovere la prevenzione e sostenere la ricerca sul cancro, propone attività sportive di altro genere e giornate a tema con esperti in ambito medico-sportivo, organizza eventi di promozione rivolti a costruire una rete sociale solida.

Il Dragon Boat e l’importanza del gruppo

Foto di Pink Darsena del Garda

La storia delle “barche drago” ha origini lontane nel tempo e nello spazio, precisamente nell’antica Cina. L’imbarcazione è lunga circa dodici metri e mezzo, con testa e coda a forma di drago. La squadra è composta solitamente da venti pagaiatrici, dieci destre e dieci mancine, con l’aggiunta di un timoniere a poppa e un tamburino a prua, a dare il ritmo di remata. Ventidue singoli che agiscono all’unisono, compiendo lo stesso movimento, a sottolineare un’unione motoria oltre che morale.

Il team della Pink Darsena è formato da donne che hanno affrontato il tumore al seno, ma anche da supporter, che si uniscono per il piacere della condivisione e per divertimento. 

Meta del 2023 i campionati europei

Gli allenamenti si svolgono in una cornice speciale, il lago di Garda. La preparazione specifica delle atlete permette alla squadra di partecipare alle più importanti competizioni agonistiche sul territorio italiano, che permettono di interfacciarsi con le altre realtà femminili esistenti, sorte in numerose città: l’obiettivo per l’anno 2023 è la partecipazione ai campionati europei per Club, che si terranno a Ravenna il prossimo settembre.

Con l’arrivo del caldo l’attività si sposta totalmente “sul campo”, ovvero in acqua, a differenza della stagione invernale, quando si effettuano due allenamenti in palestra e un’uscita mattutina, solitamente la domenica, in barca. Le attività di allenamento consistono in un rinforzamento della muscolatura utilizzata per pagaiare, ed anche la pratica di alcuni movimenti quotidiani, per stimolare determinate fasce muscolari.

Uno sport inclusivo e appagante

I tornei rappresentano un obiettivo e anche un bel palcoscenico dove misurarsi con altre realtà di questo genere. Il gruppo, il cui entusiasmo cresce di giorno in giorno, oggi conta 40 iscritti. La crescita, seppur in pochi anni, è stata esponenziale in numeri, risultati ed anche nella dimensione di questo sodalizio.

Una nota di merito la meritano i già citati “supporter”: persone le quali non hanno avuto il tumore al seno e che affiancano le ragazze operate, in barca e fuori. Nelle varie manifestazioni le gare sono differenziate tra sfide esclusivamente per la categoria Bcs, ovvero Breast Cancer Survivors, e competizioni dove possono partecipare anche le supporter, persone che si sono avvicinate a questa realtà per aiutare e solidarizzare e che, per quanto riguarda la Pink Darsena, sono arrivate ad essere quasi più delle donne operate al seno, sottolineando lo spirito di iniziativa e la voglia di adesione che questa associazione trasmette.

Uno scatto dall’alto delle caratteristiche imbarcazioni per il dragon boat del Pink Darsena del Garda.

Questa disciplina aiuta in questo senso: uno sport inclusivo, in termini di numeri di partecipanti necessari e di spirito di gruppo che va a creare, visto il lavoro di squadra richiesto dalla sua pratica. Un’attività che ripaga lo sforzo sia a livello fisico che psicologico, che permette di sentirsi vivi, divertirsi e, chissà, vincere, togliendosi anche delle soddisfazioni a livello agonistico.

Il Palio Pink a Cisano di Bardolino

Abbiamo parlato di questo e altro con Irene Vicenzi, presidente dell’associazione Pink Darsena del Garda, che ha evidenziato una volta di più l’importanza psico-fisica e la componente emotiva di quest’attività. «Trovarsi in un contesto con donne che hanno un vissuto simile, per quanto ogni esperienza con la malattia sia una storia a sé, dà la possibilità di condividere e di provare le stesse emozioni. Tutto ciò – spiega Vicenzi – fa bene alle persone coinvolte e fa sì che si creino dei legami incredibili, cementati dal sentirsi una cosa sola, anche e soprattutto quando si è in barca. Fare tutte lo stesso movimento, insieme, favorisce l’unione».

In riferimento agli obiettivi agonistici e alle varie gare in calendario, gli impegni sono molti e alcuni alle porte. Ieri 30 aprile si è tenuto il “Palio Pink” a Cisano di Bardolino, a cui hanno partecipato molte realtà pink del Nord Italia. Il team della Pink Darsena ha gareggiato con più equipaggi, visto l’ampio numero di atlete, collezionando due primi posti e altri tre podi, facendo incetta di medaglie. La manifestazione ha previsto gare da cento e duecento metri, con sfide per sole Bcs e a seguire per Bcs più supporters. I cento metri sono stati svolti su small dragon, imbarcazioni da dieci atlete, mentre i duecento metri su standard dragon, la classica imbarcazione da venti.

La Pink Darsena del Garda in festa al Palio Pink 2023

Un altro importante traguardo è stato il conseguimento del premio “Stefy Padovani” per il gruppo più numeroso. Una targa istituita quest’anno dal Palio in memoria di Stefania, un’atleta proprio del team della Pink Darsena, scomparsa nel 2022.

«Il nostro programma prevede varie gare locali e anche in Trentino – ricorda Vicenzi -. A settembre ci saranno gli Europei, a Ravenna, il cui bando è uscito da poco. Vedremo se riusciremo a soddisfare tutti i criteri necessari ed essere presenti. Un’altra bella occasione sarà il trofeo Lilt, indetto dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori, che si svolgerà nel mese di giugno a Falconara, e sarà dedicato esclusivamente alle atlete operate, categoria Bcs».

In agenda i Mondiali di dragon boat nel 2024

Nell’agenda c’è anche spazio per una grande ambizione. «L’anno prossimo i Mondiali di Dragon Boat saranno in Italia, a Ravenna, noi ci prepareremo col desiderio di raggiungerli, sperando di prendere parte anche a questo grande evento».

Irene Vicenzi e il suo team in allenamento.

Questa associazione, oltre alla ricca attività sportiva, opera molto anche all’interno della cittadinanza, promuovendo iniziative per la prevenzione del tumore al seno e per il reinserimento sociale (e sportivo) post operazione, tramite l’aggregazione in un ambiente sano e positivo, insistendo su come talvolta “il dopo può essere più bello del prima”.

La stessa presidente ci tiene a rimarcare l’importanza di questo aspetto. «Mi emoziono sempre quando si parla di queste cose. Il tumore è un evento importante nella vita di una persona – spiega Vicenzi – e il primo pensiero a riguardo non può che essere negativo. È incredibile come però a volte questi eventi negativi possano trasformarsi in opportunità, come quella di incontrare persone che hanno vissuto la stessa esperienza. Vorrei che passasse il concetto che si può ripartire, si può rinascere, nella nostra realtà così come in qualsiasi contesto della vita».

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