WithU Verona batte nella trasferta di Monza la Vero Volley per 3-1 e sale al quinto posto in classifica di SuperLega. Nel girone di ritorno, iniziato male, sono diventate ora tre le vittorie consecutive. L’equilibrio tra molte delle formazioni in lotta a centro classifica conferma che basta davvero poco a qualsiasi squadra per passare dai momenti bui a quelli esaltanti e viceversa. Per i gialloblù, bravi ad issarsi in classifica, ora il compito di concludere l’opera al meglio. A quattro giornate dal termine della regular season, infatti, Verona ha un calendario sulla carta abbordabile e chiudere in questa posizione o addirittura migliore non è affatto un obiettivo irrealizzabile.

Dici Monza e arrivano i tre punti

Come all’andata, Verona è stata indigesta per la compagine monzese. Se a novembre era arrivato un rotondo tre a zero mai in discussione, più difficile per i ragazzi di “Rado” Stoitchev è stato il compito di conquistare i tre punti nella trasferta di domenica scorsa.
Per guadagnarsi l’intera posta in palio è stato determinante l’andamento del primo set in cui Monza ha condotto le danze per gran parte del parziale, ma Verona ha saputo recuperare lo svantaggio. Sul 20-17 per i padroni di casa, infatti, il set sembrava indirizzato, ma alcuni errori in attacco dei padroni di casa e la determinazione di una WithU mai doma prima regalano il pareggio 22-22, poi è Alexs Grozdanov a chiudere sul 24-26.
Da lì in poi Verona ha condotto la gara con l’unico e prolungato black out del terzo set, quasi non giocato dai gialloblù, ma che non hanno mai dato la sensazione, durante il match, di perdere il controllo della situazione, pur in una serata di particolare rilievo prestazionale.

Verona più solida

Come già accennato nel recente passato, Monza quest’anno vive di alti e bassi, non ha un sestetto di riferimento ed è deficitaria nel rendimento nei momenti importanti quando il match è in equilibrio. In questo senso WithU Verona ha meritato di vincere nonostante dati statistici non del tutto favorevoli. In attacco Monza, infatti, ha superato Rok Mozic e compagni con il 52% rispetto al 47%, in ricezione ha retto meglio il servizio avversario (7 errori a 10), ma non è stata lucida nei momenti chiave dell’incontro.

Equilibrio in più dal sestetto con Magalini

Uno dei cambiamenti che Stoytchev ha apportato dopo un inizio girone di ritorno deficitario, è stato quello di promuovere a titolare Giulio Magalini, spostando Noumory Keita in diagonale con Luca Spirito e lasciando fuori Maksim Sapozhkov. Tale decisione, avvenuta alla vigilia della sfida contro Civitanova (vinta 3-2), presa per motivi tattici, sta pagando. Magalini contro i marchigiani ha fatto una gara di assoluto spessore, mentre Mozic è tornato ad essere centrale nelle scelte offensive. Inoltre, senza il maliano in linea di ricezione, il fondamentale ne ha giovato in termini di stabilità.

Tale soluzione tattica non ha avuto medesimo successo in termini statistici contro Monza (vedasi alcune difficoltà in ricezione e un abbassamento dell’efficienza offensiva), ma ha confermato che Verona in questo modo può affrontare in maniera diversa e con profitto alcune gare o momenti delle stesse.

Dario Simoni nel corso della conferenza stampa alla vigilia della sfida contro Vero Volley Monza
Credits: FotoVeronaVolley/Benvenuti

E ora? Sapozhkov riprenderà il proprio posto?

Il russo contro Monza è rimasto fuori ufficialmente per un fastidio fisico, ma di sicuro sarà disponibile per i prossimi impegni. A Stoytchev il compito di capire quale possa essere la scelta tattica migliore a seconda dell’avversario. Rimane del tutto evidente che Keita in posto quattro e Sapozhkov in diagonale con Spirito sia l’opzione a più alto potenziale, ma è anche quella che garantisce meno stabilità al sistema. Inoltre, come già accennato, appare chiaro che Mozic da terzo attaccante non riesca a mettere in campo tutti i suoi cavalli. Il ragazzo è un agonista e, al di là della disponibilità con la quale affronta ogni situazione, paga un pò dazio se non viene servito in grande quantità.

Contro i top team del campionato forse servirà tornare al sistema originario, ma non è affatto escluso che in alcune delle prossime sfide Stoitchev non riproponga Magalini titolare.

Calendario favorevole, sulla carta

Febbraio è appena cominciato, ma mancano quattro giornate alla fine della Regular Season. Verona a 27 punti può tornare a sorridere, anche perchè è solo a tre punti dal quarto posto occupato da una Civitanova dal rendimento ondivago. Le prossime sfide saranno contro Padova, Modena, Siena e Cisterna con prima e terza sfida fuori casa. Solo Modena è un top team, due sono a fondo classifica, Cisterna sta attaccata alla zona playoff con tanta grinta e determinazione, ma all’ultima giornata potrebbe non avere nulla da chiedere alla sua stagione.

Il calendario, quindi, appare abbordabile in quanto a valore teorico delle avversarie. Il problema è che in zona retrocessione la sfida è molto accesa e sia Padova che Siena daranno il massimo e anche oltre per conquistare qualche punto in ogni occasione.
WithU Verona, però, non può non comprendere che la classifica attuale permette di porsi obiettivi ambiziosi, anzi lo impone. A maggior ragione se si considera che solo poche settimane fa c’è stato il rischio di buttare a mare un’intera stagione causa un filotto di brutte prestazioni.

Il calendario delle altre

Se Verona può pensare di raggiungere quota 36 punti a fine stagione, Civitanova dovrebbe chiudere sopra, anche se non è affatto scontato. Incontrerà Siena fuori, poi Piacenza e Milano, infine chiuderà a Perugia, gara sulla carta complicatissima, ma che, arrivando a fine stagione, potrebbe trovare gli umbri in assetto preparazione playoff e quindi non al massimo.

Si sa però che con questa Civitanova i pronostici appaiono in ogni caso azzardati.
Importante per Verona è che Piacenza e Civitanova debbano ancora giocare contro perché, ricordiamolo, è proprio Piacenza la rivale più scomoda per Verona. Le due compagini, infatti, viaggiano appaiate a 27 punti. Gli emiliani devono incontrare Padova, come Verona, e Milano, come Civitanova, oltre a sfidare Cisterna fuori casa. Insomma, gli incastri sono ancora molteplici, specie se pensiamo che la stessa Allianz Milano insegue ad una sola lunghezza da Verona e Piacenza.

Quello che è certo è che a 36 punti mal che vada si è sicuri al 5° posto, forse anche al 4°. Se così fosse, per Verona si aprirebbero le porte di un quarto di finale complesso, ma in ogni caso alla portata contro Civitanova (meglio) o contro Piacenza (peggio) o, infine, contro Milano (evento improbabile).
Scendere, viceversa, al sesto posto o oltre obbligherebbe ad incontrare Modena o Trento o addirittura Perugia senza il fattore campo favorevole.

Arrivare quarti per sognare la semifinale

Inutile precisare che il quarto posto sia di importanza vitale per sognare in grande. Con il fattore campo favorevole ai playoff, Verona non deve temere qualsiasi avversario. Questa è la strada tracciata per l’obiettivo semifinali scudetto. Un traguardo che per Verona, quindi, passa prima di tutto dai campi di Padova (si preannuncia un derby infuocato) e di Siena (in ripresa nonostante il grave infortunio occorso a Giulio Pinali). Due sfide da non sottovalutare, di quelle difficili proprio perchè da vincere quando non si ha altro risultato utile. Momenti che restituiranno il vero livello di maturazione tecnica e agonistica di WithU Verona.

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