Quando si parla di disturbi del comportamento alimentare si pensa sempre ad anoressia, bulimia o fame nervosa; queste ultime, a loro volta, vengono spesso associate al genere femminile, in quanto si tende a pensare che i DCA racchiudano esclusivamente queste tre categorie e che riguardino specificatamente un genere.

Bisogna ricordare, però, che i DCA sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e/o da un’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme del corpo: ciò significa che non tutti i comportamenti possono essere racchiusi in una specifica categoria e limitati solo alla popolazione femminile.

Pressioni psicologiche

Negli uomini, i DCA potrebbero portare l’individuo a mettere in atto comportamenti errati legati ad un’eccessiva preoccupazione relativa all’immagine corporea – come, ad esempio, il desiderio di modificare e aumentare la propria massa muscolare – ricorrendo ad un’alimentazione esageratamente rigida, legata ad un’intensa attività fisica o alla privazione/espulsione di cibo a scopo di dimagrimento.

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Si tende a pensare che il modello ideale a cui aspirare sia riferito solo alle donne; in realtà, anche gli uomini sono sottoposti a pressioni psicologiche collegate all’aspetto esteriore. La società odierna ci mostra standard ideali che ritraggono uomini alti, muscolosi e privi di massa grassa; il messaggio che si veicola, dunque, si basa sul fatto che bisogna raggiungere una data fisicità per potersi considerare attraenti o socialmente accettabili.

Nella popolazione maschile un Disturbo del Comportamento Alimentare si potrebbe quindi sviluppare per gli elevati standard estetici che si vuole raggiungere. Potremmo trovarci, quindi, davanti un ragazzo che si considera molto magro e che vorrebbe aumentare la propria massa muscolare: questo potrebbe portarlo a passare molto tempo in palestra, assumendo abitudini alimentari errate che si alternerebbero tra periodi di carico e scarico calorico, accompagnati da integratori alimentari artificiali, ricorrendo magari al fai da te o a consigli di presunti esperti, in realtà assolutamente improvvisati.

Massa grassa e senso di colpa

Un altro fattore che potrebbe creare disagio è una maggiore presenza di massa grassa. Un ragazzo sovrappeso potrebbe sentirsi non idoneo o fuori luogo all’interno della società che lo circonda: per questo potrebbe rimuovere diversi cibi, anche salutari, dalla propria alimentazione allo scopo di dimagrire molto velocemente. Questo atteggiamento, però, può diventare mentalmente e fisicamente nocivo per l’individuo, che potrebbe entrare in un circolo di privazione del cibo da cui sarebbe difficile uscire.

Il senso di colpa è un ulteriore fattore da prendere in considerazione. Anche un ragazzo che segue un’alimentazione sana potrebbe avere, per svariate ragioni, la tentazione di abbuffarsi e provare poi un senso di colpa tale da portarlo ad espellere il cibo prima di assimilarlo.

La mascolinità tossica

Il concetto di mascolinità tossica, spesso così presente in diversi contesti della nostra quotidianità, porta con sé una pericolosa propensione allo sviluppo di queste difficoltà; solo con una continua e corretta informazione possiamo pensare di abbattere e superare gli ideali irraggiungibili che ci vengono mostrati.

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